Louis Vuitton collezione Cruise 2019
Tra le statue di Giacometti e di Mirò della Fondation Maeght, Nicolas Ghesquière ha presentato il guardaroba da croisière.
Tra le statue di Giacometti e di Mirò della Fondation Maeght, Nicolas Ghesquière ha presentato il guardaroba da croisière.
Dopo aver sfilato presso il Museo Miho nei pressi di Kyoto, in Giappone l’anno passato, Nicolas Ghesquière per presentare la collezione Cruise 2019 di Louis Vuitton ha scelto la Fondation Marguerite et Aimé Maeght. Nascosto tra le alture di Saint-Paul-de-Vence sulla Costa Azzurra, l’edificio dedicato all’arte moderna e contemporanea è stato progettato dall’architetto Josep Lluis Sert e vanta una collezione permanente con opere di Georges Braque, Marc Chagall, Alberto Giacometti e Jean Mirò; una location affascinante, sospesa nel verde, in cui le modelle hanno mostrato le circa 80 silhouette: un’armonia riuscita tra arte a natura.
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“Conosco questo posto da 25 anni e mi piace tornarci regolarmente. È una meravigliosa storia familiare, una storia particolare che racconta di galleristi appassionati che, insieme a tutti gli artisti di cui erano amici e mecenati, hanno inventato un sito straordinario per il dialogo artistico. In questi lavori eterni si può notare tutta la loro complicità e palpitazione artistica. È un luogo che ha spirito e in cui le installazioni hanno un rapporto particolare con la natura e le stagioni”, ha spiegato il designer.
I codici stilistici che abbiamo imparato ad amare di Nicolas Ghesquière ci sono tutti: le dimensioni inusitate, le sovrapposizioni, gli abbinamenti audaci e l’amore per lo streetwear, in un gioco – divertente e divertito – che non smette di dialogare con il passato, Eighties in testa.
Lo stilista francese, ormai da 5 anni da Louis Vuitton, si muove ormai con assoluta nonchalance nell’heritage della maison, riproponendo e mescolando sue creazioni e creazioni dei suoi precedessori, tra esaltazione dei monogram e sposalizi felici, senza mai rinunciare a far star comode le sue ragazze, sempre più belle, sempre più femminili, sempre meno emaciate, in un trionfo di mix&match sempre più riuscito.
Tra Giacometti, Calder e Braque, all’interno del labirinto di Mirò, gli abiti Louis Vuitton sembrano trovare nuova linfa e nuovo significato: le gonne si accorciano, le spalle si allargano, le gambe si scoprono, le giacche si strutturano in maniera sempre più plastica. Splendidi gli accostamenti di pattern sempre più diversi, dai quadri ai fiori, dalle righe al jacquard.
Ecco i nuovi power dress dalle spalle importanti con silhouette issate su lunghi stivali sportivi: amazzoni guerriere con occhiali a maschera coprente, bomber patchwork e bluse di piume dai riflessi metallici. E in fronte un disegno tra il mistico e il divinatorio di una fiamma che brucia.
Belle le gonne, da portare con top oversize e cuissard sportivissimi, gli abiti bianchi fluenti che nicchiano a un passato bohémien, i blazer a scacchi che si reinventano con intarsi colorati; e poi nodi, pelle, frange, pieghe e piume, in un tripudio di particolari e dettagli che – sempre – fanno la differenza.
Le giacche dai revers morbidi sono state tra le protagoniste di questa collezione, così come lo sono state le camicie con spalline strutturate, coordinate a pantaloni a vita alta e sottili bretelle, per un perfetto stile mannish. Le giacche in pelle si alternano ai vestiti e alle bluse con trame damier nei toni dell’arancione e del nero. Anche le piume figurano tra gli elementi che hanno maggiormente caratterizzato la collezione Louis Vuitton Resort 2019: sono state utilizzate su top, giacche e gonne corte.
Prosegue, dunque, il fecondo sodalizio tra Ghesquière – contratto rinnovato da poco (e di questi tempi, si sa, non è così scontato per i direttori creativi) – e l’archivio Louis Vuitton, con innovazioni interessanti che non smettono di restare fedeli al passato: l’amore per il bello, in tutte le sue forme – par suggerire il couturier – potrebbe anche riuscire a salvarci, chissà…
Un vero trionfo di accessori, la Cruise 2019 di Louis Vuitton; e non poteva essere altrimenti: dalle shopping maxi di vernice alle deliziose handbag cubiche, fino ai secchielli bicolori (sicure it bag della prossima stagione) la sfilata ha regalato una carrellata pressoché infinita di borse.
Deliziose le borse da cui spuntano i celebri gattini disegnati da Grace Coddington, che ha firmato per Louis Vuitton una capsule collection di accessori che andrà in vendita a ottobre.
All’insegna della comodità le scarpe: le sneakers Louis Vuitton LV Archlight, che sono state rivisitate in versione cuissard ultra performante.
Da Sienna Miller a Laura Harrier, Emma Stone, da Jennifer Connelly fino a Lea Seydoux, Delphine Arnault e Isabelle Huppert, erano tante le celebrities sedute nel front row della sfilata Louis Vuitton dedicata alla collezione Cruise 2019 che è andata in scena alla Fondation Maeght a Saint-Paul-De-Vence, in Costa Azzurra. Tra gli uomini si segnalano Justin Theroux, da poco tornato single dopo il divorzio da Jennifer Aniston, e il musicista WoodKid.
Articolo originale pubblicato il 29 maggio 2018
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