Dieta alcalinizzante: esempio, menu e benefici

Un’alimentazione che permette di riequilibrare il PH fisiologico con la scelta di cibi basici prevenendo infiammazione e gonfiore

La dieta alcalinizzante, o dieta alcalina, è un tipo di alimentazione che si prefigge di ripristinare l’equilibrio del PH fisiologico grazie alla scelta di alimenti basici: se vi sembra complicato, seguite la nostra spiegazione, che comprende anche un menu di esempio e una panoramica sui benefici di questo particolare regime.

Secondo i sostenitori di questa alimentazione, infatti, è fondamentale conoscere e mantenere un equilibrio tra cibi acidi, o acidificanti, e cibi basici, o alcalinizzanti. L’alimentazione contemporanea tenderebbe a essere maggiormente acidificante, ma per fortuna questo squilibrio può essere corretto in un modo semplice, cioè introducendo nella dieta un buon numero di alimenti alcalinizzanti.

I cibi più alcalinizzanti si riconoscono dal PRAL (che significa letteralmente Potential Renal Acid Load, ovvero Potenziale di carico acido renale): quanto più il PRAL è negativo, tanto più indica che il cibo è alcalinizzante o basificante. Tra i cibi più adatti alla dieta alcalinizzante e con un PRAL ottimale ci sarebbero banane, fichi secchi, uva passa, spinaci (e tutti gli ortaggi a foglia verde), avocado, finocchi, carote, castagne, mandorle, aceto di mele, quinoa, erbe aromatiche come prezzemolo, basilico, aneto, maggiorana.

Dieta alcalinizzante: esempio, menu e benefici

I benefici della dieta alcalinizzante

Secondo i sostenitori della dieta alcalinizzante, ridurre l’introduzione di cibi acidi e preferire quelli basici preverrebbe:

  • infiammazione
  • artrite
  • gonfiore
  • insonnia
  • scarsa memoria
  • calcoli renali
  • bassi livelli di energia
  • ipertensione
  • mal di testa
  • diabete
  • malattie cardiache
  • dolori muscolari
  • ossa fragili.

Qualcuno si è spinto anche a dire che questo tipo di alimentazione sarebbe in grado di prevenire il cancro. In realtà non esiste nessuna evidenza scientifica né studio che confermi queste teorie. I ricercatori della Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro hanno, anzi, sottolineato come l’idea che sia possibile combattere il tumore rendendo basico il pH dei tessuti con un intervento dietetico esterno è priva di fondamento. Il pH dell’organismo, pari a 7,4, è un punto di equilibrio essenziale per la sopravvivenza ed è salvaguardato dai processi metabolici.

Tuttavia, come è evidente, la dieta alcalinizzante in generale non risulta troppo deleteria, perché ricca di frutta, verdura e frutta secca, sempre presenti in grande quantità in una alimentazione sana e bilanciata. Non si tratta di una dieta dimagrante, ma moderando le quantità può comunque aiutare a perdere peso, in quanto su un modello low carb.

Dieta alcalina: un esempio di menu

Premesso che qualsiasi dieta o cambiamento in tavola deve essere deciso insieme al medico curante, ecco un esempio di menu di dieta alcalinizzante.

Giorno 1

Colazione: una tazza di quinoa con latte vegetale, semi di chia e fragole fresche

Spuntino: un’arancia

Pranzo: insalata verde con lattuga, cetriolo, avocado e pistacchi

Spuntino: 1/2 tazza di noci tostate e frutta secca

Cena: insalata verde con olio extravergine d’oliva e aceto di mele, 120 g di pollo arrosto con patate dolci e pastinache arrostite.

Giorno 2

Colazione: torta di mele vegana

Spuntino: 1 pera

Pranzo: avocado salato e stufato di fagioli bianchi

Spuntino: 1 manciata di semi di zucca tostati

Cena: insalata di cetrioli con olio evo e aceto di mele, 120 g pollo arrosto con cavoletti di Bruxelles e peperoni rossi

Giorno 3

Colazione: frullato ai frutti di bosco con latte vegano

Spuntino: 1 mango

Pranzo: spaghetti di riso con verdure e salsa di sesamo

Spuntino: una manciata di albicocche secche

Cena: 150 g di salmone al forno, ½ patata dolce al forno, barbabietole al curry e verdure

Giorno 4

Colazione: una tazza di fiocchi d’avena con latte vegano, mele e mandorle

Spuntino: 1 banana

Pranzo: insalata di avocado con cavolo, broccolo, semi vegetali misti, olio EVO e limone

Spuntino: una manciata di mandorle

Cena: noodles di zucchine al pesto di cavolo nero

Giorno 5

Colazione: frullato di frutta e latte vegano

Spuntino: un avocado

Pranzo: burrito integrale con quinoa e verdure saltate in padella

Spuntino: una manciata di datteri

Cena: riso ai funghi selvatici e mandorle

Giorno 6

Colazione: budino di chia

Spuntino: ½ tazza di mirtilli

Pranzo: zuppa di miso con tofu fermentato

Spuntino: una manciata di noci di macadamia

Cena: 120 g salmone con verdure grigliate

Giorno 7

Colazione: porridge di quinoa

Spuntino: qualche fetta di melone

Pranzo: insalata di quinoa messicana

Spuntino: una manciata di fette di cocco essiccato

Cena: zuppa di zucca.

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