Gli amanti dello yoga ne avranno sicuramente già sentito parlare: l’antigravity yoga, o yoga aereo, è una delle tante varianti “moderne” dell’antica disciplina che mette in equilibrio corpo e mente. Si pratica sfidando la gravità, per ritrovare maggior agilità corporea e un benessere diffuso sia nel corpo che nella mente.

L’antigravity yoga è stato creato da Christopher Harrison, un danzatore acrobatico di Broadway, con lo scopo di migliorare la salute di chi lo esegue unendo l’acrobatica con la filosofia dello yoga nella sua versione originaria. Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta, quali sono i suoi benefici e come si pratica questa disciplina sospesa tra la terra e l’aria.

Antigravity yoga: cos’è?

Come detto, quando si parla di antigravity yoga si intende una disciplina creata agli inizi degli anni ’90 dal ballerino, acrobata e coreografo Christopher Calvin Harrison, unendo la pratica dello yoga nella sua forma originaria con le tecniche dell’acrobatica, della danza e dei tessuti aerei.  La pratica si svolge infatti sospesi su un’amaca, che sostiene chi pratica facilitando l’esecuzione dei movimenti proposti.

Un lavoro che, quindi, va a muovere il corpo permettendogli di evitare le compressioni dovute alla gravità, facilitando il raggiungimento delle diverse asana e delle posizioni delle varie discipline che si mescolano tra loro dando vita all’antigravity yoga.

Si tratta quindi di una vera e propria pratica fitness, che con lo yoga ha in comune l’eliminazione delle stress e delle tensioni e il raggiungimento di un rilassamento del corpo, ma non molto di più.

Posizioni ed esercizi

Una pratica che solitamente dura intorno ai 45 minuti e che si esegue con l’utilizzo di un’amaca che viene appesa al soffitto e che consente di muoversi senza le abituali costrizioni dovute alla forza gravità.

Solitamente, una sessione di antigravity yoga, si divide in quattro fasi:

  • una prima parte dedicata alla concentrazione;
  • il riscaldamento, in cui l’amaca viene usata come fosse una sbarra e per attivare la muscolatura dell’addome, dei glutei e dei dorsali;
  • l’esecuzione vera e propria delle asana sospesi sull’amaca o anche attraverso esercizi da praticare a terra;
  • un’ultima fase di rilassamento profondo, utilizzando l’amaca nella sua veste tradizionale e lasciandosi cullare dalla stessa.

Una disciplina varia e in cui vengono eseguiti moltissimi movimenti tra cui (tra i più semplici):

  • la posizione del cammello, che si esegue posizionandosi sull’amaca e avendo cura che la stessa sia tra i glutei e la parte posteriore del ginocchio, tenendo l’amaca con la mano ed estendendo la schiena fino ad arrivare con la parte superiore della testa parallela al pavimento. A questo punto, estendendo bene la schiena e il torace, si lascia l’amaca e si prendono le caviglie con le mani;
  • Il flying down dog, ovvero il cane a faccia in giù aereo, che si esegue piegandosi all’interno dell’amaca, quasi come fosse una cintura, toccando con le mani e i piedi a terra, andando a formare la classica posizione a di “V” rovesciata. Una volta che il corpo è stabile, si piegano una o entrambe le ginocchia, portando i talloni verso i glutei e tenendo bene le mani e i gomiti attaccati al pavimento.

Posizioni yoga adattate alla pratica di questa versione aerea della stessa e la cui esecuzione porta notevoli benefici al corpo.

I benefici dello yoga aereo

Oltre a permettere un pratica priva di gravità e che quindi limita fortemente se non totalmente il rischio di traumi, l’antigravity yoga non va a caricare la colonna vertebrale, permettendo un’esecuzione delle varie posizioni più agevole e senza sforzi, anche in quelle inverse. Ma non solo, tra i benefici insiti nell’antigravity yoga, infatti, ci sono anche:

  • un notevole rinforzo muscolare di tutto il corpo e in particolare della parte superiore;
  • l’allungamento della colonna vertebrale;
  • lo sviluppo di un maggior equilibrio;
  • l’eliminazione o la riduzione degli stati tensivi e di stress;
  • una maggiore fluidità nei movimenti e un aumento dell’eleganza;
  • un aumento della fiducia in se stessi e della propria sicurezza e autostima.

Le attrezzature per lo yoga aereo

Il tutto seguendo le indicazioni di un maestro esperto e senza improvvisare movimenti che potrebbero essere dannosi invece che benefici. E avendo cura di munirsi della giusta attrezzatura, ovvero:

  • un’amaca realizzata con un apposito tessuto elastico, molto resistente e morbido;
  • daisy chain, appositi attrezzi utilizzati in arrampicata e nell’alpinismo;
  • moschettoni per l’ancoraggio;
  • legacci, utili a modificare la distanza dell’amaca rispetto alla terra.

Le controindicazioni all’antigravity yoga

Vista la delicatezza dello yoga aereo, è bene praticarlo con la massima cura e attenzione, evitandolo se non si è nelle condizioni ottimali per potersi esercitare in sicurezza e seguendo le indicazioni di un maestro esperto e certificato. Ma quando è meglio non praticare l’antigravity yoga?

  • quando si è in gravidanza;
  • se si soffre di epilessia;
  • se si ha la pressione alta o si soffre di problemi al cuore;
  • quando si hanno dolori agli occhi o se si è subito un infortunio a livello del collo;
  • se si soffre di glaucoma.

Tutte condizioni per cui è controindicata la disciplina dell’antigravity yoga e per cui è bene indirizzarsi verso un qualcosa diversa e più in linea con le proprie esigenze.

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