Dieta Atkins: i pro e i (tanti) contro della dieta che elimina i carboidrati

Perdere peso eliminando i carboidrati è possibile. Ma cosa comporta per il corpo? Scopriamo cos'è la Dieta Atkins e quali sono i benefici e le controindicazioni

Chiunque ami i carboidrati sa quanto possano essere insidiosi per mantenersi in forma. Non a caso, infatti, sono molte le diete che ne prevedono l’esclusione quasi totale dall’alimentazione quotidiana come, per esempio, la dieta Atkins.

Diventata famosa per essere stata scelta da molte celebrities (è la dieta usata da Kim Kardashian, Jennifer Aniston, Reneè Zellweger) si basa su un regime alimentare a basso contenuto glucidico che punta sul consumo di proteine e grassi come fonte principale per le richieste energetiche del corpo.

Un principio su cui si basano anche altre tipologie di diete, da quella tisanoreica alla tanto chiacchierata dieta Dukan. Vediamo, allora, cos’è la dieta Atkins, come funziona e quali sono i suoi benefici e controindicazioni.

Dieta Atkins: cos’è?

Come detto, la dieta Atkins punta alla riduzione drastica dei carboidrati allo scopo di obbligare il corpo a consumare le sue riserve di grasso per sopperire alla normale richiesta di energia.

Questa dieta, inventata negli anni ’70 dal cardiologo Americano Robert C. Atkins, aveva come obiettivo quello di tenere l’insulina a livelli costanti, esattamente come accade nelle diete metaboliche, per prevenire e mantenere sotto controllo il diabete mellito dei pazienti.

Un regime alimentare che stravolge completamente la classica dieta mediterranea, tanto amata per la sua varietà, ma che predilige il consumo di proteine e grassi, proprio come accade in altre tipologie di diete, dalla chetogenica a quelle iperproteiche.

Un sistema nutrizionale che, per come viene strutturato, consente un’importante perdita di peso. Ma come funziona realmente la dieta Atkins? E cosa comporta per l’organismo?

Come funziona la dieta Atkins?

Secondo il dottor Atkins, l’aumento di peso non deriva da un consumo eccessivo di cibo ma, piuttosto, da uno squilibrio metabolico causato dalla scorretta assimilazione dei glucidi (zuccheri). Riducendo in modo significativo l’assunzione di carboidrati, quindi, l’organismo è obbligato a rifornirsi di energia bruciando le uniche fonti a disposizione, grassi e proteine. In questo modo, andando a toccare le riserve di grasso nel corpo, la dieta Atkins favorisce la progressiva perdita di peso. Questo avviene grazie a:

  • l’aumento del senso di sazietà;
  • la riduzione della ricerca di cibo;
  • il consumo maggiore di calorie dovuto all’apporto proteico più elevato;
  • la maggior produzione di ormoni anabolici. Questi, uniti a un’attività fisica mirata al potenziamento muscolare, favorisce l’aumento della massa muscolare e aiuta a riattivare il metabolismo.

Ovviamente, anche la dieta Atkins non prevede l’improvvisazione ma funziona solo seguendo alla lettera le regole e le fasi di cui si compone. Vediamo insieme quali sono.

dieta atkins: le fasi

 

Le fasi della dieta Atkins

La dieta Atkins segue uno schema piuttosto rigido e si suddivide in quattro fasi distinte:

  • induzione;
  • continuazione;
  • pre-mantenimento;
  • mantenimento.

Fase 1: induzione

La prima fase della dieta dura almeno due settimane ed è impostata su una drastica diminuzione dell’apporto glucidico. La quantità massima consentita è di circa 20 grammi al giorno.

Proprio per questo vengono eliminati tutti gli alimenti ricchi di carboidrati, semplici e complessi, come:

  • pasta;
  • riso;
  • cereali;
  • snack;
  • dolci;
  • patate;
  • bibite o bevande zuccherate;
  • marmellate;
  • frutta ricca di zuccheri.

Gli alimenti consentiti, invece, sono tutti quelli ricchi di proteine come la carne, il pesce, le uova, i formaggi e le verdure a basso contenuto glicemico tra cui cetrioli, finocchi, zucchine, lattuga e pomodori.

Ma non solo, anche i condimenti vanno regolati. Sono vietati i grassi idrogenati presenti nelle margarine e ammessi solo olio extravergine di oliva, limone, prezzemolo, aglio, cipolla, burro e dadi.

Scopo di questa prima fase è quello di stabilizzare i livelli di glicemia nel corpo e abituarlo ad attingere energia dai grassi.

Fase 2: continuazione

Durante la seconda fase della dieta, l’apporto glucidico consentito aumenta. Vengono aggiunti 5 grammi al giorno, da assimilare tramite frutta non zuccherina (la frutta secca per esempio) e verdura, fino a che non si arriva ad avere un arresto della perdita di peso. Il controllo deve essere eseguito pesandosi quotidianamente.

Quando si arriva a questo punto “critico”, nello specifico il CCLM – livello critico di carboidrati (che varia a seconda della persona) la dieta prevede un passo indietro, eliminando i 5 grammi aggiunti in precedenza, fino a che non si ricomincia a perdere peso.

Per verificare se la dieta sta funzionando, si dovrà raggiungere un dimagrimento settimanale tra i 400 e i 1400 grammi.

Anche in questa seconda fase sono vietati alimenti come la pasta, il riso, il pane, i cereali e i dolci.

Fase 3: pre-mantenimento

Una volta che ci si sta avvicinando al raggiungimento del peso ottimale, quando mancano circa cinque chili, si entra nella terza fase della dieta Atkins, quella di pre-mantenimento.

Lo scopo di questa fase è quello di preparare il corpo all’ultimo step di dieta, riducendo la perdita di peso a non più di 500 grammi alla settimana.

Vengono reintrodotti alcuni alimenti come lo yogurt e la frutta zuccherina tra cui pere, ciliegie, mele, arance e prugne.

Fase 4: mantenimento

Nella quarta e ultima fase, si presume di avere raggiunto un certo livello di consapevolezza del proprio corpo e del proprio metabolismo e per questo è consentita la reintroduzione della pasta. Per alcune persone, però, mantenere il peso corporeo raggiunto può essere un problema. Per questo è necessario tenere sotto controllo la quantità dei carboidrati assimilati, senza eccedere dalle dosi indicate (tra i 60 e i 90 grammi al giorno).

Una dieta molto restrittiva, quindi, e che spesso è difficile da portare avanti e da seguire alla lettera. Questo perché si basa su scelte alimentari estremamente lontane dalle più classiche abitudini tipiche della cucina mediterranea. Ma cosa si mangia davvero durante la dieta Atkins?

dieta atkins

Dieta Atkins: il menu settimanale

Come detto, durante questo periodo più o meno lungo di dieta, che varia anche a seconda del raggiungimento personale dei risultati, vengono ridotti drasticamente i cibi ricchi di glucidi.

Come fare, quindi, per mangiare comunque in modo vario e gustoso senza “soffrire” troppo la rinuncia dei tanto amati carboidrati?

Ecco un esempio di menù settimanale per farsi un’idea più concreta di come si sviluppa la dieta Atkins. Tanti piatti diversi, dalla colazione salata, fino ad arrivare alla cena.

Lunedì

  • Colazione: caffè amaro, un finocchio e due fette di formaggio.
  • Pranzo: insalata di pollo con olio d’oliva e una manciata di noci.
  • Cena: filetto di salmone al forno con contorno di zucchine.

Martedì

  • Colazione: uova e verdure fritte in olio di cocco.
  • Pranzo: petto di pollo alla piastra e verdure.
  • Cena: trancio di tonno al vapore con verdure.

Mercoledì

  • Colazione: frittata con verdure e un tè.
  • Pranzo: merluzzo con pomodorini e insalata.
  • Cena: bistecca di manzo e verdure.

Giovedì

  • Colazione: uova strapazzate con pancetta, un caffè amaro e noci.
  • Pranzo: tacchino in padella con finocchi e lattuga.
  • Cena: mozzarella di bufala con contorno di verdure alla piastra.

Venerdì

  • Colazione: prosciutto crudo e formaggio fresco e un tè.
  • Pranzo: bistecca di manzo ai ferri con contorno di pomodori e melanzane.
  • Cena: orata al cartoccio con verdure al forno.

Sabato

  • Colazione: due uova sode con caffè o tè amaro.
  • Pranzo: ali di pollo alla griglia con verdure.
  • Cena: insalata di polipo con pomodorini e verdura mista.

Domenica

  • Colazione: bacon e formaggio, un caffè amaro e noci.
  • Pranzo: braciole di maiale rimanenti dalla sera prima.
  • Cena: tonno alla griglia con verdure al forno.

Attenzione. Questo esempio di menù è adatto alla prima fase della dieta Atkins, quasi totalmente una dieta proteica. Nelle fasi successive è necessario aggiungere all’alimentazione una dose maggiore di verdure e frutta a basso contenuto di carboidrati.

Ma quali sono, quindi, i cibi ammessi e vietati nella dieta?

Cosa mangiare nella dieta Atkins

Come detto, al di la dell’esclusione quasi totale dei carboidrati, la dieta Atkins predilige tutta una serie di alimenti (a basso o assente contenuto glucidico) riducendone altri. Vediamo qualche esempio.

Cibi ammessi

  • Carne: pollo, manzo, vitello, maiale e selvaggina.
  • Pesce: trota, salmone, orata, pesce spada, merluzzo, gamberi, vongole, sardine, sogliola, tonno, polipo.
  • Latticini: mozzarella, fontina, emmental, caciocavallo, gorgonzola, scamorza, stracchino, parmigiano, pecorino.
  • Verdure: lattuga, pomodori, asparagi, finocchi, zucchine, cavolo, cavolfiore, carciofo, melanzane, cetriolo, cicoria, fagiolini.

Cibi vietati

Oltre a pasta, riso, pizza, dolci, pane e farine perché ricchi di carboidrati, la dieta Atkins non ammette nemmeno altri alimenti tra cui:

  • datteri;
  • fagioli;
  • arachidi;
  • ceci;
  • lenticchie;
  • fichi, uva, albicocche o prugne secche;
  • mostarda;
  • latte in polvere.

Ovviamente, poi, come per ogni regime alimentare, sarà il dietologo o un medico specializzato a indicare quali alimenti e in quali dosi assumerli, a seconda della fase della dieta in cui ci si trova.

In questo modo, se seguita alla lettera, con costanza e precisione, la dieta Atkins può portare a tutta una serie di risultati ben visibili.

dieta atkins risultati

Dieta Atkins: i risultati

Già durante la prima fase, infatti, grazie all’eliminazione dei carboidrati e all’attacco vorace ai grassi, la dieta Atkins permette un dimagrimento piuttosto veloce.

Si parla di 2/3 chili a settimana nella fase iniziale (circa 400 grammi al giorno), per poi arrivare fino anche a 6 chili al mese in quelle successive, prima del mantenimento.

Una riduzione di peso estremamente significativa e visibile in breve tempo che, ovviamente, porta con sé anche una certa soddisfazione personale.

Ma non solo. La dieta Atkins, nata proprio con questo scopo, aiuta a controllare l’insulina, garantendo benefici per combattere la sindrome metabolica e il diabete 2.

In più, la riduzione e stabilizzazione dei livelli di glucosio nel sangue dona una sensazione di maggior energia e concentrazione.

La dieta Atkins, però, può avere anche tutta una serie di rischi e controindicazioni, legati proprio ai cibi che predilige e che vengono mangiati in quantità maggiori rispetto a quanto sarebbe opportuno.

Negli anni, infatti, è stata spesso criticata per la sua composizione e per la mancanza di tutta una serie di cibi e sostanze nutritive indispensabili per il corretto funzionamento del corpo.

dieta atkins controindicazioni

Le controindicazioni alla dieta Atkins e i rischi

I carboidrati, per esempio, sono elementi essenziali per l’organismo. Basta pensare che il corpo, per garantire che il sistema nervoso centrale funzioni correttamente, ogni giorno necessita di circa 120 grammi di glucidi.

La dieta Atkins, quindi, non rispettando questa dose (e in generale la corretta distribuzione degli alimenti) è una dieta molto squilibrata e, in quanto tale, determina tutta una serie di effetti collaterali anche gravi.

In primo luogo, non potendo utilizzare i glucidi come fonte energetica, non consuma solo i grassi ma va a compromettere anche i muscoli, causando nausea e stanchezza profonda.

In più, l’eliminazione di tantissime tipologie di frutta e verdura comporta una carenza importante di vitamine, sali minerali e fibre, che devono essere obbligatoriamente assunte tramite integratori specifici.

Secondo alcuni studi poi, l’assunzione esagerata di grassi e proteine, comporterebbe anche un aumento consistente del colesterolo, rendendo la dieta Atkins molto pericolosa per la salute di cuore e arterie.

Altri effetti

Ma non solo. Altri effetti collaterali che possono presentarsi in seguito all’adozione di questo regime alimentare sono:

  • chetosi o acetonemia (come nella dieta chetogenica);
  • costipazione, dovuta alla mancanza di fibre;
  • osteoporosi;
  • calcoli renali;
  • ipercolesterolemia;
  • insonnia;
  • malattie cardiovascolari.

Come dimostrato in alcune ricerche, poi, il consumo eccessivo di proteine animali rispetto a quelle vegetali e alle fibre, favorisce la formazione di tumori al colon e ai reni.

Insomma, se da un lato è vero che la dieta Atkins permette di perdere peso in modo rapido e consistente, è vero anche che può compromettere il buon funzionamento e la salute del corpo sotto numerosi aspetti, in modo grave e, a volte, irrimediabile.

Per questo, oltre al consulto medico indispensabile per iniziare una qualunque tipologia di dieta, è bene conoscere cosa può accadere se si seguono dei regimi alimentari un po’ troppo drastici e senza prestare la giusta attenzione.

Fermo restando che, per stare bene ed essere in salute dentro e fuori, oltre a una sana attività fisica, allo stile di vita e a ciò che si mangia, la parola d’ordine è sempre la stessa: equilibrio.

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