Faraona al marsala: un secondo facile e di buon sapore, preparazione

Ingredienti

  • 1 gallina faraona anche surgelata
  • ¼ di panna
  • ½ bicchiere di Marsala secco
  • burro
  • sale
  • pepe

Oggi vi propongo un secondo piatto leggero e con apporto calorico accettabile, visto che queste feste natalizie ci hanno trovati abbastanza ricettivi a piatti più robusti del solito. Tra l’altro è una ricetta che comporta una spesa relativamente bassa, visti i costi alle stelle degli altri tipi di carne. La faraona ha una carne delicata a gustosa, soffice e saporita, che diventa ancora più buona grazie alla cottura particolare, all’aroma del marsala e alla delicatezza della panna ed è il secondo piatto perfetto per la cena di Capodanno: una faraona al marsala e alla panna riesce a far sentire l’atmosfera della festa e le armonie dei sapori. È una ricetta facile e il risultato è un pasto raffinato, perfetto anche per la domenica o le occasioni speciali. Eccellente con questo piatto l’Amarone della Valpolicella, il re dei vini rossi, un vino che si coniuga benissimo con carni rosse, selvaggina e arrosti. È eccellente con pollame, faraona, fagiano, selvaggina da pelo come cinghiali, cervi e caprioli, eventualmente accompagnate da funghi o tartufi. È anche un ottimo vino da conversazione, da bere da solo al termine di una cena.

Preparazione

Pulite e bruciacchiate all'esterno la faraona, poi lavatela bene anche all'interno e asciugatela. In una casseruola mettete del burro, poi la faraona e fatela rosolate da tutte le parti bagnandola poco alla volta con del Marsala secco. Lasciatelo evaporare, regolate di sale e di pepe, poi iniziate la cottura aggiungendo poco alla volta un bicchiere colmo di panna. Fate cuocere a fuoco basso per 30/40 minuti e prima di toglierla dalla casseruola fate addensare il sugo e pepate ancora un po'. Sistematela su un piatto di portata ben caldo, tagliatela in quattro parti e versatevi sopra il profumatissimo sugo.

Note

Per porzione Calorie 545 I vini alternativi Aglianico del Vulture Superiore DOCG L’Aglianico del Vulture Superiore ha colore rosso rubino intenso tendente al granato con riflessi aranciati dovuti all’invecchiamento; profumo intenso e gradevole; sapore secco, persistente, giustamente tannico, armonico e vellutato con l’affinamento, lieve sentore di legno per l’invecchiamento obbligatorio di almeno 12 mesi in contenitori di legno e almeno 12 mesi in bottiglia e immissione in commercio dal 1° novembre del terzo anno successivo a quello di produzione delle uve. Titolo alcolometrico volumico minimo 13,5%. L’Aglianico del Vulture Superiore è un vino “forte e tannico” per accompagnare piatti dal gusto intenso e piccante. Si abbina ad arrosti di carni bianche e rosse, pollame, pollame nobile e selvaggina, anche in preparazioni elaborate. La temperatura di servizio è di circa 18°C. Naturalmente ideale l’abbinamento con i cibi del territorio: con i famosi cavatelli con pomodoro, fagioli e cacioricotta o cima di rapa, con le lagagne, simili a tagliatelle e condite con ceci, aglio peperoncino e cotiche di maiale. Ottimo anche con i salumi locali, salsiccia o sopressata spesso aromatizzate con peperoncino e con le carni di pecora, agnello o montone cotte alla brace. per piatti dal gusto intenso e piccante Rosso Conero Riserva DOCG Il Conero Rosso Riserva Docg si presenta con un colore rosso rubino intenso, limpido e brillante con forti sfumature violacee e tendenti al granato con l’invecchiamento; profumo gradevole con note vinose e fini, e floreali e fruttate con la maturazione; sapore armonico, asciutto, morbido e con una leggera nota amara con l’invecchiamento e sentori di ciliegia selvatica, prugna e frutti di bosco. In base ai terreni di provenienza può presentare note speziate e minerali. Infatti, la tipicità di questo vino dipende soprattutto da tre importanti fattori: la qualità dei terreni da cui provengono le uve, la distanza dalla costa e l’eventuale aggiunta di uve diverse da quella Montepulciano. I terreni agricoli della zona anconetana, infatti, sono particolarmente vocati alla crescita di diversi vitigni, sia bianchi che rossi, per il clima caldo e asciutto che garantisce all’uva una maturazione regolare. La gradazione minima è di 12 gradi. Il Rosso Conero si abbina perfettamente a primi piatti conditi con sughi di carne come il timballo di maccheroni al ragù; pietanze a base di carni rosse come arrosti, brasati e stufati; carni di selvaggina e formaggi stagionati. È un vino molto fine per piatti di mezzo a base di carni bianche e ottimo con le specialità in ”potacchio” della cucina marchigiana. In genere, il Rosso Conero si accosta ottimamente a piatti di carne ricchi di grassi come vitello, maiale, cinghiale con cotture al forno e aromatizzazioni al tartufo, ai funghi, oppure alla cacciagione come faraona, fagiano, anatra, pollo con contorni quali castagne, patate, piatti sempre conditi con olio extra vergine di oliva. Si consiglia di degustarlo a una temperatura di 18°-20°C in calici Ballon per rossi corposi e maturi. Photo Credit: fugzu via photopin cc

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