Dieta Sirt, come funziona la "dieta del gene magro" usata anche dai vip

Perdere peso velocemente e senza troppe restrizioni? Secondo la dieta Sirt è possibile, basta magiare i cibi "giusti". Scopriamo cos'è e come si esegue questa strategia alimentare, anche detta la dieta del gene magro

Perdere peso velocemente, in una settimana circa, e senza troppe rinunce: secondo la dieta Sirt è possibile. E questo grazie all’azione di alcuni geni, detti sirtuine, collegati al funzionamento (e all’attivazione) del proprio metabolismo.

Una strategia alimentare ideata da due nutrizionisti, Aidan Goggins e Glen Matten, che permetterebbe di perdere circa tre chili e mezzo durante la prima settimana di dieta, per poi mantenere il peso ideale raggiunto nel tempo. E senza particolari sforzi

Ma com’è possibile raggiungere questi risultati senza dover affrontare troppe restrizioni? E come funziona davvero la dieta Sirt? Scopriamolo insieme.

Dieta Sirt: come funziona?

La prima cosa da dire è che la dieta Sirt, anche chiamata dieta del gene magro, è a tutti gli effetti una dieta ipocalorica, in modo particolare durante la sua prima fase che dura circa una settimana.

Un regime alimentare che prende il nome dalle sirtuine, ovvero un gruppo di sette proteine che vengono attivate da tutta una serie di alimenti detti “cibi Sirt”, e le cui funzioni principali sono:

  • regolare la trascrizione dei geni;
  • legarsi a proteine nel citoplasma e nei mitocondri;
  • contrastare i processi neurodegenerativi;
  • stimolare e accelerare il metabolismo.

Grazie all’attivazione di queste proteine, nell’organismo si innesca una sorta di simulazione delle condizioni che si avrebbero durante il digiuno, portando il corpo a consumare le sue riserve caloriche per poter soddisfare le normali funzioni e causando, di conseguenza, una perdita di peso rapida e consistente.

Ma quali sono gli step di questa particolare strategia alimentare?

Le fasi

Come visto, la dieta Sirt, si sviluppa in due fasi distinte:

  • la prima dura una settimana e prevede una riduzione calorica molto drastica. Nello specifico durante i primi tre giorni è possibile introdurre massimo 1000 calorie giornaliere sotto forma di succhi verdi (uno alla mattina, uno a metà mattina e uno al pomeriggio) oltre a un pasto solido. Nei quattro giorni successivi, invece, si passa a 1500 calorie e l’aggiunta di un ulteriore pasto solido nell’arco della giornata, che può essere di pesce, petto di pollo o pasta di grano saraceno, più della verdura;
  • la seconda fase prevede due settimane di mantenimento del peso raggiunto, durante la quale sono previsti tre pasti giornalieri, due spuntini e un succo verde. Il tutto aggiungendo ai cibi Sirt previsti nella prima fase, anche altri alimenti come pasta, pizza, fagioli, frutta e verdura, ecc.

Il tutto ottenendo una serie di benefici per l’intero organismo.

I benefici della dieta Sirt

Secondo i suoi ideatori, infatti, tra i benefici che si possono raggiungere seguendo la dieta Sirt non c’è solo l’attivazione delle sirtuine e la conseguente perdita di peso (e raggiungimento della forma fisica tanto desiderata). I cibi Sirt, infatti, sono in grado di produrre tutta una serie altri effetti positivi per il corpo come:

  • la costruzione dei muscoli;
  • il miglioramento della memoria;
  • la riparazione delle cellule;
  • la diminuzione dell’appetito;
  • il controllo degli zuccheri nel sangue;
  • la pulizia dai radicali liberi.

E questo anche grazie alla presenza, nei vari alimenti concessi, di una sostanza, il resveratrolo (presente nel vino rosso), che svolge una funzione antiossidante, antinfiammatoria e vaso protettrice, oltre ad alcuni flavonoidi, epatoprotettivi e antiossidanti.

Dieta Sirt: i vip che l’hanno provata

Una dieta che, proprio per i benefici che promette, è stata intrapresa anche da celebrities evip che ne hanno mostrato pubblicamente i risultati. Tra questi, ci sono:

  • la cantante Adele: che grazia alla dieta Sirt è arrivata a perdere circa 30 chili;
  • Pippa Middleton (sorella della duchessa di Cambridge);
  • la modella Jodie Kidd;
  • il campione olimpico di vela Ben Ainslie;
  • il pugile Anthony Ogog.

Ma quali sono, quindi, i cibi Sirt? E cos’è il succo verde protagonista assoluto della prima fase della dieta?

Dieta Sirt: cibi e ricette

A dispetto di quanto si potrebbe pensare, gli alimenti consentiti nella dieta Sirt, non sono per nulla rari o difficili da trovare. Ma sono cibi che molto probabilmente tutti hanno già nella propria dispensa. Tra questi ci sono:

  • olio extra vergine di oliva;
  • caffè e tè verde (matcha);
  • cioccolato, con almeno l’85% di cacao;
  • grano saraceno;
  • prezzemolo;
  • peperoncino;
  • radicchio;
  • cavolo riccio;
  • rucola
  • cipolle rosse;
  • soia;
  • fragole;
  • curcuma;
  • noci;
  • vino rosso.

Da mixare tra loro, preparando piatti sempre nuovi, ovviamente consultando il medico prima di iniziare la dieta in modo da verificare la sua fattibilità. E se, a seconda del proprio stato di salute, è possibile consumare questo genere di alimenti.

Ricetta succo verde

Una ricetta assolutamente da imparare per poter seguire la dieta Sirt, per esempio, è quella del succo verde. Per prepararlo occorrono:

  • 150 g di sedano verde con le foglie;
  • 75 g di cavolo riccio;
  • 30 g di rucola;
  • 5 g di prezzemolo;
  • 1/2 mela verde;
  • succo di 1/2 limone;
  • 1/2 cucchiaino di tè matcha.

Dopo aver centrifugato il prezzemolo, il cavolo riccio e la rucola, si aggiungono al composto anche il sedano e la mezza mela grattugiati. Poi si unisce il tè matcha e mezzo limone spremuto e il succo è pronto per essere bevuto (meglio subito e senza essere conservato in frigorifero).

Come indicato sul libro “Sirt. La dieta del gene magro”, poi, è possibile trovare tutta una serie di altre ricette che includono e mixano questi alimenti. Per creare piatti sempre diversi, sfiziosi e in linea con la dieta. Eccone una.

Petto di pollo al forno con pesto di noci e prezzemolo e insalata di cipolle rosse

Ingredienti per una persona:

  • 15 g di prezzemolo;
  • 15 g di noci;
  • 1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva;
  • 15 g di parmigiano;
  • succo di 1/2 limone;
  • 50 ml di acqua;
  • 150 g di petto di pollo senza pelle;
  • 20 g di cipolle rosse tagliate fini;
  • 35 g di rucola;
  • 100 g di pomodori ciliegia tagliati a metà;
  • 1 cucchiaino di aceto di vino rosso;
  • 1 cucchiaino di aceto balsamico.

La preparazione è molto semplice. Per fare il pesto si uniscono e frullano il prezzemolo, le noci, il parmigiano, l’olio di oliva, metà del succo di limone e un po’ di acqua. Poi si fa marinare il petto di pollo con un cucchiaio del pesto appena fatto e il succo di limone rimasto e si lascia il tutto in frigorifero per 30 minuti.

A questo punto si scalda una padella da forno a fuoco medio-alto e vi si frigge il pollo marinato, un minuto per lato. Al termine di questa fase di porta la padella nel forno preriscaldato a 200 gradi e si lascia cuocere il pollo per 8 minuti o fino a cottura ultimata.

Fate marinare le cipolle nell’aceto di vino rosso per 5-10 minuti. Quando il pollo sarà ben cotto, toglietelo dal forno, versatevi sopra un cucchiaio di pesto e lasciate che il calore del pollo lo sciolga. Coprite il tutto con un foglio di alluminio e lasciate riposare il pollo per 5 minuti prima di servirlo.

Come contorno mescolate insieme le cipolle, la rucola e i pomodori con un po’ di aceto balsamico. E il piatto è pronto.

Dieta sirt: schema e menu settimanale

Ma vediamo meglio come potrebbe essere un menu tipo della dieta Sirt, nella sua prima fase.

Lunedì

Colazione, spuntino metà mattina e merenda metà pomeriggio: succo verde.
Pasto solido da preparare con i cibi Sirt.

Martedì

Colazione, spuntino metà mattina e merenda metà pomeriggio: succo verde.
Pasto solido da preparare con i cibi Sirt.

Mercoledì

Colazione, spuntino metà mattina e merenda metà pomeriggio: succo verde.
Pasto solido da preparare con i cibi Sirt.

Giovedì

Colazione: tè o caffè + una tazza di succo verde.
Pranzo: insalata di grano saraceno con verdure miste.
Merenda: cioccolato fondente.
Cena: tacchino con cous cous di cavolfiore.

Venerdì

Colazione: tè o caffè + una tazza di succo verde.
Pranzo: omelette con cibi Sirt.
Merenda: cioccolato fondente.
Cena: filetto di salmone saltato in padella con contorno di cibi Sirt.

Sabato

Colazione: tè o caffè + una tazza di succo verde.
Pranzo: insalatona Sirt con pesce alla piastra.
Merenda: cioccolato fondente.
Cena: pasta di grano saraceno con fagioli e contorno di cibi Sirt.

Domenica

Colazione: tè o caffè + una tazza di succo verde.
Pranzo: petto di pollo al forno con pesto di noci e prezzemolo e insalata di cipolle rosse
Merenda: cioccolato fondente.
Cena: merluzzo al forno con contorno di cibi Sirt.

Una dieta proteica, quindi, e che ovviamente, non deve mai essere eseguita affidandosi al fai da te. Ma sempre e solo sotto controllo e approvazione del proprio medico.

Le controindicazioni alla dieta Sirt

Proprio per come viene strutturata e per le sue caratteristiche, infatti, la dieta Sirt non è priva di controindicazioni. Innanzitutto, non può essere seguita per un periodo lungo ed è meglio adottarla solo se i chili che si vogliono perdere sono limitati.

In più, come spiegato dai nutrizionisti e ricercatori del CREA alimenti e nutrizione, il legame tra la stimolazione delle sirtuine e il dimagrimento non è così certo.

Queste, infatti, se da una parte possono influire sui geni legati al metabolismo, dall’altro non è chiaro se possano attivare anche i geni che agiscono con effetto opposto. Ma non solo.

La sperimentazione a supporto della dieta che viene citata nel libro dei due nutrizionisti, si basa su una serie di dati raccolti per sette giorni e su un campione di circa 40 persone. Dati troppo limitati per poter definire con una certa precisione e affidabilità quali siano gli effetti della dieta stessa.

Data la sua natura ipocalorica, poi, è importante che la dieta Sirt sia prescritta seguendo le caratteristiche fisiche personali di ciascuno, per ovviare a disturbi come:

  • carenze nutrizionali (proteine, ferro, calcio, ecc.);
  • affaticamento e stanchezza;
  • perdita di peso eccessivo;
  • cali di pressione;
  • sbalzi d’umore;
  • difficoltà a concentrarsi.

Oltre al fatto che non deve essere seguita da persone:

  • con alterazioni metaboliche;
  • che soffrono di insufficienza renale;
  • in stato in gravidanza o allattamento;
  • in fase di crescita o nell’adolescenza.

Prima di decidere o meno se intraprendere la dieta Sirt, quindi, (cosi come per ogni altra dieta) è fondamentale e necessario consultarsi con un medico e nutrizionista in grado di valutarne i pro e i contro anche in funzione delle caratteristiche e dei bisogni reali di ciascuno. Per ottenere un benessere concreto, reale e duraturo.

Seguici anche su Google News!

Storia

  • Come dimagrire
  • Dieta Dimagrante