Cosa sapere sulla dieta iposodica (da chi deve farla a cosa mangiare ed evitare)

Eliminare o ridurre il sodio nella propria alimentazione è importante per ripristinare il naturale benessere del corpo e prevenire e curare patologie come l'ipertensione (e tutte quelle a essa collegate). Ecco, quindi, come fare, seguendo sempre sotto indicazione medica una dieta iposodica.

Quante volte, di fronte a una qualunque pietanza capita di aggiungere del sale, magari anche senza averla prima assaggiata? Per alcuni questa è una prassi ma in generale, per tutti, è una cattiva abitudine. Il motivo? La nascita di tutta una serie di disturbi per la salute causati dall’eccesso di sodio nel corpo. Problemi che solo una dieta iposodica più tenere a bada riportando equilibrio e benessere all’organismo.

Un regime alimentare a basso contenuto di sodio che va a ridurre o eliminare il consumo di sale aggiunto agli alimenti in fase di preparazione e lavorazione ma anche tutti quei cibi che ne contengono già naturalmente. Motivo per il quale, la dieta iposodica, risulta anche essere una dieta ipocalorica e a basso contenuto lipidico. Tutti elementi utili a prevenire la sindrome metabolica.

Ma entriamo più nel dettaglio di questa particolare strategia alimentare, capendone la dinamica, quando deve essere eseguita e cosa è possibile mangiare o evitare.

Dieta iposodica: cosa significa?

Come anticipato e come si evince anche dal termine, quando si parla di dieta iposodica si intende un particolare regime alimentare in cui la quantità di sodio assunta viene fortemente limitata. Una dieta che, quindi, necessita di una prescrizione e controllo medico (cosa che andrebbe comunque fatta anche per ogni altra tipologia di strategia alimentare).

Il sodio, infatti, oltre a essere presente naturalmente in alcuni alimenti, viene aggiunto sotto forma del classico sale da cucina durante la preparazione o lavorazione dei cibi, andando a provocare un aumento dei livelli dello stesso nell’organismo e, di conseguenza, tutta una serie di problemi per il corpo.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la quantità giornaliera ideale di sodio è di 2 grammi al giorno che corrispondono a massimo di 5 grammi di sale. Una dose che, soprattutto considerando le abitudini alimentari occidentali, viene ampiamente superata, e che porta con sé un aumento generale di tutta una serie di patologie legate proprio al consumo eccessivo di sodio.

Scopo principale della dieta iposodica, quindi è quello di ridurre l’apporto di sodio nell’alimentazione quotidiana, sia di quello aggiunto o discrezionale (su cui si ha un controllo diretto), sia di quello naturale o non discrezionale (su cui è bene prestate attenzione nella fase di scelta dell’alimento), andando così a contrastare alcune patologie e disturbi che possono interessare l’organismo.

Quando serve la dieta iposodica

La complicazione più grave a cui può portare un eccesso di sale è l’ipertensione arteriosa. Pur essendo un elemento essenziale per il corpo, infatti, un eccesso di sodio comporta un richiamo di grandi quantità di acqua nell’organismo, andando a causare uno stato di ipertensione generale (aumento della pressione, ecc.).

L’ipertensione è una condizione che va ad aumentare notevolmente il rischio di incorrere in malattie cardiovascolari come:

  • ictus;
  • infarto del miocardio;
  • angina pectoris;
  • malattie ischemiche del cuore.

E che, come indicato anche dal Ministero della Salute, a oggi rappresentano la causa principale di morte nel nostro Paese.

Ma non solo. Oltre a questo importantissimo beneficio raggiungibile con una dieta iposodica e per cui generalmente viene prescritta, questa dieta aiuta anche a:

  • ridurre i livelli di colesterolo, grazie all’eliminazione di alimenti come salumi e formaggi stagionati ricchi di sodio, prevenendo l’ipercolesterolemia;
  • ridurre la ritenzione idrica e la cellulite (motivo per cui il sale/sodio viene ridotto anche nella dieta anticellulite), prevenendo il ristagno di liquidi o tossine nel corpo, aiutandolo a sgonfiarsi;
  • prevenire patologie epatiche;
  • contrastare disturbi a livello dei reni.

Oltre poi a essere indicata nelle donne in stato di gravidanza per evitare gli aumenti di pressione legati a questo delicato periodo. Ma quali sono, quindi, gli alimenti che andrebbero ridotti o evitati durante la dieta iposodica e quali, invece, si possono consumare liberamente?

Dieta iposodica: cosa mangiare

Come detto, al di là del sale aggiunto in autonomia durante la preparazione o il condimento dei cibi, ci sono alcuni alimenti che contengono sodio in quantità eccessiva a prescindere dalla propria volontà. E che, quindi, è bene evitare o per lo meno ridurre (sempre in base ai consigli del proprio medico). Tra questi ci sono:

  • i salumi;
  • latticini e formaggi, soprattutto se stagionati;
  • carni rosse o grasse;
  • carni in scatola o conservate;
  • tuorli dell’uovo;
  • pesce grasso come i crostacei, i molluschi, l’anguilla, ma anche quelli conservati o in scatole, come il salmone affumicato, il tonno, ecc.;
  • legumi precotti;
  • cereali come pane, pizza, dolci da forno, ecc.;
  • marmellate, conserve, frutta sciroppata;
  • alcol e vino;
  • caffè (da ridurre);
  • salse come quella di soia, maionese, senape, ketchup, ecc.;
  • dadi;
  • frutta secca.

Tutti alimenti che, anche se per alcuni insospettabilmente, contribuiscono ad aumentare eccessivamente i livelli di sodio nel corpo.

Tra quelli consentiti, invece, e ottimi per una dieta equilibrata e salutare, ci sono:

  • il pesce, soprattutto quello azzurro ricco di omega 3, come merluzzo, orata, ecc.;
  • la carne magra come tacchino, pollo, vitello;
  • legumi solo se freschi;
  • carboidrati integrali;
  • frutta e verdura meglio se di stagione e da consumare cruda;
  • oli vegetali come quello extravergine di oliva, di soia, vinaccioli, di lino e di noci;
  • latticini magri, parzialmente o totalmente scremato, yogurt magro ecc.;
  • acqua a basso contenuto di sodio;
  • erbe aromatiche, ottime come sostitute del sale per impreziosire e insaporire maggiormente i cibi.

Ingredienti e alimenti da mixare per preparare ottime pietanze e menù, ma sempre in linea con la dieta iposodica.

Dieta iposodica: esempio di menu

Oltre a limitare la quantità di sale da cucina (e per questo è necessario chiedere consiglio al medico), in un menù tipico da dieta iposodica si troveranno alternativamente, gli alimenti sopra elencati. Sempre seguendo i principi di una dieta ben bilanciata e preferendo cotture semplici e ricordandosi di bere almeno due litri di acqua a giorno. Ecco un esempio.

Lunedì

Colazione: yogurt magro, fiocchi d’avena e frutta.
Pranzo: riso integrale con fagioli e kiwi.
Cena: orata al cartoccio, insalata mista e pane.

Martedì

Colazione: latte scremato, con fette biscottate iposodiche e frutta.
Pranzo: petto di pollo con verdura fresca e pane.
Cena: orzo con verdure miste alla griglia.

Mercoledì

Colazione: yogurt magro con frutti rossi e un tè verde.
Pranzo: merluzzo in padella con verdure miste crude e cotte.
Cena: ministra di verdure con riso integrale, frutta.

Giovedì

Colazione: latte scremato, con fette biscottate iposodiche e frutta.
Pranzo: pasta integrale con verdure miste, insalata di pomodori, melone.
Cena: tacchino ai ferri, verdure grigliate e pane.

Venerdì

Colazione: yogurt magro, fiocchi d’avena e frutta.
Pranzo: riso integrale con zafferano, frutta.
Cena: formaggio fresco con verdure crude e cotte, pane.

Sabato

Colazione: latte scremato, con fette biscottate iposodiche e frutta.
Pranzo: orzo con ceci lessati rucola e pomodorini.
Cena: sogliola al vapore, insalata di radicchio e pane.

Domenica

Colazione: yogurt magro, fiocchi d’avena e frutta.
Pranzo: insalata di polpo lesso con pomodorini, peperoni e rucola e peperoni, pane.
Cena: zuppa di piselli e riso o pasta integrale, un frutto.

Il tutto da integrare con uno e due spuntini a metà mattina e/o metà pomeriggio a base di frutta, frullati e centrifugati, tè o tisane.

Controindicazioni alla dieta iposodica

Un regime alimentare comunque vario e che, se seguito in modo corretto e sempre sotto indicazione medica, non presenta controindicazioni per il corpo. Ma che anzi è in grado di preservarne e ripristinarne il benessere.

Ovviamente se non si arriva, complice la voglia di fare da soli, a eliminare del tutto il sale dalla propria alimentazione che, come detto, è importante sia per regolarizzare il volume dei fluidi extracellulari nell’organismo, sia per garantire la corretta funzionalità a livello cerebrale.

Per questo, è importante consultare un medico specializzato prima di iniziare questo tipo di dieta. In più, come linea generale di benessere, è fondamentale capire cosa e come mangiare bene ogni giorno:

  • leggendo le etichette di ciò che si acquista;
  • imparando a usare le erbe aromatiche come condimento;
  • preferendo cibi fatti in casa (con particolare attenzione alle dosi degli ingredienti) e non quelli preconfezionati o conservati;
  • bevendo tanta acqua durante il giorno.

Valutando in ogni momento ciò che si consuma, aiutando il proprio corpo a stare bene e garantendosi una salute e un benessere reale e duraturo.

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