Life Coach: cosa fa, come sceglierlo e benefici

Una guida pratica sulla figura professionale del life coach e sul perché sceglierne uno.

La figura professionale del life coach è entrata sempre più nelle vite di molti e si è affermata come un vero e proprio mestiere. Il percorso di vita di ognuno ciascun individuo è differente e può essere agevolato da un esperto che può indicare quali scelte fare e in quali momenti far ricorso a qualità che celiamo sempre agli altri.

Il compito del life coach si potrebbe riassumere proprio nell’aiutare una persona, in un periodo di blocco o difficoltà della propria vita a prendere decisioni professionali, familiari o sentimentali. Un percorso sul proprio io e su cosa sia giusto o meno fare per migliorare l’autostima o superare un ostacolo nel nostro quotidiano.

Da tenere ben presente però che un life coach è una guida ma non si sostituisce alle figure ben diverse di psicologo o psicanalista, sono professionalità distinte. Il suo compito non è quello di estrarre e analizzare i problemi ma di trasformarli in fare, agire, affrontare.

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Life coach: cosa significa?

Letteralmente insegnante di vita, life coach è un termine che indica l’allenatore di anime, come viene solitamente tradotto. Infatti il life coaching è un percorso di allenamento motivazionale volto ad aiutare le persone a raggiungere i propri obiettivi siano essi personali, professionali o anche sportivi.

Non è un allenamento fisico ma psicologico che sprona l’individuo a superare paure, dubbi e barriere create dal proprio io. Il termine coach deriva dal francese coche, ovvero una carrozza, un cocchio che trainato da qualcuno ci permette di arrivare alla meta predefinita. Da qui l’associazione alla figura dell’allenatore che prepara e sprona alle difficoltà che da affrontare per raggiungere gli obiettivi. Lo fa facendo affrontare situazioni che creano ansia e paura o attraverso frasi motivazionali sulle capacità inespresse, o ancora con dei veri e propri allenamenti fisici per allentare lo stress.

Il coaching è quindi un insieme di metodi e di strategie per migliorare l’individuo, sia nel suo complesso che in un determinato ambito.

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Chi è il life coach?

Il life coach è quindi un vero e proprio professionista certificato che si incarica di guidare nel percorso da intraprendere. Una figura riconosciuta che, attraverso i suoi insegnamenti, spinge a utilizzare il potenziale latente.

Il suo intervento è personale, ovvero studiato intorno al carattere, il lavoro, il rapporto con gli affetti, le paure, le insicurezze e lo spettro valoriale. Su questi punti si basa il programma che lui studia per ciascun individuo valutando, strada facendo, fin dove è possibile spingersi.

Sì, perché il life coach deve insegnare anche quando è necessario fermarsi. A tale proposito si può parlare di downshifting, come spiegato da Giovanna Giuffredi, psicologa del lavoro e  fondatrice di Life Coach Italy.

Il downshifting è il recupero di quelli che dovrebbero essere i nostri ritmi naturali di vita, è la scelta di vivere più semplicemente, in maniera più facile, liberandosi di molte sovrastrutture di cui in realtà non sentiamo alcuna esigenza, almeno finché qualcuno o qualcosa innesca in noi il virus di un bisogno indotto.

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Life coach: tipologie e specializzazioni

Assodato che il life coach serva a fare raggiungere gli obiettivi accrescendo l’autostima, si può parlare anche di differenza di tipologie e specializzazioni:

  • life coach tradizionale: è la figura descritta poco fa. Il suo compito è quello di facilitare il percorso di elaborazione di programmi di autostima, auto-sviluppo e auto-efficacia. Lo fa ponendo al cliente degli obiettivi concreti e verificabili. Il suo campo d’azione spazia tra la vita privata del cliente e quella professionale, cercando di portarlo a raggiungere un equilibrio sano tra esse;
  • mental coach: è una figura che troviamo negli ambienti sportivi assunta proprio dai dirigenti di un team o un’associazione agonistica. Il suo compito è quello di assicurare la stabilità mentale dell’atleta, pulendo la mente da problemi e fonti di stress, per assicurare prestazioni eccellenti. Molto importante per garantire la stabilità emotiva durante gare di grande rilievo;
  • business coach: assunto da grandi aziende, serve a motivare i suoi impiegati e tenerli concentrati su l’obiettivo di un importante contratto da finalizzare o un lavoro da portare al termine con il massimo dei risultati. Specie negli Stati Uniti questa figura è spesso presente nei grandi uffici, una sorta di psicologo del lavoro;
  • executive coach: figura simile alla precedente, ma indirizzata ai leader e dirigenti d’azienda con compiti di massima responsabilità;
  • health coach: si occupa di salute, un vero e proprio allenatore del benessere. Il fattore psicologico è comune a tutte le tipologie di coaching m, in questo caso è affiancato alla cura del corpo e l’esperto sarà a metà strada tra un personal trainer e un nutrizionista;
  • parent coach: la figura più nuova e con la maggiore responsabilità, affiancare i genitori in momenti difficili del rapporto affettivo ed educativo con i propri figli.
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5 motivi per cui è utile avere un life coach

Si è abituati a identificare il life coach come una figura legata solo ai personaggi famosi (Madonna fu una delle prime ad assumerne uno) e come una realtà tutta statunitense. Ma la vera fortuna del life coaching è stata approcciarsi alla gente comune e oggi è molto diffuso anche in Italia.

Ciascun individuo affronta il percorso di vita in modo differente a volte ponendosi delle regole basate sui valori, altre volte lasciando scorrere e abbracciando le opportunità che capitano. Però ci sono certamente persone che non riescono a comprendere quale sia la scelta migliore per loro, anche nelle più piccole questioni quotidiane. Vediamo quindi cinque motivi per cui è utile avere un life coach:

  1. spinge ad abbandonare abitudini deleterie, stimolando comportamenti positivi che agevolano il percorso mentale in ogni aspetto della vita;
  2. il programma è personale, e questo ci assicura di essere seguiti da un professionista che studierà il corretto modo di relazionarsi per ciascuno e valuterà anche fattori esterni come famiglia, colleghi e amici;
  3. migliora il carattere abbattendo limiti come la timidezza, l’insicurezza, la rabbia, l’assenza di pazienza;
  4. aiuta in un percorso di mutamento del corpo con esercizi o frasi motivazionali per dimagrire, per spronare a fare sport o per accettare pregi e difetti dell’aspetto fisico insegnando a stare bene con se stessi;
  5. muta il modo di relazionarci nelle relazioni sentimentali, nel caso ci siano comportamenti che non aiutano la socializzazione o interazione emotiva, utilizzando anche tecniche per insegnare a sedurre un uomo o una donna a seconda dei casi.
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Come scegliere il life coach

Per scegliere un life coach bisogna capire prima le esigenze e poi, a seconda delle specializzazioni elencate, valutare quale specializzazione fa al caso.

  • Grazie ai social oggi potete scoprire facilmente quali sono le tecniche usate dal coach, i suoi valori, il suo punto di vista. Sfogliate la sua pagina facebook o il suo sito se ne ha uno, leggete le sue proposte, guardate i suoi video motivazionali (oggi molto usati da questi esperti per pubblicizzarsi). Non affidatevi semplicemente al passaparola, ma valutate voi stessi la sua professionalità, anche ricorrendo a recensioni online.
  • Accertatevi che sia un professionista riconosciuto e qualificato, iscritto ad una associazione di categoria.
  • Informatevi sul suo percorso di studi (come Psicologia o Scienze della formazione) e sui corsi sul life coaching che ha frequentato.
  • Non risparmiate, scegliete il coach adatto alle vostre tasche ma senza ricorrere a chi si fa pagare poco perché vale poco.
  • Chiedete un incontro conoscitivo, accertatevi di persona che colui o colei che avete di fronte vi metta a vostro agio, vi comprenda, abbia l’energia giusta ad affrontare sacrifici e limiti.

Come diventare life coach

Seppure in Italia non ci sia ancora un vero e proprio percorso formativo uguale per tutti per diventare life coach, ci sono delle regole e dei requisiti da rispettare e caldamente consigliati:

  • solitamente si consiglia una laurea di primo livello in psicologia, scienze della formazione o specialistiche affini non essendoci un percorso di laurea sul life coaching. Se ambite a una massima professionalità negli Stati Uniti trovate dei corsi di studio ad hoc;
  • seguire corsi di coaching accreditati niente guide online o video tutorial ma un vero corso attraverso una scuola o uno stage che vi rilascino un certificato di idoneità e che siano riconosciuti a livello statale;
  • frequentare spesso seminari per conoscere nuove tecniche, confrontarsi e approfondire questa materia in continua evoluzione;
  • iniziare lavorando part-time non lasciare il lavoro principale per tuffarsi in questa avventura, che all’inizio potrebbe non garantirti entrate fisse. Si dovranno regolarmente pagare le tasse per questo lavoro autonomo;
  • scegliere un mentore all’inizio di questo nuovo progetto lavorativo. Farsi seguire da un life coach esperto con il quale interagire durante i primi mesi, a volte partecipando alle prime sedute con un cliente, in modo da appurare sul campo i limiti;
  • ricordarsi di inserire il nome sui siti di coaching presenti online, dove i clienti potranno trovare i coach facilmente e potranno valutare la professionalità grazie alle recensioni.
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