Dieta della mela, perdere peso e depurarsi grazie alle proprietà della mela

Depurare il corpo e perdere peso grazie al potere saziante delle mele e alla loro bassa componente calorica. Con la dieta della mela sembra essere possibile

Perdere peso velocemente, senza troppi sforzi o rinunce e aiutare il corpo a disintossicarsi, il tutto con un’unica dieta? Sembra utopia e invece con la dieta della mela è possibile. Come? Semplicemente “sfruttando” le tantissime proprietà di questo alimento, tra cui la bassa componente calorica e il suo potere saziante.

Ma cos’è davvero la dieta della mela, come funziona e quali sono benefici e controindicazioni legati a questo particolare regime alimentare? Scopriamolo insieme analizzando meglio le peculiarità di questa strategia alimentare molto in voga.

Dieta della mela: come funziona?

La dieta della mela, come indica il termine stesso, è un regime alimentare lampo, dura massimo tre giorni (anche se in alcune varianti più “soft” più prolungarsi anche a sette e fino a 14 giorni) che si basa sul consumo esclusivo (o quasi) di questo frutto,  in ognuna delle sue varianti (anche se per alcuni la migliore al fine della dieta stessa è la mela verde).

Una strategia alimentare, se così si può dire, il cui scopo non è tanto quello di perdere peso (anche se viste le ristrettezze del periodo di dieta qualche chilo viene perso), ma volta in modo particolare alla disintossicazione del corpo. La mela, infatti, aiuta a depurarci da eventuali tossine e favorisce l’eliminazione dei liquidi in eccesso, proprio come farebbe una qualsiasi dieta detox. Ma come funziona esattamente la dieta della mela?

Come funziona

Proprio per le sue caratteristiche, la dieta della mela sfrutta il potere saziante di questo frutto, grazie alla grande quantità di fibre che lo compongono. In questo modo, alimentandosi quasi esclusivamente di mele durante il periodo di tempo stabilito, il corpo sentirà meno il bisogno di mangiare, liberandosi di ciò che è in eccesso senza accumulare altro cibo o tossine. Il tutto seguendo delle linee guida ben precise.

Come detto all’inizio, la dieta della mela prevede di consumare quasi unicamente mele (crude o cotte), nella quantità che si desidera per tre giorni consecutivi (ottima quindi da applicare durante il weekend), con la sola aggiunta di acqua in grandi quantità, almeno due litri al giorno. Oltre alla possibilità di integrare la quantità di liquidi con tè, tisana, infusi, ecc., riprendendo poi in modo graduale la propria normale alimentazione, preferendo verdure e cereali integrali e via via il resto.

In alcune varianti meno restrittive la dieta della mela prevede che dal secondo giorno si possano assumere alcuni alimenti leggeri e facilmente digeribili, tra cui:

  • insalata;
  • yogurt vegetale o scremato;
  • pesce;
  • petto di pollo;
  • ecc.

In questo modo, è possibile aumentare la durata della dieta fino anche a cinque o sette giorni. Ma come è possibile mangiare solo mele senza annoiarsi e rischiare di abbandonare l’impresa prima del tempo?

Dieta della mela: esempio di menu

Anche e soprattutto nella sua versione più restrittiva, quelle dei tre giorni, è possibile rendere meno “noioso” il consumo delle mele variandone la cottura. Anche se è importante mangiarne una buona quantità crude (e comprese di buccia), le mele si prestano a molte diverse preparazioni. Tutte da provare per creare un menù “diversificato” nonostante la presenza di un solo alimento. Ecco come.

Primo giorno

Colazione: due mele (crude o cotte) e una tisana.
Spuntino: una mela grattugiata.
Pranzo: tre mele crude e una tisana (oppure tè).
Merenda: un succo di mela.
Cena: due mele cotte.

Secondo giorno

Colazione: due mele (crude o cotte) e una tè verde.
Spuntino: un centrifugato detox di mela.
Pranzo: tre mele cotte al forno con cannella.
Merenda: una mousse di mela.
Cena: due mele cotte.

Terzo giorno

Colazione: due mele crude e una tè verde.
Spuntino: un succo di mela.
Pranzo: tre mele cotte al vapore.
Merenda: mela grattugiata.
Cena: due mele cotte saltate in padella

Il tutto, come visto, integrato da almeno due litri di acqua al giorno. Come detto, poi, esistono varianti “più soft” ovvero meno restrittive. In queste versioni vengono aggiunti alimenti come: cereali integrali, pesce, verdure altamente digeribili, alimenti ipocalorici come yogurt magro vegetale e/o latte. Ma anche carne magra come pollo o tacchino.

È sempre il caso di evitare il fai da te e chiedere consiglio al proprio medico di fiducia. Ma quali sono i benefici che si possono ottenere con la dieta della mela?

I benefici della dieta della mela

Grazie al suo potere saziante e alla bassa quantità calorica del frutto (la dieta della mela, infatti, è anche ipocalorica), questa strategia alimentare è utile per rimettersi in forma dopo un periodo di eccessi (che comunque sarebbe buona prassi evitare). Ma non solo.

Le mele, infatti, sono ricchissime di antiossidanti e di pectina, utile alla regolazione dei livelli di colesterolo e un potente alleato per l’eliminazione di grassi e zuccheri in eccesso. Oltre, poi, ad avere una buona concentrazione di vitamine C e A, sali minerali e fibre e ad agire in favore della digestione.

Tutti aspetti che, come indicato anche in una serie di studi, contribuiscono a favorire la perdita di peso (circa un chilo in due/tre giorni) e a liberare il corpo dalle tossine e dai liquidi accumulati, donando una sensazione di leggerezza e ripristinando un miglior equilibrio nell’organismo. Ma non è tutto.

Anche se non strettamente legato al fine della dieta, le mele svolgono una funzione antitumorale naturale, grazie alla quantità di polifenoli e antiossidanti, tanto da riuscire a ridurre lo sviluppo di cellule tumorali con un’incidenza tra il 30 e il 60%. Un buon motivo per introdurle nella propria alimentazione quotidiana, dieta della mela o meno.

Le controindicazioni alla dieta della mela

Se da un lato, quindi, le mele hanno tutta una serie di aspetti benefici per il nostro corpo, dall’altro la dieta della mela presenta alcune controindicazioni che vanno assolutamente prese in considerazione.

Per prima cosa, che sia nella sua forma più restrittiva (3 giorni) o che si opti per un periodo di dieta più lungo (dai 5/7 ai 14 giorni e sempre da preferire), la dieta della mela deve essere approvata da un medico e/o nutrizionista, al fine di essere certi che questa tipologia di alimentazione possa portare benefici, eseguendola nel modo corretto e con le dovute integrazioni.

E senza cadere in uno dei rischi maggiori di qualsiasi dieta lampo, ovvero la ripresa dei chili persi subito dopo il termine della dieta stessa (effetto yo yo). Conseguenza dovuta al fatto che questa tipologia di strategia alimentare non svolge una funzione di educazione al cibo o al benessere fisico.

In più, proprio per la ristrettezza calorica negli alimenti e per la sua natura poco equilibrata, è sconsigliato seguirla se si svolge attività fisica costante o se si ha una vita molto movimentata. L’ideale sarebbe farla in un periodo di inattività o riposo. Da evitare sempre, invece, in caso di gravidanza, allattamento o diabete.

La scelta migliore, quindi, oltre a quella di introdurre le mele nella propria alimentazione godendone di tutti i benefici descritti (prima o dopo i pasti, a merenda o per colazione) è quella di adottare uno stile di vita salutare, optando per un’alimentazione sana, completa e ricca di ogni principio nutritivo e per una regolare attività fisica, mantenendosi in salute ogni giorno ed evitando la necessità di ricorrere a terapie d’urto lampo.

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