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Approcciarsi al cibo messicano è facile: basta scegliere cibi a base di ciò che conosciamo e lasciarsi andare a nuovi sapori
La cosa migliore da fare quando ci si approccia alla cucina di un paese straniero è liberarsi dai pregiudizi. È comprensibile che la cucina italiana sia una delle migliori al mondo, ma c’è sempre una possibilità per aprirsi a nuovi gusti, a nuovi sapori. Magari viaggiando a fior di lingua dall’altra parte dell’oceano, in Messico.
Naturalmente, non c’è bisogno fisicamente di un viaggio tanto lungo per assaggiare le bontà delle tradizioni messicane, ma basta fare un giro su Internet e visitare i siti o le informazioni dei ristoranti messicani più vicini a dove voi vivete. Se la cucina straniera vi fa paura, basta iniziare da piatti semplici, con ingredienti che conosciamo bene e che ci sono addirittura familiari.
Un esempio su tutti i tacos, simili alle nostre piadine romagnole, possono essere riempiti con tutto quello che vogliamo, carne o verdure, o anche entrambi, l’importante è che sia tutto rigorosamente piccantissimo. È questa infatti la caratteristica principale della cucina messicana, dove il peperoncino viene messo pure all’interno dei dolci.
Da provare a gustare anche da solo l’habanero, il più piccante dei peperoncini messicani che possono essere ingeriti da un essere umano. La sensazione è molto simile a quella che provocano certi piatti calabresi: all’inizio il piccante è quasi impercettibile, ma il gusto cresce nel tempo: un’altra ragione per cui cucina messicana e cucina italiana sono così vicine. Scegliere un ristorante però dipende da cosa si cerca, per questo ecco di seguito alcuni ristoranti messicani sparsi per lo stivale.
Da annoverare “El quetzal” di Milano, dove un gran ruolo è giocato soprattutto l’arredamento che, prima ancora di gustare il cibo, fa entrare il commensale nell’atmosfera del Messico e degli antichi tesori artistici delle civiltà precolombiane che lo abitarono.
A Caserta, invece, c’è “El paradero“, locale un po’ più informale del precedente, che invece esplora il Messico dal punto di vista dei cliché divertenti, la musica, i sombreri, i poncho. Se ci andate e avete una soglia di sopportazione per il piccante, vi conviene avvertire il cameriere.
Infine, nell’estremo lembo d’Italia, a Galatina nel Salento, c’è “Sonora”, locale gestito interamente da messicani, dove troverete un’ottima scelta tra menu di carne e vegetariano. Esperienze consigliate: la zuppa al fungo del mais, ma anche la tequila bum bum da bere tutta d’un sorso con il sombrero che vi sarà fornito al momento dallo staff.
Articolo originale pubblicato il 3 febbraio 2011
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