Lavorare con il partner, crisi di coppia in agguato

Lavorare fianco a fianco con il proprio partner ha diversi vantaggi, tuttavia potrebbe essere l'anticamera della crisi di coppia. Voi che ne pensate?

Per molte coppie condividere la quotidianità sul luogo di lavoro sarebbe impossibile e metterebbe a rischio la relazione sentimentale, anche qualora fosse consolidata da anni di vita insieme. Per altri, invece, lavorare fianco a fianco rappresenta un valore aggiuntivo, un qualcosa in più che consente di esercitare una professione con più serenità, e molti meno sensi di colpa.

Non stiamo parlando delle relazioni extraconiugali consumate in ufficio, che secondo un sondaggio italiano molto recente è un terreno molto fertile per il tradimento. In ballo, in questo caso, ci sono due partner dipendenti nella stessa azienda, oppure l’uno responsabile e letteralmente “capo” dell’altro.

I pareri di chi si trova in una situazione analoga sono differenti, come ci racconta il sito francese Canoe.ca, e le variabili che entrano in gioco non sono poche. Basta pensare che moltissime coppie vivono relazioni stabili e durature anche solo incontrandosi fisicamente una volta al mese, mentre per altre persone la mancanza di un rapporto quotidiano sarebbe impensabile.

Ventiquattro ore su ventiquattro insieme, tuttavia, sono difficili da gestire ogni giorno della settimana. Uno dei requisiti fondamentali per far durare un legame, o un matrimonio, è proprio la capacità di non rinunciare ai propri spazi e di coltivare i propri interessi.

Passando in rassegna i vantaggi del lavorare insieme, primo fra tutti figura senza dubbio la possibilità di commentare la vita professionale e condividerne successi e insuccessi, senza bisogno di spiegare nei dettagli le dinamiche lavorative come si dovrebbe fare con un compagno, o una compagna che svolge tutt’altra attività.

Da una situazione simile potrebbe nascere un affiatamento molto forte, rendendo una coppia molto simile a una squadra anche fuori dalle mura domestiche. Tra gli svantaggi, invece, c’è innanzitutto il rischio di discutere e litigare proprio a causa di problemi nati in ufficio, attriti che probabilmente ci si porta anche fuori dal posto di lavoro.

Anche la inevitabile tendenza a voler risolvere tutti i problemi del partner in ambito lavorativo potrebbe risultare fastidiosa, comportamento che per una donna, ad esempio, significa spesso mancanza di fiducia nelle sue capacità e voglia di prevaricare dimostrando in ogni occasione di avere maggiore esperienza.

È chiaro che se due partner lavorano fianco a fianco è necessario qualche accorgimento per non mettersi in imbarazzo l’uno con l’altro. Pensate cosa succederebbe se ci si iniziasse a chiamare con i nomignoli e i vezzeggiativi usati nel privato.

Una cosa è sicura, lavorando insieme si limita il rischio che il coniuge intraprenda una relazione extraconiugale con un collega aitante, o con la bellona dell’ufficio che fa gola a tutti.

Per concludere questa panoramica di pro e contro, ecco un piccolo sondaggio dedicato ai lettori e alle lettrici di DireDonna.

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