Permanente capelli, il ritorno delle teste curly

Da Nicole Kidman a Andie MacDowell è il momento delle ricce: tutte le novità sulla permanente per capelli e come farla in base al taglio

Dopo tanti anni alla ricerca dei capelli perfettamente lisci e piastrati, le tendenze in fatto di capelli parlano chiaro: le chiome ricce sono tornate folte e perfettamente definite grazie alla permanente, il trattamento più conosciuto degli anni ’80. Look selvaggio e naturale come dimostrano le tante teste curly del mondo dello spettacolo: da Nicole Kidman e Andie MacDowell a Sarah Jessica Parker.

La permanente per capelli è un trattamento finalizzato a dare volume e morbidezza alla chioma, anche nei casi in cui il fusto risulti sottile e liscio. Ed è consigliata anche per tutte coloro che hanno capelli mossi ma che li vorrebbero più definiti.

Il risultato? Una chioma voluminosa e naturale. Ma come si effettua la permanente e quale fare a seconda del tipo e della lunghezza di capelli che si ha?

Permanente capelli: a cosa serve?

La permanente può risultare il giusto compromesso per chi ha una capigliatura appiattita e vuole rinvigorirla. Infatti, uno dei risultati più evidenti e derivato dal trattamento è quello di avere una chioma voluminosa.

Inoltre i capelli, grazie alle sostanze presenti nel composto per fare la permanente, restano puliti più a lungo. Ragion per cui la permanente è un trattamento consigliato anche a chi ha i capelli grassi.

Come si effettua la permanente?

La permanente si fa su capelli bagnati sui quali si mettono dei bigodini e la lozione ondulante. Una volta che il composto è stato ben distribuito su tutta la capigliatura, si lascia in posa per 20/30 minuti.

Infine, si risciacquano i capelli e si applica un neutralizzante, un prodotto che ha il compito di agire sui legami chimici spezzati in precedenza per fissare la struttura dei capelli in ricci.

La permanente rovina i capelli?

La permanente è nota per essere abbastanza aggressiva e, nel lungo periodo, può rendere i capelli più crespi e fragili. Fortunatamente la cosmetica ha fatto passi da gigante e, dalle prime permanenti anni ’80, la formulazione dei composti è migliorata e ha reso il trattamento più rispettoso della salute dei capelli.

La permanente, se può danneggiare la capigliatura, è per alcuni motivi e in particolare per l’abuso o l’abbinamento con altri trattamenti. Ovvero, se i capelli sono già trattati con tintura, riflessi, con decolorazione o con schiariture chimiche, la permanente potrebbe essere dannosa perché andrebbe a indebolire ulteriormente le cuticole e renderebbe il fusto del capello particolarmente fragile.

Se si hanno capelli danneggiati, è consigliato non ripetere spesso il trattamento: la permanente può durare dalle 4 alle 7 settimane ma è meglio non esagerare con il rinnovare il trattamento più di 2/3 volte all’anno.

La permanente a seconda dei capelli

Esistono diverse tipologie di permanente, ognuno delle quali permette di ottenere risultati diversi a seconda del tipo di capelli e del risultato che si vuole ottenere, per esempio se si vogliono dei ricci ben definiti o morbide onde. La nuova permanente 2.0 dice addio ai boccoli troppo lavorati e strutturati dall’effetto anni ’80 e lascia il posto a onde più selvagge e naturali.

Gli esempi delle star del grande schermo ne sono un esempio: da Nicole Kidman, che ha puntato tutto sulla sua naturale cascata di ricci, a Eva Mendes, divenuta paladina della permanente morbida e sbarazzina, fino sino a Sarah Jessica Parker che delle sue onde eleganti ne ha fatto un biglietto da visita. Ma scopriamo quale permanente scegliere in base al tipo di capigliatura che si ha.

Permanente su capelli corti

Per i capelli corti, la permanente riccia (cioè classica) è sconsigliata per un fattore puramente estetico. Mentre, invece, è consigliato orientarsi su un sostegno per capelli leggero. Questo tipo di permanente mossa sui capelli corti è particolarmente indicata perché può aiutare a valorizzare il taglio.

Permanente su capelli lunghi e lisci

La permanente per capelli lunghi si consiglia a tutte coloro che hanno capelli spessi, mentre per chi ha una chioma lunga e con capelli sottili il segreto è usare bigodini che non troppo stretti per avere onde naturali. Per il mantenimento dei ricci a casa, è consigliato usare dei bigodini termici in modo da ricreare onde morbide e naturali.

Permanente su capelli mossi e ricci

La permanente sui capelli mossi o ricci, in genere, viene scelta da quelle donne che non vogliono stravolgere del tutto la propria pettinatura, ma vogliono ottenere un risultato il più naturale possibile. Inoltre, con questo trattamento, si possono creare stili diversi, dai ricci afro fino alle onde fluenti. Ne è un esempio l’attrice Emma Stone che, ormai da anni, è solita adottare una capigliatura mossa ricorrendo a una permanente leggera e agli immancabili bigodini flessibili che le regalano meravigliose beach wave.

A seconda del risultato che si vuole ottenere, l’hairstylist di fiducia sceglierà la dimensione dei bigodini e la tecnica da usare sul capello. La permanente genererà, così, una chioma più riccia e voluminosa, oppure delle morbide onde per tutta la lunghezza dei capelli.

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