Come conservare gli alimenti e la loro durata

Ecco tutto ciò che occorre sapere per conservare al meglio i cibi e mantenere inalterate le loro proprietà.

Ogni cibo ha diverse caratteristiche e, per far sì che si mantengano inalterate le sue proprietà, va conservato in maniera differente. Sono anche da tenere in conto gli abbinamenti degli alimenti quando si vuole conservare qualcosa, nonché i metodi di cottura e di riscaldamento che incidono sulla salubrità del cibo stesso.

Innanzitutto, come è facilmente intuibile, ogni prodotto ha la sua scadenza naturale e in base alle proprie caratteristiche può essere conservato a temperatura ambiente senza che subisca particolari alterazioni. Tra questi troviamo scatolame, spezie, aromi essiccati, patate, cipolle, frutta e verdure fresche, olio, pane, farine, prodotti sottolio e sottaceto e alcuni altri, mentre a volte è necessario disporli in frigorifero oppure consumarli piuttosto rapidamente.

Ci sono vari modi per conservare gli alimenti in casa, ad esempio essiccandoli al sole, col sale, con alcol e zucchero, con una temperatura fredda, con aceto e olio e mediante cottura con zucchero. Bisogna comunque sterilizzarli prima.

Innanzitutto è necessario lavarsi sempre le mani prima di preparare un cibo e mantenere pulite le superfici in cui si andrà a lavorare. Occhio anche a lavare accuratamente gli utensili e tenere tutto lontano dai contenitori dei rifiuti, nonché mantenere puliti gli strofinacci che si utilizzano.

Bisogna mantenere separati gli alimenti cotti da quelli ancora crudi e controllare comunque le modalità d’uso e di conservazione, come ad esempio la temperatura e il luogo ove vanno inseriti dopo l’apertura o la cottura.

Gli alimenti freschi appena acquistati al supermercato vanno subito riposti nel frigorifero o congelati nel freezer: questi ultimi hanno una durata che varia da uno a sei mesi e devono essere conservati in sacchettini di plastica o negli appositi contenitori. Quelli riposti in frigorifero devono essere invece consumati entro pochi giorni, ovvero:

  • Carni crude: di grosso taglio 4 giorni, fettine pollame e selvaggina 3 giorni, macinato 1 o 2 giorni e il carpaccio subito. Vanno conservate nel ripiano più basso;
  • Carni cotte: 2 giorni, e vanno conservate nella parte centrale;
  • Pesce: crudo o cotto, va messo nel ripiano più basso e va conservato per due giorni al massimo;
  • Minestre: 2 giorni;
  • Affettati: attenzione alla scadenza;
  • Formaggi: freschi 2 o 3 giorni, stagionati a lungo se ben protetti;
  • Scatolame: se chiuso, prestare attenzione alla data di scadenza, se aperto 2 o 3 giorni in frigo;
  • Verdure crude dai 3 agli otto giorni, in sacchetti bucherellati.

Il pane va conservato a temperatura ambiente in un luogo fresco e asciutto: non presenta particolari problemi di conservazione. La pasta, quando cotta può essere conservata in frigo per un massimo di due giorni.

Attenzione poi alla durata degli alimenti congelati in freezer, che è decisamente variabile. Per esempio, gli affettati possono essere conservati per un mese circa, la carne di vitello, manzo, agnello e capretto senza osso dai 6 ai 12 mesi; carne di maiale dai 4 al 6 mesi, salsiccia e tritato da 1 ai 2 mesi. Coniglio, lepre e cinghiale dai 6 ai 10 mesi, il pollo e il tacchino dagli 8 ai 10 mesi, il pesce spada, tonno, sarde e tinca dai 15 giorni a un mese, mentre il salmone, l’anguilla e lo sgombro da 1 a 2 mesi.

Dolci e torte possono essere riposti in freezer dai 2 ai 3 mesi, mentre i cibi cotti in generale da 1 a 2 mesi.

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