
Soldatessa partorisce in Afghanistan, ignara di essere incinta
In Afghanistan una soldatessa britannica ha partorito un bambino nell'ospedale della base militare: non sapeva di essere incinta, un caso unico.
Allenare la muscolatura pelvica rendendola più elastica in vista del parto: ecco gli esercizi di Kegel, e la tecnica per eseguirli.
Per arrivare al termine della gravidanza preparate e prive di ansia è necessario vivere i nove mesi serenamente, sforzandosi di fare un po’ di attività fisica e preparare il più possibile il corpo in vista del parto.
Un buon corso di preparazione al parto, uno stile di vita non sedentario e una sana alimentazione aiutano, anche perché è sconsigliato accumulare troppi chili in più che potrebbero rendere più difficile la nascita del bambino in modo naturale. Ma avete mai sentito parlare degli esercizi di Kegel? Un vero toccasana per rinforzare la muscolatura pelvica, assoluta protagonista durante il {#parto} e anche nel periodo successivo.
Il loro nome deriva dal ginecologo che li ha ideati, Arnold Kegel, il primo a istruire le donne riguardo i benefici che arrivano dal costante esercizio dei muscoli pelvici, utile non solo per facilitare la guarigione da eventuali lacerazioni e episiotomie abbastanza frequenti durante il parto naturale, ma anche per prevenire la comparsa di episodi di incontinenza urinaria.
Sembra anche che gli esercizi di Kegel possano preparare il corpo femminile ad affrontare al meglio gli sforzi legati al parto, perché rendono più elastica la zona del perineo e aiutano a limitare il dolore legato alle contrazioni e alle spinte. Più in generale, si può affermare che anche la ripresa della vita sessuale dopo la nascita del bambino può trarre benefici da questa attività, poiché consente alla muscolatura di riacquistare tonicità.
Per localizzare i muscoli pelvici, il metodo più semplice è quello di farli contrarre quando è in corso il getto di urina, bloccandone la fuoriuscita. La tecnica alla base degli esercizi di Kegel, tuttavia, prevede una certa costanza e regolarità nell’esecuzione, che dovrebbe essere effettuata quotidianamente.
Non c’è un luogo o un momento particolare per dedicarsi a questi esercizi, l’importante è eseguire alcune sequenze contraendo i muscoli del basso addome e mantenendo la posizione per circa cinque secondi. Meglio iniziare gradualmente, ripetendo l’esercizio fino a dieci volte di seguito: solo con il tempo, infatti, sarà possibile avvertire i primi segnali di miglioramento e prolungare il lasso di tempo della contrazione fino a dieci secondi.
Sembra che i benefici che derivano dalla pratica quotidiana di questa attività possono essere illimitati e non solo legati al parto: a giovarne, infatti, è la stessa soddisfazione sessuale, perché anche il raggiungimento dell’orgasmo femminile potrebbe avere meno ostacoli.
Se si effettuano in {#gravidanza} avanzata, è preferibile non eseguire gli esercizi di Kegel da sedute, infatti il peso del pancione potrebbe rendere più problematica la contrazione dei muscoli.
Articolo originale pubblicato il 15 luglio 2011
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