Rita Dalla Chiesa derubata da un venditore ambulante di rose

La conduttrice e giornalista televisiva, è stata raggirata mentre acquistava dei fiori da portare sulla lapide della cognata Emilia Castelli, moglie di suo fratello Nando morta lo scorso anno a causa di una malattia, a cui era particolarmente legata.

Rita Dalla Chiesa è stata derubata da un venditore ambulante. La conduttrice mentre si recava sulla lapide della cognata Emilia Castelli, moglie di suo fratello Nando morta lo scorso anno a causa di una malattia. Il volto noto del piccolo schermo e figlia del generale Dalla Chiesa stava comprando delle rose durante l’accaduto. Convinta di aiutarlo, la conduttrice racconta su Twitter:

 “Grazie al venditore ambulante di rose che oggi, mentre gliene compravo alcune da portare davanti alla lapide di mia cognata, ha messo le mani nella mia borsa, facendo finta di mettermene una in regalo e mi ha rubato tutti i soldi. Non aggiungo altro”.

Il 20 maggio 2021 la famiglia Della Chiesa ha perso la loro cara, Emilia Castelli, la cognata della conduttrice televisiva, a cui era tanto legata. Con un post su Instagram la giornalista raccontò di lei, che non considerava solo una cognata bensì una sorella. Una feroce malattia l’ha portata via e ha lasciato un forte dolore nella famiglia. Due giorni fa Rita Dalla Chiesa l’ha ricordata:

“Sei sempre con noi Emù”

Ha scritto prima di dedicarle una poesia di Nazim Hikmet

 “I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi. Verrà giorno, mia rosa, verrà giorno che gli uomini si guarderanno l’un l’altro fraternamente con i tuoi occhi, amor mio, si guarderanno con i tuoi occhi”.

Dopo poche ore, tanti i commenti a suo sostegno e molte le domande da parte del suo pubblico. Rispondendo agli utenti, Rita Dalla Chiesa ha spiegato meglio quanto accaduto:

“Era passato tra i tavolini del bar con le roselline in mano. Un modo per aiutarlo. Li ho sempre aiutati e lui mi ha fregata. I commenti (negativi) sono del tutto inutili. Non mi toccano”

Una vicenda spiacevole, soprattutto perché il suo intento era benevolo.

 

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