7 miti da sfatare sulle donne

I tempi cambiano, il progresso avanza e i miti da sfatare sulle donne resistono nelle mentalità più grette e retrograde: vediamo sette assurdi preconcetti.

Le bionde sono stupide, le ragazze non sanno guidare, basta portare una gonna per essere una brava casalinga: ancora nel 2016, sono tanti i miti da sfatare sulle donne. Certo è, invece, che per molti di questi pregiudizi e per discriminazioni ancora da sanare, vengono pagate meno degli uomini (il divario salariale tra uomo e donna in Europa è in media del 16%), vanno in pensione più tardi (devono lavorare 22 mesi in più) e ricevono mediamente importi annui di circa 6mila euro inferiori a quelli maschili, pagano in media il sette per cento in più degli uomini per prodotti simili (secondo un recenti studio del dipartimento degli affari del consumatore di New York).

Insomma, donne discriminate su lavoro e nei consumi e per di più vittime di biechi preconcetti e strambi tabù.
I miti da sfatare sulle donne? Almeno sette. Vediamo quali.

  1. Sono più stupide degli uomini: una donna italiana, Fabiola Gianotti, è stata scelta come capo del Cern (l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare). Basta questo fatto incontrovertibile a non far mai più pronunciare questa frase? Se non dovesse essere sufficiente stilare una lista delle donne di successo arrivate all’apice della carriera grazie alla loro intelligenza, una serie di test scientifici stanno a comprovare come, spesso, il QI femminile supera di gran lunga quello maschile.
  2. Hanno paura del dolore: la sofferenza fisica genera sicuramente del timore, tuttavia, le donne hanno un livello di sopportazione più alto degli uomini, perché il corpo femminile contiene grandi quantità di agenti analgesici che aiutano a sopravvivere al travaglio. È, inoltre, esperienza comune di molte appartenenti al sesso debole lo shock provato dal maschio alla vista del sangue e alla vicinanza della malattia.
  3. Non lavorano bene come gli uomini: analisi condotte in tutto il mondo hanno dimostrato come le donne guadagnano meno rispetto ai colleghi maschi, perché considerati più forti, più resistenti e meno emotivi, caratteristiche che li rendono lavoratori migliori. Ci sono donne capitano d’azienda o alla guida di un paese che sono in grado, allo stesso tempo, di prendersi cura dell’educazione dei figli e della gestione della famiglia. Quella capacità di multitasking spesso sconosciuta agli uomini.
  4. Sono più deboli: affermazione vera in molti casi, se si tratta di forza fisica. Una donna che sposta pesanti massi è difficile da incontrare, anche se ci sono atlete spesso più forti di un maschio medio. La vera differenza? Le donne sono dotate di una forza di volontà enorme, sono più resistenti alle malattie e la loro durata della vita è di solito più lunga di quella del sesso opposto.
  5. Sono monogame: secondo un luogo comune, le donne preferiscono essere legate a un partner soltanto, perché oltre al contatto fisico hanno bisogno di stabilire uno stretto legame emotivo con la persona che hanno a fianco. Tuttavia, l’evoluzione dimostra che la poligamia è molto più vantaggiosa e conveniente per le donne piuttosto che per gli uomini, perché permette di scegliere il partner più potente, intelligente, di successo e sano capace di garantire la continuità della specie.
  6. Subiscono in silenzio la violenza domestica: malgrado la piaga della violenza in famiglia sia diffusa in maniera capillare e preoccupante, sono molte le mogli e madri che hanno iniziato a ribellarsi. Oltre a questo, è in continuo aumento la percentuale di vittime di sesso maschile di violenza domestica, problema spesso ignorato sia dalla polizia sia dai mezzi di comunicazione.
  7. Non si preoccupano dell’aspetto maschile: l’attrazione fisica è importante sia per gli uomini sia le donne. L’unica differenza è che considerano attraenti caratteristiche diverse. Come regola generale, le donne apprezzano uomini ben curati, partner puliti e ben educati.
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