La puteca: il modo tipico di mangiare nel Salento

Viaggio in provincia di Lecce, nelle puteche dove cibo e vino, tipici e tradizionali, sono una cosa seria. Tanti i piatti particolari da gustare

Siete nel Salento e non sapete come e dove mangiare? Niente di più facile: se siete nella terra negli ultimi tempi più amata dalle star del cinema internazionale come Judd Law, Gerard Depardieu e Francis Ford Coppola, intanto dovete prendere confidenza con il modo tipico di mangiare salentino, e poi approcciarvi alla puteca, ossia il locale in cui consumare cibo tradizionale e vino.

Questo presenta molte differenze con le altre tipicità nazionali. Come l’uso della carne di cavallo, in particolare i pezzetti: si tratta di di pezzi di carne che vengono cucinati in umido oppure al sugo nell’immancabile “pignata”, un contenitore di terracotta che esalta determinate qualità del tipo di cucina. Un’altra tipicità salentina sono le lumache, nei loro differenti tipi, suddivise in base alla grandezza o al fatto che siano sveglie o in letargo.

Si tratta di cibi che all’apparenza possono stupire, ma il cui gusto è innegabile e dipende soprattutto da chi cucina. Tra i piatti salentini di cui le puteche possono essere forniti, ci sono la massa e ceci o la ciciri e tria, piatti simili a base di pasta fritta e legumi. Ma anche le pittole, peculiari delle feste natalizie, ma utilizzate anche negli altri giorni dell’anno.

Ogni paese del Salento è pieno di questi locali, che solitamente recano il nome del proprietario-cuoco, per cui le ricerche su Internet sono pressoché inutili, basta chiedere informazioni alla popolazione autoctona. Per annoverare alcune di queste puteche, ricordiamo “La puteca” a Corigliano d’Otranto, dove si possono gustare anche piatti al pregiato tartufo locale, oppure la “Puteca de mieru” di Minervino di Lecce, dove si servono antipasti a base di alcuni presidi di Slow Food, come il caciocavallo podolico di Martina Franca.

Tutto nelle puteche è sempre molto accogliente e informale, non di rado capita anche di vedere un proprietario che nel servirvi la polvere di peperoncino a parte vi impedisce di mettere il parmigiano sulle “sagne ‘ncannulate”, ma la qualità del cibo è innegabile. Attenzione anche al vino, un ottimo indicatore è la raffinata etichetta, anche se nelle zone di produzione vinicola fiorente, come Martano, Leverano o Novoli, non è raro trovare nei locali ottimi vini sfusi della casa.

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