
I giochi di movimento da fare in casa per i bambini
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Poche e semplici regole per la sicurezza dei bimbi al mare, in piscina e addirittura nella vasca da bagno di casa vostra.
È tempo di vacanze, relax, gite e divertimenti. Sono molte le famiglie che si stanno recando verso le tanto agognate mete turistiche, o già in pieno relax da ombrellone o da gita in montagna. Mamme, papà, figli e animali domestici in viaggio verso il mare alla ricerca di una spiaggia libera dove giocare felici.
Ma se da una parte la vacanza invoglia all’indulgenza e al rilassamento, dall’altra è importante impartire ai più piccoli poche ma fondamentali regole da seguire correttamente per preservare la loro sicurezza. Specialmente in prossimità del mare o di zone pericolose.
Nonostante l’Italia sia bagnata per 3/4 dal mare sono molti quelli che non amano l’acqua, la temono e addirittura il 43% non sa nuotare. E questi timori e ansie si riversano inesorabilmente sui figli, diventando a volte un limite e un esempio errato.
Per aiutare i genitori nel difficile compito il Ministero della Salute ha presentato la guida su aquaticità e sicurezza. Un decalogo di consigli realizzato con il supporto dell’Associazione Acquatic Education, necessario per istruire sia grandi che piccini sul giusto approccio verso l’acqua.
Tra le regole fondamentali quella di non perdere mai di vista i bambini, sia durante il bagno in mare, sia in piscina e addirittura nella vasca da bagno di casa. La curiosità dei più piccoli è sicuramente una predisposizione da incentivare ma da tenere sempre sotto osservazione. L’inesperienza davanti a una piscina o all’acqua alta potrebbe risultare pericolosa, se non fatale.
I genitori dovranno diventare quindi l’interfaccia con il mondo acquatico, a partire dalla vasca da bagno casalinga. Creando un approccio soft con l’acqua, rassicurante e sereno, e dimostrando la loro completa attenzione e pazienza nei confronti dei figli alle prese con la sostanza liquida. Questo percorso dovrà proseguire invogliando e spingendo i piccoli verso il nuoto, per rafforzare la loro fiducia e dimestichezza nei confronti del proprio corpo a contatto con l’acqua. Fino al momento importante dell’incontro tra bambino e mare, una conoscenza veicolata sempre dalla figura del genitore. Ma è importante rivolgere soprattutto l’attenzione a chi con l’acqua non ha completa familiarità, stabilendo regole fisse.
I genitori dovranno affiancare i figli durante tutte queste fasi, trasformando il momento del bagno in un atto ludico e piacevole. Rispettando tempi ed emozioni, cercando di interpretare eventuali timori per aggirarli e accantonarli. Se non pratici a loro volta dovranno rimanere nell’acqua bassa insieme ai piccoli, comunicando l’importanza del rispetto delle regole del mare, trasformando il tutto con pazienza in un gioco educativo.
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