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Il western dei fratelli Coen, "Il Grinta" con Jeff Bridges e Matt Demon, arriva al cinema il 18 febbraio. Eccone la recensione.
“Il Grinta” è l’ultimo film dei fratelli Coen, con Matt Damon e Jeff Bridges, che uscirà al cinema il 18 febbraio.
Il film, che ha aperto il Festival di Berlino, ha ottenuto ben 10 nomination agli Oscar 2011.
La storia si ambienta nel 1870, nell’America di frontiera. La quattordicenne Mattie Ross (Hailee Steinfeld) si reca a Fort Smith, nell’Arkansas, perché vuole giustizia per la morte del padre, ucciso dal codardo Tom Chaney per due pezzi d’oro. L’uomo è fuggito in territorio Indiano, facendo perdere le sue tracce. Mattie chiede aiuto a uno dei più spietati sceriffi della città, Rooster Cogburn (Jeff Bridges) che, dopo un’iniziale rifiuto, accetta l’incarico. All’improbabile duo si aggiunge anche un ranger texano, LaBoeuf (Matt Demon), il cui scopo è Chaney in Texas e riscuotere la taglia. Tra agguati e sentieri insidiosi, il trio cavalcherà in cerca di vendetta.
Remake dell’omonimo film di Henry Hathaway del 1969, tratto dal romanzo di Charles Portis che valse a John Wayne il suo primo Oscar, i fratelli Coen riescono nuovamente a sorprendere con una rilettura classica del genere western.
Con il loro solito humour sottile e delineando le stesse atmosfere del Far West dei film cult che hanno appassionati milioni di spettatori, i fratelli Coen raccontano una storia dal sapore antico e sempre avvincente.
Se la trama aspira a essere una semplice storia di vendetta, la pellicola approfondisce anche le tematiche della redenzione e della difficoltà del sopravvivere. È una storia di violenza ma anche di coraggio, di tenacia e di amore, che nel finale a sorpresa lascia aperte molte domande sull’esistenza dell’individuo in quanto essere umano. Senza scadere nel sentimentalismo e con uno sguardo sempre delicato, la pellicola coinvolge e commuove.
Lo stesso romanzo dell’autore Portis, poi, viene omaggiato riportando fedelmente scene e dialoghi originali senza far sembrare però desueta la stessa sceneggiatura.
Inoltre, vera sorpresa della pellicola risulta essere la bravissima e giovane protagonista, Hailee Steinfeld, che riesce ben a esprimere sia la ragazza tenace e vendicativa che quella fragile e bisognosa d’affetto. Jeff Bridges, premio Oscar 2010 per “Crazy Heart“, grazie alla sua meravigliosa interpretazione del rude alcolizzato sceriffo che nasconde un cuore tenero, ha conquistato non solo la critica ma anche il pubblico, meritando una nuova nomination agli Oscar.
La regia è lineare e pulita, la sceneggiatura risulta ben strutturata, la fotografia puntuale e minuziosa. “Il Grinta” è l’ennesimo capolavoro di Ethan e Joel Coen, un film western nello stile più classico del genere.
Visualizza questo contenuto suArticolo originale pubblicato il 16 febbraio 2011
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