
Cremor tartaro, il perfetto lievito naturale
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La celiachia costringe chi ne è affetto a dover rinunciare a tutti gli alimenti che contengono glutine. In commercio sono venduti prodotti specificamente preparati per coloro che non possono assumere questa sostanza, presente nei cereali (come ad esempio il malto d’orzo oppure il frumento). Ricordiamo anche che per l’acquisto di tali prodotti è prevista l’erogazione gratuita, entro un certo tetto di spesa, la cui somma cresce in rapporto all’età: per un adulto, ad esempio, è previsto un tetto mensile di 140 euro nel caso si tratti di un uomo e di 99 euro mensili nel caso si tratti di una donna. Per poter usufruire di tale erogazione gratuita, occorre essere in possesso della necessaria certificazione rilasciata dall’ente ospedaliero di riferimento. Potete trovare maggiori informazioni cliccando qui.
Fra i tanti prodotti cui un celiaco dovrebbe rinunciare, vi è anche la birra. La normale birra in commercio, infatti, è ottenuta grazie alla fermentazione di cereali che contengono glutine. Poiché negli ultimi anni si è posta una maggiore attenzione per le allergie e le intolleranze alimentari, i produttori e i legislatori hanno incrementato sia la produzione di alimenti gluten free sia il rilascio di etichettature più complete in merito agli allergeni presenti negli alimenti venduti. E per non privare i celiaci del piacere della birra, le aziende hanno messo in commercio diverse marche che non pongono in pericolo la loro salute.
Vediamo dunque quali sono queste marche in commercio. Le più diffuse sono la Daura Estrella Damm, prodotta in Spagna e ricavata dall’orzo; grazie alla particolare lavorazione cui è sottoposto l’orzo, il glutine viene ridotto ad una parte irrisoria, quasi inesistente. Abbiamo poi la St.Peter e la Celia. Quest’ultima è prodotta dal marchio Interbrau e come per la Daura Estrella Damm, il malto d’orzo da cui viene tratta è privato del glutine grazie ai procedimenti di lavorazione. La birra più diffusa in Italia sembra essere però la Green’s (prodotta in Belgio) e presente in diverse qualità: Pilsner, Dark, Amber e Blond.
Tra le altre birre da segnalare c’è anche la Caulier Gluten Free, una Belgian Golden Ale artigianale di buona struttura e corpo, 6,8% di alcolicità, piuttosto dolce, 100 pre cento orzo trattato in idrolisi per l’eliminazione del glutine e completamente senza zucchero.
Altre marche acquistabili, infine, sono la Briantea Wiener, Light Grano saraceno (birra biologica), Zero Virgola e la Gluten Free Lager della Tennent’s, presentata solo poco tempo fa anche in Italia.
photo credit: FraserElliot via photopin cc
Articolo originale pubblicato il 14 ottobre 2014
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