
Soldatessa partorisce in Afghanistan, ignara di essere incinta
In Afghanistan una soldatessa britannica ha partorito un bambino nell'ospedale della base militare: non sapeva di essere incinta, un caso unico.
Partorire in casa tra asciugamani bolliti e un marito trepidante. La trama di un film? No, succede a Milano, ma solo grazie all'aiuto del 118.
Parto in casa, con gli asciugamani bolliti e un marito in trepida attesa che percorre il corridoio avanti e indietro. Questa scena, che ricorda i film di una volta, è avvenuta realmente a Milano, con l’unica differenza che il futuro padre, questa volta, non è rimasto con le mani in mano.
Alle prime avvisaglie del parto imminente, il coraggioso marito della donna ha chiamato il 118 chiedendo aiuto, ma per l’autoambilanza non è stato possibile raggiungere la casa la coppia di neogenitori a causa del traffico e del travaglio già molto ben avviato.
L’unica soluzione per questo giovane padre immigrato, è stata quella di attendere l’arrivo di un’automedica, e con il solo supporto telefonico del personale addetto ha potuto aiutare la moglie a far nascere la loro bambina, che sta benissimo. Il parto è quindi avvenuto grazie al marito della neo mamma, e tutta la famiglia è stata poi trasportata presso la struttura ospedaliera più vicina.
Certo quando la natura decide di fare il suo corso regolarmente il parto può avvenire in maniera molto spontanea, e in questo caso al posto di una sala parto attrezzata la giovane mamma si è dovuta accontentare del suo letto di casa, e dell’assistenza di un compagno che ha seguito scrupolosamente le indicazioni dei medici.
Non si tratta, senza dubbio, di situazioni che avvengono tutti i giorni, ma la soddisfazione di aver fatto nascere la sua bambina non lascerà presto questo neo papà, e forse neanche il personale sanitario che ha contribuito al lieto evento.
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