
Venezia 76: Seberg, recensione del film con Kristen Stewart
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Dal 28 agosto al 7 settembre la Laguna ospita la 76esima edizione della kermesse cinematografica, tra grandi autori e celebri star internazionali.
Venezia 76 si svela: Paolo Baratta e Alberto Barbera hanno illustrato in conferenza stampa i film in concorso e il programma della Mostra del Cinema di Venezia 2019.
Grandi autori internazionali e star da tutto il mondo si daranno appuntamento in Laguna dal 28 agosto al 7 settembre: ci saranno Roman Polanski e l’attesissimo film sulle indagini sull’Affaire Dreyfus, J’accuse, con Jean Dujardin, Steve Soderbergh sui Panama Papers, The laundromat, con Meryl Streep, Gary Oldman e Antonio Banderas; James Gray, accompagnato da Brad Pitt, nel ruolo di un astronauta in un futuro distopico Ad Astra (che avrà, spettatore d’eccezione dalla Stazione Orbitale, l’astronauta Luca Parmitano impegnato nella missione Beyond), Todd Phillips con Joaquin Phoenix e Robert De Niro, in concorso con Joker, prequel di Batman. E ancora, sul fronte divistico, Catherine Deneuve e Juliette Binoche, Ethan Hawke, Kristen Stewart, Scarlett Johansson e Adam Driver, Johnny Depp e Robert Pattinson, Jude Law e John Malkovich, Lily Rose-Depp e Timothée Chalamet, Penélope Cruz e Antonio Banderas.
Annunciata la presenza di Pedro Almodovar, che sarà insignito del Leone alla Carriera, mentre è in forse – anche se da più parti auspicata – quella di Mick Jagger, che compare nel cast del film di chiusura della mostra.
Sul fronte italiano? Tre i film italiani in gara per il Leone d’oro: Martin Eden di Pietro Marcello, rilettura del romanzo di Jack London con Luca Marinelli, La mafia non è quella di una volta di Franco Maresco che continua la sua indagine su Palermo tra grottesco, cinismo e ironia con Letizia Battaglia e Ciccio Mira, e Il sindaco del Rione Sanità di Mario Martone, adattamento in chiave contemporanea e cinematografica del testo di Eduardo De Filippo.
Fuori concorso verranno presentati Tutto il mio folle amore di Gabriele Salvatores con Claudio Santamaria, Valeria Golino, Diego Abatantuono e Vivere di Francesca Archibugi con Micaela Ramazzotti e Adriano Giannini. Trepidazione anche per due serie tv dirette da registi italiani: le prime due puntate di Zerozerozero diretto da Stefano Sollima, tratto dal libro di Roberto Saviano, e due puntate di The New Pope di Paolo Sorrentino, con Jude Law e John Malkovich.
Tra i ventuno film in concorso quest’anno a Venezia 76 ci saranno anche il film d’apertura La verité di Kore-Eda Hirokazu, quello di Noah Baumbach Marriage story, il nuovo film di Olivier Assayas Wasp network, quello di Robert Guédiguain Gloria mundi, di Pablo Larraìn Ema e Waiting for the barbarians di Ciro Guerra, dell’autore premio Nobel J. M. Coetzee, che ne firma anche la sceneggiatura.
“Saranno tre i temi dominanti di questa edizione della Mostra, in tutte le sue sezioni: la condizione femminile, attraverso ritratti di donne in vari Paesi del mondo, la ricostruzione del passato per decifrare meglio il presente e il cinema della realtà con i problemi della contemporaneità“, ha sottolineato Alberto Barbera, direttore della kermesse.
La Giuria assegnerà ai lungometraggi in Concorso alla Mostre del Cinema di Venezia 2019 i seguenti premi ufficiali: Leone d’Oro per il miglior film, Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria, Leone d’Argento – Premio per la migliore regia, Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile, Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile, Premio per la migliore sceneggiatura, Premio Speciale della Giuria, Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente.
La Giuria internazionale è composta da:
Ancora una volta ad accompagnare le star sul red carpet del Lido sarà Lexus, sponsor della Mostra del Cinema di Venezia per il terzo anno consecutivo.
A segnare il successo della partnership tra il marchio di lusso della Toyota e la kermesse cinematografica, la condivisione di valori che, ad oggi, fanno da faro a entrambi: “Qualità ed emozioni sono quanto ci accomunano con la mostra in Laguna. Le nostre auto sono ormai da anni famose per l’eccellenza produttiva, la massima attenzione ai dettagli, la perfetta simbiosi tra maestria artigianale e tecnologie innovative. In poche parole, la massima qualità per regalare il massimo delle emozioni, proprio come fa il cinema“, ci ha spiegato Fabio Capano, Director Lexus Division.
Come è un’emozione per i fan vedere uscire ogni anno da lussuose vetture i propri beniamini per solcare il tappeto rosso e prestarsi al bagno di folla e di selfie (che a Venezia sono permessi, a differenza di quanto accade sulla Croisette dell’era Frémaux). Quest’anno, attrici e attori, registi e socialite scenderanno dalla nuovissima Lexus UX Hybrid, SUV dinamico e compatto, dall’ammiraglia Lexus LS, dalla berlina Lexus ES Hybrid e dal luxury Lexus SUV RX.
Tutte e 35 le vetture messe a disposizione dalla casa giapponese alla Mostra del Cinema di Venezia 2019 saranno dotate di Tecnologia Full Hybrid Electric, a conferma dell’impegno Lexus in termini di impatto ambientale.
“L’attenzione all’ambiente fa parte del nostro DNA. Le nostre auto regalano emozioni anche grazie alla consapevolezza che garantiscono a chi le guida di essere al vertice dell’innovazione, anche e soprattutto nel mondo dell’elettrificato in cui Lexus vanta una leadership indiscussa. Il Gruppo si impegna in questo ambito da più di 20 anni e Lexus, nel mercato italiano, offre una gamma 100% elettrificata sin dal 2013. L’ibrido elettrificato di Lexus permette di coniugare quello che a prima vista parrebbe inconciliabile: il massimo della performance con il minimo dei consumi“, ha raccontato ancora il direttore Capano.
Ed è un impegno reale, tutt’altro che un film di fantascienza, quello che si è dato Lexus per i prossimi anni: “Nel 2015 abbiamo presentato il nostro piano ambientale globale che prevede obiettivi stringenti entro il 2050: arrivare a impatto zero non solo per quanto riguarda le emissioni delle nostre vetture ma anche della produzione e dello smaltimento. Un challenge forte e assolutamente raggiungibile, basta sfruttare nel modo giusto le tecnologie che abbiamo a disposizione“.
Articolo originale pubblicato il 25 luglio 2019
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