Sorprese romantiche per lui: 10 suggerimenti per stupirlo
Molti sono i momenti da celebrare nella vita di coppia e le sorprese romantiche possono essere difficili da organizzare: ecco 10 consigli per sorprenderlo.
Molti sono i momenti da celebrare nella vita di coppia e le sorprese romantiche possono essere difficili da organizzare: ecco 10 consigli per sorprenderlo.
La ricetta per un piatto unico saporito e poco costoso: la polenta con coniglio. Seguendo le istruzioni potrete portare a tavola la polenta preparata secondo antiche tradizioni per realizzare un piatto tipico della cucina contadina. Il vino Il Grignolino d’Asti Doc Vino da tutto pasto, si adatta ad antipasti e ai primi, a piatti leggeri moderatamente grassi. Ottimo con i salumi, le minestre asciutte e in brodo, le torte di verdura, arrosti di carne bianca, l’anatra, il coniglio e il pollame pregiato, le fritture, le frittate e altri piatti di mezzo tipici del Piemonte. Si serve a temperatura ambiente. La giusta temperatura di degustazione può variare tra i 15 °C e i 18 °C.
la torta rustica vegetariana è un secondo piatto di verdure per vegetariani e non. La torta rustica vegetariana con zucchine è un piatto molto semplice che si può modificare a seconda della verdura di stagione. Nella ricetta sono impegate le zucchine, che si trovano anche in pieno inverno, ma possono essere sostituite con zucca, funghi, melanzane, carciofi e così via. Utilizziamone le pregiate qualità di gusto e la versatilità per preparare tanti gustosi primi e secondi piatti e squisiti contorni. Un tortino molto semplice che piace anche a chi non ama le verdure. Il vino Albana di Romagna Docg L'Albana di Romagna Doc Secco, servito ad una temperatura fra i 10 ° ei 12 ° C, si sposa ottimamente con piatti di pesce, specialmente zuppe e crostacei, carni bianche, fegato d'oca, pollo in gelatina e minestre in brodo, misti antipasti, minestre asciutte, risotti, piatti di uova e formaggi, fritto alla marinara, piatti di verdure.
Il piede greco viene definito anche piede da modella per la sua eleganza; è caratterizzato dal secondo dito più lungo dell'alluce: ecco come valorizzarlo.
È stagione di piatti caldi e robusti, anche se calorici, che forniscono all' organismo le opportune difese dal rigore di certe giornate fredde e nebbiose. La polenta è il cibo ideale, prestandosi anche a formare piatti unici, caldi ma anche saporiti in combinazione con ingredienti adeguati. Non per niente la polenta era il piatto forte degli antichi contadini dopo una dura giornata di lavoro. Con carni varie, con verdure e formaggi, la polenta è un piatto conviviale. Oggi la ricetta per una polenta che soddisfa il gusto e l’appetito. Il vino Il Grignolino d’Asti Doc Vino da tutto pasto, si adatta ad antipasti e ai primi, a piatti leggeri moderatamente grassi. Ottimo con i salumi, le minestre asciutte e in brodo, la polenta, le torte di verdura, arrosti di carne bianca, l’anatra e il pollame pregiato, le fritture, le frittate e altri piatti di mezzo tipici del Piemonte. La giusta temperatura di degustazione può variare tra i 15° e i 18°.
Le costine di maiale con crauti sono un secondo piatto robusto ideale da mangiare durante le fredde giornate d’inverno. Le costine di maiale, così buone per le allegre grigliate estive, con questa ricetta diventano un tipico piatto invernale. Con 540 calorie per porzione. La preparazione delle costine è un po’ lunga ma nulla vieta di raddoppiare le dosi e farne un’occasione di piacevole incontro con gli amici. Il vino Rosso Conero Riserva Docg Si abbina perfettamente a primi piatti conditi con sughi di carne come il timballo di maccheroni al ragù; pietanze a base di carni rosse come arrosti, brasati e stufati; carni di selvaggina e formaggi stagionati, costine di maiale grigliate. È un vino molto fine per piatti di mezzo a base di carni bianche e ottimo con le specialità in "potacchio" della cucina marchigiana. In genere, il Rosso Conero si accosta ottimamente a piatti di carne ricchi di grassi come vitello, maiale, cinghiale. Si consiglia di degustarlo a una temperatura di 18°-20°C.
Jennifer Lopez e George Clooney avevano fatto sognare quasi tutti quando in Out of Sight, film del 1998 diretto da Steven Soderbergh, si erano scambiati baci infuocati. All'epoca si parlò di una fortissima attrazione tra i due: lei interpretava il ruolo di una poliziotta, lui di un rapinatore dalla faccia sorniona e dai modi gentili. Impossibile non pensare che l'alchimia sul set non si fosse trasformata in qualcosa di più nel dietro le quinte. Nonostante siano trascorsi tantissimi anni da allora, le carriere di entrambi, pur non essendosi più incrociate, sono costantemente all'apice del successo. E forse non è proprio un caso se Jennifer Lopez e George Clooney - che ha da poco sposato Amal Alamuddin - non sono più tornati a lavorare insieme sul set. La bella cantante e attrice, ospite di Jon Stewart al Tuesday's Daily Show, è stata intervistata in merito a tutti i baci che ha dovuto dare sul set. Fra tutti i baci e le scene d'amore recitati nei numerosi film, Jennifer Lopez ha citato, ovviamente, anche quelli con George Clooney e il giudizio su di lui non è stato particolarmente entusiasmante. Alla domanda del presentatore: "Che baciatore è George Clooney?", la Lopez si è limitata a dire in modo molto secco e lapidario, che "È ok". Un giudizio che sa di bocciatura e che lascia l'amaro in bocca a tutte le fans di Clooney, il cui cuore era già stato messo a dura prova dalla notizia del matrimonio con Amal. Tentando di salvare la reputazione di George, si potrebbe ipotizzare che Jennifer Lopez abbia voluto dare un giudizio poco appassionato per non urtare la sensibilità della neo signora Clooney, che certamente avrà ben altra considerazione per i baci di suo marito. Magari si è trattata solo di una forma di rispetto da parte della Lopez. O magari di piccola vendetta, chissà. Foto: Info Photo
Le meches sono la soluzione ideale per cambiare look senza stravolgerlo: ecco 3 metodi per ottenere meches perfette.
Una ricetta per una stuzzicante focaccia al rosmarino che potrete utilizzare per le cene in compagnia, magari davanti al camino. La focaccia, come le pizze, sta ad indicare armonia, festa insieme, con familiari o amici. La focaccia fa sempre atmosfera. E poi non è molto calorica: la focaccia ha solo 480 calorie per porzione. Costa, ovviamente, un po’ di fatica, ma il risultato ricompensa. Un vecchio proverbio mantovano dice che la pasta, per la focaccia o per il pane, è pronta solo quando si rischia di inumidirla con il sudore. Questo detto non si riferisce, ovviamente, solo alla pasta che si fa in estate, ma è valido per tutte le stagioni, perché l’impasto dovrà essere uniforme e soffice come la pasta del pane. Il vino Dolcetto di Ovada Superiore o Ovada Docg. È un vino a tutto pasto e molto versatile, che si accompagna ottimamente ad antipasti a base di salumi; primi piatti con sughi di carne o tartufo, agnolotti, ravioli, taglierini, paste e risotti con sughi di carne o di funghi, polenta; piatti a base di funghi; carni bianche e rosse arrosto, in umido e selvaggina da pelo. Ideale l’abbinamento con focacce, formaggi a pasta morbida se giovane. Dopo qualche anno di invecchiamento è adatto anche a piatti più robusti. Si consiglia di servirlo a 18-20°C.
Avere capelli biondi sani e lucidi è semplice grazie ad alcune accortezze che è bene osservare durante il lavaggio e l'asciugatura: ecco quali.
Con 1019 calorie per porzione, questo risotto con salsiccia e cavolini di Bruxelles potrebbe essere proprio un piatto unico corroborante, oltre che sfizioso. Una volta questo piatto si chiamava il “risotto del vagone”, ma il significato se n’è perduto nella notte dei tempi. Il risotto, in tutte le sue varianti, in tutte sue numerose ricette, è un’ottima soluzione per un caldissimo piatto d’inverno. Senza nulla togliere agli invitanti risotti estivi. Un risotto alla Radetzky con gorgonzola e formaggio fondente è un must per l’inverno freddo. Da provare anche un robusto risotto alla portoghese con pesce fritto, se vi capita un’occasione conviviale di una certa importanza. Il vino Barbera del Monferrato Superiore Docg Il Rosso accompagna ottimamente piatti tipici piemontesi come agnolotti al sugo d’arrosto, fonduta con tartufo bianco, bagna cauda, minestre di legumi, salumi cotti, bolliti misti. Il Barbera del Monferrato Superiore si accosta a piatti di carne rossa, selvaggina e formaggi ovini stagionati. Va servito a 16-18°C.
Alcuni soggetti soffrono di problemi di ipotiroidismo o ipertiroidismo: ecco i relativi sintomi, le cure e i possibili rimedi naturali per combatterli.
La piramide di bignè salati al prosciutto e formaggio è un piatto veramente squisito che potete servire come primo piatto o come piatto di mezzo anche se avete dei commensali. La preparazione è un tantino laboriosa, richiede un’ora e mezza circa, ma se state attenti alle dosi vi risulterà abbastanza facile. E poi l’applauso è assicurato. Peraltro, gli ingredienti sono stuzzicanti: il formaggio in due sapori, fontina e gruviera, la besciamella (indubbiamente un ingrediente che rende un piatto delicato e saporito al contempo, e poi la "semplice" patata che da corpo e sostanza a ogni piatto (provatela con le patate ripiene al forno, una ricetta semplice ma gustosa, oppure in un delizioso gratin di patate Re Sole con besciamella al curry, un piatto nato addirittura alla corte di Versailles, e ancora con i bignè di fiori di zucca, piccole golosità salate). Il vino Breganze – Pinot Grigio Doc Il vino Breganze – Pinot Grigio Doc si sposa benissimo con secondi di pesce, in particolare pesci di mare al forno, ma è ottimo anche con arrosti di carni bianche e rosse, formaggio piccante, preparazioni a base di formaggio, pollame nobile. Va servito a una temperatura di 16-18°C. Il Breganze Doc Bianco si abbina invece a minestre, zuppe di pesce, pesci bolliti, salse dal sapore delicato. Va degustato ad una temperatura di 8-10°C.
Anche le principesse invecchiano. Stephanie di Monaco, la famosa figlia di Grace Kelly, si accinge a compiere cinquant’anni il prossimo 1 febbraio. Differentemente dalla sorella Carolina, la principessa Stephanie non si è mai adeguata ai classici canoni di comportamento aristocratici, risultando spesso ribelle e anticonformista. Noncurante delle apparenze, alla soglia del suo cinquantesimo anno, Stephanie non vuole assolutamente nascondere la sua età quindi non ha problemi a mostrarsi pubblicamente così com’è, senza trucco né ritocchini alla pelle. Le foto scattate alla principessa, mentre organizza l’evento circense monegasco istituito dal padre Ranieri nel 1973, la ritraggono con un viso segnato dalle rughe e i capelli ombreggiati da ciocche bianche. Immortalata accanto ad un imponente elefante, Stephanie è quasi irriconoscibile. Le foto in questione stanno ovviamente facendo il giro del web, scatenando lo stupore dei suoi fan meravigliati da tanta trascuratezza. Abituati alle facce di plastica in voga nel mondo dello spettacolo, sembra strano oggi vedere un viso al naturale segnato dal tempo che passa. Foto: Infophoto e Festival del Circo di Montecarlo
Le storie accompagnano i piccoli verso il sonno e sono un'abitudine piacevole per passare un po' di tempo insieme: ecco 10 storie della buonanotte.
I supplì sono un antipasto o uno stuzzichino ideali da mangiare durante la stagione invernale. Il riso è un alimento versatile che si presta a tantissime preparazioni. Prendiamo ad esempio un primo piatto esotico, il riso con scampi al profumo di sakè, un mix di pesce fresco e riso, i due ingredienti più utilizzati nella cucina tradizionale giapponese con l’aggiunta della salsa di soia. Una ricetta ideale per gli estimatori dei gusti molto speziati. Se ne avanzasse poi un po’ è possibile utilizzarlo per delle schiacciatine da scaldare in padella o al forno. Ma se vogliamo restare nella cucina nazionale, ecco che con il riso possiamo fare un ottimo risotto di mare con qualche originale variante, come l’anima piccante e l’uso del grongo. Il vino Erbaluce di Caluso Docg Ideale con frittate a base di verdure, piatti a base di riso, supplì di riso, il risotto con le rane, il risotto all’Erbaluce, la zuppa canavesana, i fritti di carne e piatti di pesce (pesce di lago o di mare poco grassi) come il carpaccio di trota e la tartare di coregone. Ottimo anche a fine pasto accompagnato a tomini freschi e grano padano fresco. Si consiglia di servire alla temperatura di 8-10 °C.
“Come ti vidi mi innamorai”. Eh si perché di un film ci si può anche innamorare. E non solo di uno. Tra un fazzolettino e un pacco di pop-corn abbiamo stilato la lista dei 20 film più romantici di sempre. Eccola qui per voi. Grease (1978). Ambientato negli anni cinquanta, il film racconta la storia di due ragazzi, Danny Zulko (John Travolta) e Sandy (Olivia Newton-John) che si incontrano durante il periodo delle vacanze. Tra i due nasce subito l’amore. Frase che amiamo: La via d'uscita è non fermarsi mai! The Millionaire (2008). Una domanda e venti milioni di rupie separano Jamal Malik da Latika, amore infantile e mai dimenticato. Frase che amiamo: Non si arrenderà mai. 500 giorni insieme (2009). Tom lavora presso un editore di biglietti augurali. Summer come segretaria del suo capo. I due si innamorano per 500 giorni. Frase che amiamo: Colora la mia vita con il caos dell'inquietudine. Twilight (2008). Quando sua madre si accompagna con un altro uomo, Bella si trasferisce con il padre a Forks. Qui incontra Edward Cullen, un ragazzo schivo, diverso da ogni altro. Ed è amore. Nonostante lui sia un vampiro. Frase che amiamo: Se fossi capace di sognare sognerei te. The Artist (2011). George Valentin, notissimo attore del cinema muto, viene fotografato, abbracciato ad una ballerina, sulla prima pagina di Variety. Di lì a poco se la troverà sul set di un film come ballerina. Frase che amiamo: Non sono un burattino, sono un artista. Via col vento (1939). Un'egocentrica fanciulla del Sud sopravvive alla guerra di Secessione e a due mariti, ma perde il solo uomo di cui era innamorata. Deve rimandare al domani il proposito di riconquistarlo. Frase che amiamo: Dopotutto, domani è un altro giorno. Casablanca (1942). L'americano Rick Blaine, proprietario di un bar, aiuta Lisa, la donna che amava (e ama ancora) e suo marito, perseguitato politico, a lasciare in aereo la città. Frase che amiamo: Suonala, Sam. Suona 'Mentre il tempo passa. Romeo + Juliet (1996). Nella bella Verona Beach, due adolescenti innamorati si tolgono la vita seppellendo per sempre l'odio dei loro genitori. Frase che amiamo: Lasciarti è una pena così dolce che vorrei dire addio fino a domani. Vacanze romane (1953). La principessa Anna, erede al trono di un regno immaginario, giunge a Roma ed eludendo la sorveglianza del suo seguito, esce sola per le strade dove incontra un fotografo. Frase che amiamo: Sono troppo stanca per dormire. L’amante (1991). Nell'Indocina del 1929 una 15enne francese di famiglia borghese diventa l'amante di un 30enne cinese, ricco e nullafacente. Lui l'ama, lei si lascia amare finchè non scopre di amarlo. Frase che amiamo: Guardami bene, perchè io morirò d'amore per te. Colazione da Tiffany (1961). Holly è una provinciale - ma molto sofisticata - che vive a New York. Paul è un giovane scrittore protetto da un'amante più anziana di lui. Davanti alle vetrine di Tiffany, i due si innamoreranno. Frase che amiamo: Te l'ho già detto quanto sono divinamente felice? C'è posta per te (1998). Lei è nubile, lui celibe, ma entrambi fanno vita di coppia. Nella realtà sono professionalmente rivali e nei loro scontri ciascuno dei due cava il peggio dell'altro, ma su Internet corrispondono romanticamente tra loro sotto pseudonimo. Frase che amiamo: Volevo tanto che fossi tu; volevo che fossi tu con tutta me stessa. Se mi lasci ti cancello (2004). Joel e Clementine sono una coppia molto innamorata. Un giorno però, la ragazza, stanca della sua relazione ormai in fase di declino, decide, mediante un esperimento scientifico, di farsi asportare dalla mente la parte relativa alla storia con Joel. Frase che amiamo: Che spreco passare tanto tempo con una persona, solo per scoprire che è un'estranea. Il tempo delle mele (1980). Vic, quattordicenne parigina, s'affaccia all'adolescenza con curiosità, timore e fantasia. Incontra il primo amore mentre papà e mamma sono in crisi. Frase che amiamo: Questo nuovo ragazzo com'è? Ti piace? Se te lo chiedi vuol dire che ti piace. Pretty Woman (1990). Un affascinante uomo d'affari in trasferta a Hollywood conosce simpatica prostituta e la ingaggia per una settimana, insegnandole a vivere nell'alta società. Lei gli fa riscoprire i sentimenti. Frase che amiamo: Stai con me. Stai con me stasera, non perché ti pago ma perché lo vuoi tu! Titanic (1997). Rose ha diciassette anni, una madre egoista, un fidanzato facoltoso e una vita pianificata. Imbarcata sul Titanic incontra Jack, romantico disegnatore di cui si innamora. Frase che amiamo: Vincere quel biglietto, Rose, è stata la cosa più bella che mi sia mai capitata, mi ha portato a te. Notting Hill (1999). Può la star più in voga del momento innamorarsi di un qualsiasi librario londinese? La risposta, che viene descritta in un film vivace, degno dei suoi incassi, è affermativa. Frase che amiamo: Ci sono persone che passano la loro vita insieme… Ghost - 1990. Sam, giovane bancario, è ucciso per sbaglio da un ladruncolo. Al defunto si permette di rimanere tra i vivi come fantasma per saldare il conto e proteggere la moglie amata, aiutato da una medium nera che sente e trasmette la voce. Frase che amiamo: Avevo promesso che l'avrei SEMPRE protetta, in qualsiasi caso. Dirty Dancing - 1987. La famiglia del dottor Houseman si reca in vacanza in un hotel dove subito il titolare cerca di proporre all'attenzione di Baby il proprio figlio. La ragazza è però attratta da John Castle che ha il compito di animare, con la sua partner, le serate di danza. Frase che amiamo: Nessuno può mettere Baby in un angolo. Love Story - 1970. Lui è figlio di miliardari wasp (bianco, anglosassone, protestante), lei di un pasticciere italiano; studiano in un'università del New England; si sposano; lei muore di leucemia. Frase che amiamo: L'amore è non dover mai dire mi dispiace.
Oggi è di scena il salmone con una ricetta un po’ laboriosa, ma che alla fine vi darà soddisfazione. Con 980 calorie per porzione. Questo salmone è condito con una salsa speciale, lo zimino, preparato con 1 litro di vino bianco, 1 mazzetto di odori, 2 carote, 1 cipolla. Una ricetta piccante con ingredienti semplici che lo rendono una vera squisitezza anche se avete ospiti a pranzo o a cena. E per quanto riguarda l’ingrediente base, il salmone, sappiamo quanto sia buono questo pesce speciale trattato comunque si desideri. Lo abbiamo già sperimentato come antipasto con curry e chili: un successo! E in due primi piatti: con il riso al cartoccio e in abbinamento con penne, fave e mais. Altre due ricette da provare. Il vino Albana di Romagna Docg Nella versione secco, va servito a una temperatura fra i 10° e i 12° C Si sposa ottimamente con piatti di pesce, zuppe e crostacei, carni bianche, fegato d’oca, pollo in gelatina e minestre in brodo, antipasti misti, minestre asciutte, risotti, piatti di uova e formaggi, fritto alla marinara. Le versioni amabile, dolce e passito sono adatte a un fine pasto con frutta, formaggi e dessert. Il migliore abbinamento per l’Albana Passito si ha con il classico Formaggio di Fossa accompagnato da miele di castagno.
I capelli rasta, o più correttamente con dreadlocks o dreads, si sono diffusi nel mondo principalmente grazie alla religione del Rastafarianesimo, movimento religioso diffuso soprattutto in Giamaica, e al suo seguace più celebre, il cantante Bob Marley. Al di là del simbolo religioso, questo tipo di acconciatura è scelta principalmente da giovani e giovanissimi che seguono i movimenti e le tendenze più alternative, che vogliono dimostrare anche attraverso i capelli la loro libertà di espressione. «Perché abbiamo i dreadlocks? Perché ci mantengono puri, ci tengono lontani da babilonia. Se io avessi i capelli ben rasati mi accoglierebbero in luoghi come le discoteche e perderei la mia integrità», ha detto Bob Marley. Fare i rasta da sé, senza ricorrere a un professionista, non richiede altro che qualche prodotto come la cera per dreadlock e molta molta pazienza, perché si tratta semplicemente di capelli pieni di nodi, completamente intricati. Inoltre, facendoli da soli a casa, il risultato sarà più naturale (nonché economico) è più naturale e molto meno costoso. Il metodo più semplice, ma anche il più lungo, è lasciar fare alla natura smettendo di pettinare i capelli. Per darle una mano è necessario cambiare tipo di shampoo, utilizzandone uno per capelli grassi che "secca" il capello e favorisce la formazione di nodi, smettere di applicare il balsamo e di passare la piastra, se si ha questa abitudine. Passate due settimane lontane da spazzola e pettine, si può facilitare la formazione di rasta più definiti dividendo i capelli in sezioni (come per fare delle piccole trecce sparse su tutta la testa): impastando queste ciocche tra le mani, qualche volta alla settimana, aiuterà a creare dei dreadlock più uniformi. I rasta, poi, possono anche essere creati aggrivigliando i capelli. Seguendo sempre l'accorgimento di eliminare il balsamo e utilizzare uno shampoo per capelli grassi o un prodotto mirato, dividere i capelli in ciocche in maniera casuale e più naturale o con disegno lineare, creando una piccola sezione per ogni rasta della grandezza desiderata, e usando un piccolo elastico per tenere le ciocche separate. Prendere, poi, una ciocca per volta: va prima sfregata e in un secondo momento divisa in due con le due mani, tirando in direzioni opposte. Questa azione fa sì che i capelli si aggroviglino e si annodino verticalmente. Il movimento di suddividere, tirare e aggrovigliare va fatto per tutta la lunghezza. Alla fine mettere un elastico alla radice e uno alla fine di ogni rasta per un periodo di maturazione di 3 mesi, dopo il quale i dredlock saranno ben compatti. Il terzo metodo prevede la cotonatura. Gli accorgimenti per preparare i capelli sono gli stessi, shampoo per cute grassa e niente maschere o balsami. I capelli vanno poi separati in sezioni con elastici. Ogni ciocca deve essere poi cotonata con un pettine da rasta o uno spazzolino da denti più o meno 2 cm, pettinando i capelli verso la cute finché non siano compatti attorno alla radice. I rasta, come nella soluzione precedente, vanno poi trattenuti dagli elastici per 3 mesi, fino a "maturazione". Durante questi mesi di formazione, il processo si può aiutare con shampoo per cute grassa e rinuncia al balsamo, idratazione con oli essenziali, utilizzo dell'uncinetto per infilare i capelli ribelli che escono dal dreadlock e dell'apposito gel da stendere su tutta la lunghezza. Una volta che i rasta si sono formati si può continuare a fare lo shampoo regolarmente: per tenerli più puliti è opportuno proteggerli con una cuffia durante le attività a rischio polvere e sporcizia. Foto: Shutterstock
Siamo a metà gennaio, Natale non è ancora un ricordo molto lontano, ché anzi ancora girano per casa i segni delle feste natalizie. Avanzi, certamente...da recuperare. Ed ecco lì un panettone che aspetta di essere vestito a festa per farvi dono di un sapore diverso, di un dessert insolito negli altri periodi dell’anno. Una ricetta per presentare il panettone in bella veste per il pranzo della domenica e anche, perché no?, per rivivere con gli amici l’atmosfera del Natale appena trascorso: il panettone allo zabaione. Per chi ha problemi di linea o di glicemia una nota. Questo dessert ha 1400 calorie per porzione. Ma per gustare il panettone allo zabaione basta regolarsi con le portate precedenti e far entrare una modesta fetta di dolce nel computo delle calorie previste. Senza abbinamento di vino, peraltro non consigliabile per questo panettone allo zabaione.
La carne di coniglio è molto tenera e sostituisce egregiamente carni più pregiate anche per pranzi di una certa importanza. Essendo una carne abbastanza versatile, basta indovinare gli ingredienti giusti per farne un piatto prelibato da gran chef. La ricetta di oggi è molto semplice: prugne secche, cipolle, vino rosso e alcuni aromi avrete un secondo piatto gustoso che non sfigurerà se avrete a tavola i vostri amici. E se temete per la vostra linea, con sole 420 calorie per porzione Non dimenticate, comunque, all’occorrenza, altre ricette con il coniglio, altrettanto buone. Il coniglio alla paesana, ad esempio, o un gustoso piatto unico, tipicamente invernale, con il coniglio alle verdure con riso al burro. Il vino Grignolino d’Asti Doc Vino da tutto pasto, si adatta ad antipasti e ai primi, a piatti leggeri moderatamente grassi. Ottimo con i salumi, le minestre asciutte e in brodo, le torte di verdura, arrosti di carne bianca, l’anatra , il coniglio, il pollame pregiato, le fritture, le frittate. Si serve giovane a temperatura ambiente. Temperatura di servizio tra i 15° e i 18°.
L'arte amatoria, come tutte le altre arti, è frutto di fantasia, sperimentazione ed esperienza. Soltanto praticandola è possibile sapere quali sono le proprie predilezioni, come si raggiunge più facilmente il piacere e come farlo raggiungere al partner. Grazie all'esperienza, con il tempo, si impara a godere e a gioire maggiormente di tutte le possibilità che il sesso offre, in quella che può diventare crescita spirituale e miglior forma di comunicazione a disposizione tra i partner. A parte l'esperienza che ognuno si forma, esistono alcuni consigli particolarmente preziosi, che se seguiti, possono aiutare a raggiungere maggiore consapevolezza su alcuni aspetti del sesso. Ci si riferisce, in particolare, alle migliori posizioni per fare l'amore che possono essere scelte per garantire maggior piacere a lei, a lui oppure ad entrambi insieme. Ma non solo: esisterebbero posizioni in grado di favorire il concepimento e posizioni potenzialmente in grado di prolungare le prestazioni maschili. Migliori posizioni per lei: al contrario degli uomini, le donne potrebbero avere più difficoltà a raggiungere l'orgasmo. Spesso si tratta di una condizione cui contribuisce la donna stessa: perché conosce poco il suo corpo e i meccanismi che la conducono al raggiungimento dell'apice del piacere. Comunque esistono alcune posizioni in grado di aiutare la donna a raggiungere più facilmente l'orgasmo. Fra queste la posizione dell'amazzone (l'uomo è seduto e la donna è seduta sopra di lui), dell'ape (l'uomo è sdraiato mentre la donna è seduta sopra di lui e gli dà le spalle), della farfalla (l'uomo è sdraiato, la donna si siede su di lui, porta le braccia indietro e vi si appoggia, andando poi a stendere le gambe in avanti). Migliori posizioni per lui: esistono delle posizioni per fare l'amore che gli uomini tendono a preferire rispetto a tutte le altre. Fare l'amore scegliendo una di queste permetterà al proprio partner di godere di un piacere maggiore e più intenso. Fra queste vi sono certamente la posizione dell'altalena (l'uomo è sdraiato, la donna si siede su di lui, dandogli le spalle e poggiandosi sui piedi), dello stelo (la donna è stesa, l'uomo è davanti a lei in ginocchio e le gambe della donna poggiano sulle spalle del partner), della libellula (l'uomo è seduto, la donna siede su di lui dandogli la schiena). Migliori posizioni per concepire: se si sta provando ad avere un bambino, alcune posizioni per fare l'amore possono essere di aiuto per il concepimento. Fra le principali vi sono la posizione dei missionario (lui sopra, lei sotto), sia classica sia in tutte le sue varianti; posizione di lato (entrambi i partner sono sdraiati di lato e la donna dà le spalle all'uomo), posizioni da dietro (molto amate dagli uomini e che sarebbero in grado di agevolare il concepimento). Migliori posizioni per durare più a lungo: spesso il rapporto è troppo breve perché anche la donna possa arrivare a raggiungere il massimo piacere. Se l'uomo tende a raggiungere l'orgasmo molto in fretta, alcune posizioni per fare l'amore potrebbero aiutarlo a durare di più. Fra queste la posizione chiamata l'unione della dea (l'uomo è sdraiato, con la schiena dritta, la donna è seduta su di lui e stringe le gambe ai suoi fianchi), l'unione degli amanti (i partner sono in piedi, uno di fronte all'altra e si abbracciano), posizione della tigre (è una variante molto più eccitante del classico missionario: l'uomo è sulla donna, che divarica le gambe e poggia i piedi sulle cosce di lui). Posizioni più eccitanti per entrambi: esistono, infine, posizioni in grado di soddisfare le esigenze di massimo piacere per entrambi i partner. Da provare assolutamente, in questo senso, sono la posizione della bilancia (l'uomo è seduto, la donna è seduta sopra di lui e gli dà le spalle; una volta avvenuta la penetrazione, la donna si inclina in avanti); posizione dell'incudine (lei è sdraiata sulla schiena e porta le ginocchia verso il petto, lui è poggiato su di lei). Foto: Couple in Bed - Shutterstock
Kate Moss, Sabrina Salerno, Lucy Liu, Scarlett Johansonn, Emily Blunt, tutte queste bellezze hanno un difetto in comune che è in realtà una potente arma di seduzione. Quale? Lo strabismo di Venere. Il nome deriva da quel piccolo e unico difetto che rese celebre Venere, la dea dell'amore e, proprio con questo sguardo, la ritrasse il grande Botticelli nel famoso dipinto “La Nascita di Venere” in cui la dea troneggia su un'enorme conchiglia, essendo nata, secondo quanto narrato da Esiodo, dalla spuma del mare. Secondo le leggende ad incantare tutti i suoi spasimanti era proprio il suo sguardo che tanto la rendeva unica tra le altre dee. Col tempo “strabismo di Venere” è diventato un'espressione comune per indicare una leggera forma di strabismo divergente che non è solo femminile, ma riguarda anche gli uomini in eguale percentuale. In pratica, si tratta di uno sguardo asimmetrico: gli occhi non riescono a focalizzarsi solo su un oggetto in particolare, ma si discostano continuamente, deviando rispetto al loro asse visivo naturale. È come se il cervello vedesse doppio e, per evitarlo, non gli resta che escludere dalla visione l’occhio deviato, ossia quello più “pigro”. Tutti i bambini, alla nascita, hanno un certo grado di strabismo, risolto poi nei primi mesi quando acquisiscono un perfetto allineamento oculare che gli permette di fondere in una sola le immagini provenienti dai due occhi. È, quindi, fondamentale curare quanto prima il bambino affetto da strabismo perché è iniziando da piccolissimi che si ottengono i migliori risultati. Per la scienza esistono tre tipi di strabismo: quello convergente (un occhio è deviato all’interno), quello divergente (un occhio è deviato all’esterno) e quello verticale (un occhio è più basso o più alto dell’altro). Ovviamente, un accenno di strabismo è molto sensuale, ma nei casi più evidenti ci sono solo due soluzioni, al momento: l'uso di lenti correttive e, nei casi più seri, un piccolo intervento chirurgico. Ma, al di là di tutto questo, più che come patologia, “lo strabismo di Venere” è noto nello star system per essere quel tocco in più che rende ancora più bella e unica una celebrities che arriva al punto di accentuare ancora di più il make up sui suoi occhi. Per tutte la parola d'ordine è eyeliner! Basti pensare al leggero quanto sensuale strabismo della splendida attrice americana Scarlett Johansson o a quello di Lucy Liu, indimenticabile co-protagonista di Uma Thurmann in “Kill Bill”. Entrambe fanno abbondante uso di eyeliner per meglio definire l'occhio e nascondere un po' il difetto che, però, in loro è appena accennato al punto di non aver impedito loro di diventare dei sex symbol grazie alla bellezza così particolare del loro volto e a quello sguardo che dovrebbe essere un difetto e, invece, le aiuta a essere ancora più belle. Che un difetto serva a rendere ancora più unica una persona è una gran bella cosa, perché si tratta di qualcosa che la distingue da tutti gli altri e può essere trasformato addirittura in un punto di forza se non, addirittura in una potente arma di seduzione . La bellezza assoluta, senza difetti e particolarità, è sterile e noiosa. Sono proprio le imperfezioni a regalare a un volto la sua unicità, salvandolo dai soliti canoni e dall'omologazione estetica. Foto: Shutterstock
La minestra del giovedì. Ricordi d’infanzia…In realtà è una minestra che va bene tutti i giorni, per il pasto di mezzogiorno ma anche per cena. E se vi capita di avere un buon vino, anche in compagnia… Come ho avuto modo di dire, una minestra calda fa sempre bene nella stagione fredda. La ricetta di oggi è abbastanza semplice e veloce, ha solo 309 calorie per porzione, ma consultate nel nostro dizionario altre ricette che potrebbero piacervi. Una minestra di riso con erbaggi alla genovese, ad esempio, il famoso Preboggion, una ricetta tipica di Liguria. Oppure la gustosa zuppa del diavolo, un’idea d’autunno che va bene anche d’inverno. Il vino Erbaluce di Caluso Docg I suoi profumi vengono valorizzati se abbinati con piatti dal gusto delicato, come frittate a base di verdure, risotto alle rane oppure la zuppa canavesana, a base di cavolo cappuccio e brodo di carne. Ma può reggere bene anche i fritti di carne e piatti di pesce (pesce di lago o di mare poco grassi) come il carpaccio di trota e la tartare di coregone. Si consiglia di servire alla temperatura di 8-10 °C circa.
Decidere ogni mattina cosa indossare è una fatica non da poco per tutte le donne. “Solo un superficiale non giudica dalle apparenze” scriveva Oscar Wilde, eppure, oltre a seguire i trend o rispettare i canoni classici dell'eleganza, c'è una terza via per vestirsi in una maniera originale ogni mattina. Si tratta di aprire l'armadio, guardarsi dentro, capire come ci si sente in quel dato momento e solo allora scegliere qual è il colore d'elezione del giorno. Si tratta della cromoterapia applicata alla moda e a detta di tante, che l'hanno consapevolmente provata con mente aperta, funziona alla grande. Ma qual è il suo segreto? La luce e le sue gradazioni di colore influiscono sul nostro umore e sui nostri stati d'animo. E cos'è il colore se non pura luce? La cromoterapia, parola che viene dal greco e significa “curare con il colore“, ha origini molto lontane e da sempre fa parte delle tradizioni mediche indiane, cinesi e tibetane. Si tratta anche di una terapia estremamente attuale e, ai nostri giorni, davvero molto in voga. Nel mondo della bellezza la troviamo applicata nei centri benessere e nelle spa dove il lento cambiare dei colori nella penombra degli ambienti avvolge il corpo e la mente in una calda sensazione di benessere. Un benessere che si può ritrovare tutti i giorni la mattina appena si apre l'armadio: ci si pone a occhi chiusi davanti a esso cercando di percepire qual è il mood della giornata e come ci si sente a riguardo. Siamo noi a indossare i vestiti e non viceversa, quindi, bisogna saper scegliere con un criterio, anche un po' spirituale, cosa indossare. Ad esempio, il rosso è il colore della passione e della gioia di vivere. Ha in se un'alta carica di energia. È il colore giusto da indossare per sentirsi audaci, forti e femminili durante la giornata. Avendo un effetto eccitante e stimolante, secondo la cromoterapia, se si è un po' nervose è bene ripiegare su una tonalità che ispiri calma, come il blu, che è il colore della tranquillità e della calma interiore, due effetti che trasmette anche su chiunque si incontri e che suggerisce l'immagine di una persona tranquilla, serena e disponibile. Sul lavoro è il colore migliore da indossare durante una riunione importante perché riduce ansia e tensioni. Se di fronte all'armadio ogni mattina si impara a sentire e interpretare in modo corretto lo stato d'animo, col tempo si saprà d'istinto su quale colore puntare e quale, invece evitare. Per esempio, se ci si sente un po' giù di tono, il nero e il grigio sono assolutamente da scartare, a favore, invece di colori che possano tirare su il morale e in modo che la giornata prenda letteralmente un'altra piega. Tutto questo perché la cromoterapia dei vestiti agisce sia su di noi che nelle nostre interazioni con gli altri. Per aumentare carica ed energia, al posto del nero meglio scegliere il giallo. Un colore troppo acceso? Certamente, perchè è una ricarica immediata di energia e dinamismo, solarità e ottimismo. Pura joie de vivre, da indossare quando c'è una giornata non facile da affrontare. Come il rosso, però, essendo un colore così eccitante e vivace, è meglio evitarlo in caso di un incontro di lavoro importante perché gli animi degli interlocutori potrebbero surriscaldarsi. E questa non è una semplice congettura, ma qualcosa di scientificamente provato. Il viola stimola creatività e prontezza di spirito e, secondo la cromoterapia, rende molto più intuitive. Perchè non indossarlo, magari in una tenue e romantica gradazione glicine a un primo appuntamento? L’arancione è il colore dell'ottimismo e dell'entusiasmo, nonché della spiritualità se si pensa alle divise dei monaci tibetani. Trasmette allegria e serenità, mostrando al mondo una persona serena e collaborativa. Ma è anche una nuance decisamente vistosa, quindi è meglio usarla nel tempo libero piuttosto che sul lavoro dove è considerata poco professionale. Ancora più del blu, è il verde il colore che la cromoterapia incoraggia ad indossare per i suoi effetti rasserenanti sia su chi lo indossa che su chi ci osserva. Il verde è il colore della natura e, quindi, della vita. Se il blu è il colore di chi è alla ricerca di calma e tranquillità, il verde è per chi ha già trovato queste due dimensioni dello spirito grazie al suo carattere imperturbabile. In conclusione, si può dividere il guardaroba per colori e guardare agli abiti con occhi nuovi, perché le loro nuance hanno un grosso impatto emotivo sulla vita: basta conoscere il potere e il significato dei colori per ottenere grandi benefici con il minimo sforzo e, al tempo stesso, per sentirsi bellissime e alla moda. Foto: Young beautiful women at the weekly cloth market - Shutterstock
È una preparazione un po’ elaborata, ma il risultato è ottimo. Calda e robusta, una minestra da gran freddo. Le minestre sono un’ottima variante al primo piatto. Talvolta anche piatto unico, come la minestra di vermicelli con brodo di pollo e funghi, un piatto tipico cinese, ottimo nelle giornate invernali, saporita e corroborante. Oppure una gustosissima minestra di ceci, una ricetta contadina molto semplice, dal buon contenuto proteico e a basso contenuto di grassi. Provatela… Il vino Bardolino Superiore Docg Un eccellente vino a tutto pasto che si abbina a piatti saporiti e profumati, primi piatti al ragù, minestre di legumi, arrosti di carne rossa e carne di maiale, selvaggina in umido e formaggi stagionati e stravecchi. Temperatura di servizio 18°C. La versione Riserva, se particolarmente invecchiata, può richiedere di essere travasata in una caraffa per decantare: in tal caso si può servire a tavola in caraffa, oppure, dopo aver avvinato la bottiglia svuotata dei depositi, ricolmarla con il vino e portarla in tavola.
Un antipasto di stagione con la polenta, il piatto preferito dei lombardi, trattato in molte varianti. Quando fuori nevica, ad esempio, ci sta proprio bene un piatto tipico della Boemia con polenta e carré di maiale. E se la polenta avanza, ecco che casca a puntino la polenta falcadina, una ricetta contadina per utilizzare la polenta del giorno prima e tutti gli avanzi di formaggio che si hanno in casa. Oggi con la polenta facciamo delle gustosissime frittelle con una ricetta lombarda facile facile: alla polenta aggiungiamo la verza, il formaggio grana, poca farina bianca, il burro, un po’ di sale e in pochi minuti a tavola. Un bel piatto di calde palline di polenta e verza. Com’è bello stare a casa quando fuori nevica!!! Il vino Verdicchio dei Castelli di Jesi Docg si sposa con tutti i piatti della cucina mediterranea: antipasti, carni bianche, più o meno elaborate, carni bollite, funghi, tartufi, fritti di verdure. Va servito ad una temperatura di 14°-16°C. Se degustato come aperitivo la temperatura ottimale è di 8°-10°C.
È un contorno tipicamente invernale che accompagna egregiamente carni lessate o arrosto, ma anche pesci al cartoccio o alla griglia. I cavolini di Bruxelles sono ottimi in un risotto con salsicce da provare; con le tagliatelle per un primo piatto vegetariano. Oggi ve li propongo stufati, per un delicato e saporito contorno con 394 calorie per porzione. Già. È il momento di rientrare nel peso dopo i pasti e gli stuzzichini delle feste non proprio ipocalorici. È il momento di calde ricette d’inverno, con un occhio al gusto e un occhio alla bilancia. Il vino Franciacorta Docg Nella varietà bianco, millesimato o no, si abbina agli aperitivi, ai piatti di apertura a base di pesce, ai primi piatti delicati, ai secondi piatti soprattutto a base di verdure o pesce. Il Franciacorta rosé è in genere più corposo del bianco ed è adatto ad accompagnare pesci saporiti, verdure molto sapide e carni bianche leggere. I satin accompagnano insalate di pesce, carpaccio di pesce e frutti di mare crudi o variamente cucinati.
Una ricetta emiliana, più precisamente modenese, per un caldissimo primo piatto sotto la neve. Un piatto di antica tradizione, un piatto povero di fagioli e polenta, due cibi poveri in un piatto molto saporito e gustoso, semplice ma ricco di sapori stuzzicanti. Un piatto dai nomi diversi (calzagatti, cassaga, paparuccia, ciribusla, bagia, paparocia, malfatti, malfet) ma con una ricetta sola che a Modena è uno dei piatti più noti della città. E non solo a Modena. I calzagatti piacciono a tutti i buongustai d’Italia e del mondo, piacciono anche a noi, piaceranno anche a voi se seguite la ricetta passo per passo. I fagioli, poi, sono propriamente un cibo d’inverno. Ottimi anche con il cotechino invece che con le lenticchie. E per la polenta le ricette sono tante in Italia, ma provatela anche con il carré di maiale alla boema e mi direte…. Il vino Vino Nobile di Montepulciano Docg Va servito in ampi calici stappando la bottiglia due ore prima. Si sposa bene con arrosti e umidi a base di carni rosse o selvaggina da pelo o piuma, formaggi stagionati e funghi, ma anche con arrosti di carni bianche e pollame nobile, minestre tipiche a base di legumi.
Antipasti caldi per il pranzo invernale, caldi e saporiti, dal sapore robusto. Come questo caciu all'argintera. Perché argintera o argentiere? Probabilmente, per il colore del formaggio dopo la cottura o forse perché, secondo le leggende che ruotano attorno alle antiche ricette, fu un argentiere in difficoltà economiche ad inventare questo piatto semplicissimo e povero perché non poteva permettersi la carne. Infatti, la preparazione è semplicissima: bastano, oltre al formaggio, olio, aglio, origano, aceto bianco e sale. E fette di pane casereccio per accompagnare. In 20 minuti un antipasto saporitissimo e sfizioso, originale anche per un pranzo in famiglia Le feste natalizie sono al termine con la Befana. Potreste organizzare qualche cenetta per chiudere in bellezza il ciclo natalizio e questo antipasto non vi farà sfigurare. Io farei una simpatica cenetta di soli antipasti, allegra e spiritosa. Magari anche con pizzette veloci, da preparare quale intermezzo in caso di eventuali tombolate e passatempi del genere, intrattenimenti tradizionali in questo periodo dell’anno. E con facili spuntini festaioli ideali proprio per incontri informali fuori pasto simpatici e poco impegnativi. Tutto un insieme di piccole golosità salate per stare insieme. Il vino Cerasuolo di Vittoria Docg Si abbina in modo eccellente sia ai piatti grassi che ai primi più semplici e gustosi. Ottimo, ad esempio, con i bucatini all’amatriciana, la cotoletta, con piccola selvaggina allo spiedo, arrosti di carni bianche e rosse, brasati di manzo. E con formaggi piccanti stagionati o con un formaggio caprino stagionato. Bene all’accostamento con antipasti e salumi. Temperatura di servizio 18-20º in calici ballon.