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Una guida completa come si usano per mangiare e in cucina, con tipologie e consigli di etichetta
Ricette vegane per tutti i gusti: il piacere di accostarsi alla filosofia cruelty free senza farsi mancare nulla.
Le ricette vegane possono rivelarsi una piacevole scoperta anche per chi è abituato a mangiare carne: spesso chi si accosta al veganesimo lo fa per una questione etica. In base a questa filosofia, o norma di vita, che dir si voglia, si rifiuta tutto ciò che viene da un animale, non solo la carne, come spiegava Plutarco in un celebre trattato, ma anche le uova e i latticini, anche per protestare contro i metodi di allevamento che non preservano sempre la felicità dell’animale, come accade ad esempio per le galline in batteria.
Detto questo quindi, va da sé che le ricette vegane constano soltanto di ingredienti di origine vegetale (o minerale, tanto che ad esempio, non è affatto vietato il sale). C’è chi adora gli hot dog e ha paura di rinunciare a troppo non mangiando la carne, ma quello che non molti sanno è che si può imbottire un panino non con la carne, ma ad esempio con riso integrale e legumi, come i fagioli, magari annaffiando il tutto con una salsa thai alla mela. Il sapore non sarà certo quello della salsiccia, ma non sarà neppure “inferiore, semplicemente diverso, impossibile da mettere sullo stesso piano. Tra i piatti vegani e internazionali c’è un tipo di ramen che appare interessante, perché fatto di carote, bambù, zenzero e coriandolo.
La rinuncia che la cucina vegana non richiede è quella della pasta: questo alimento si presta infatti agli usi più disparati, anche se a volte quando si è al ristorante non si riesce facilmente a trovare un cuoco che non dica che ci vuole necessariamente un po’ di carne nel sugo. Per preparare un piatto fuori dagli schemi, ci si può preparare un sugo di pomodoro ai carciofi: pomodori e carciofi si sposano benissimo, tanto che si prestano benissimo a stare insieme nelle focacce, magari con un impasto a base di patata.
E anche se sui vegani ci si inventa le assurdità più disparate: sì, i vegani mangiano i dolci, e che dolci! Ci si può preparare per esempio una brulée di yogurt di soia, con frutta a piacimento e zucchero di canna: basta versare in un bicchiere o comunque un piccolo recipiente la frutta e lo yogurt vegano e poi spolverare tutto con lo zucchero di canna, che una volta cotto, anche al microonde, dà una piacevole sensazione sul palato simile al caramello e si può rompere con il cucchiaio, proprio come accade per la creme brulée.
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