La diagnosi di infertilità (percepita o reale) non è mai l’ultima parola per le coppie che sono alla ricerca di una gravidanza. Questo perché, anche grazie alle moderne tecniche di indagine, unite alle conoscenze sempre più approfondite in materia, grazie ad approfondimenti diagnostici è possibile non solo individuare la causa dell’incapacità temporanea (l’infertilità è reversibile, altrimenti si parlerebbe di sterilità) di avere figli, ma anche di trovare strategie risolutive efficaci.

Il problema dell’infertilità può riguardare le donne tanto quanto gli uomini (o entrambi), e in quest’ultimo caso l’esame principale da effettuare è lo spermiogramma. Un esame fondamentale e imprescindibile per conoscere le caratteristiche del liquido seminale maschile e fornire al medico preziose informazioni per aiutare le coppie che sono alla ricerca di una gravidanza.

Per affrontare l’argomento con la giusta precisione e attenzione abbiamo intervistato il Dottor Andrea Militellomedico qualificato in urologia e andrologia con specializzazione in ecografia e fisiopatologia della riproduzione umana, che ci ha permesso di comprendere non solo cos’è lo spermiogramma e a cosa serve, ma anche quali sono le informazioni che è possibile ottenere da questo tipo di esame.

A cosa serve lo spermiogramma?

Dottor Militello, cos’è lo spermiogramma?

Lo spermiogramma è lo studio e l’esame del liquido seminale maschile e permette di determinare quello che un tempo era chiamato l’indice di fertilità.

È un esame che prevede una valutazione sia macroscopica che microscopica molto importante perché permette di ottenere informazioni non solo sulla quantità, ma anche sulla qualità degli spermatozoi, potendo capire se la causa di infertilità è da ricercare qui o in condizioni legate all’apparato riproduttivo femminile.

L’importanza di eseguire lo spermiogramma è fondamentale anche perché oggi è possibile ottenere gravidanze con liquidi seminali patologici. Non tutte le patologie a carico degli spermatozoi, quindi, sono invalidanti per ottenere una gravidanza ed è sempre necessario approfondirne le cause.

Spermiogramma: come si fa? Esame e preparazione

Entrando più nello specifico, dottor Militello, come si svolge uno spermiogramma?

L’esame prevede la raccolta del liquido seminale, che deve essere prodotto tramite autoerotismo e preferibilmente presso l’ambulatorio o il laboratorio nel quale viene eseguito l’esame, per evitare che trascorra troppo tempo tra la raccolta del liquido e il suo studio e l’esposizione a temperature che potrebbero alterare la vitalità degli spermatozoi.

Come ci si deve preparare? Ci sono indicazioni che l’uomo deve rispettare prima di sottoporsi allo spermiogramma?

Non richiede particolari preparazioni da un punto di vista alimentare, mentre è preferibile non eseguirlo durante la presenza di processi febbrili, infettivi o durante l’assunzione di antibiotici. Attualmente, conformemente a quanto indicato dalle Linee Guida dell’OMS, è richiesta l’astinenza che può variare dai 3 ai 5 giorni.

È bene precisare anche che il campione di eiaculato deve essere raccolto interamente e in caso di perdita anche solo di una minima parte l’operazione va ripetuta. Il liquido seminale prodotto per lo spermiogramma, che deve essere analizzato entro trenta minuti dalla sua produzione, è l’esito di tre differenti eventi biologici: la produzione testicolare dello sperma, la sua progressione e la sua maturazione attraverso gli epididimi.

Tutti questi eventi possono essere influenzati negativamente dall’uso di farmaci, temperatura e malattie croniche che devono essere considerate quando si analizzano i risultati del test.

Valori e risultati dello spermiogramma

Cosa esamina lo spermiogramma, quali risultati può dare e in quanto tempo si ottiene una risposta?

Per avere una risposta dettagliata è necessario attendere due giorni. L’esame riesce a identificare vari parametri, soprattutto dal punto di vista reologico, che sono essenzialmente la quantità di liquido emessa e alcune caratteristiche come la fluidità, la viscosità e il pH, elementi utili per determinare alcuni aspetti della fertilità maschile, quantità, mobilità e presenza di forme tipiche, anche questi parametri fondamentali per determinare l’indice di fertilità.

Possono essere aggiunti studi ulteriori che riguardano l’eventuale presenza di frammentazione del DNA e il test di vitalità, test aggiuntivi oggi sempre più richiesti. È utile associare allo spermiogramma direttamente anche una spermiocoltura, ovvero, con la stessa raccolta di liquido seminale, studiare anche l’eventuale presenza di infezioni nelle vie seminali spesso responsabili di ridotta mobilità.

Lo spermiogramma analizza alcuni caratteri specifici del liquido seminale maschile. Il volume dell’eiaculato deve essere generalmente compreso tra 1,5 e 5 ml, mentre il numero totale degli spermatozoi presenti dovrebbe essere maggiore a 39 milioni. Per quel che riguarda il pH il valore deve essere compreso tra 7.2 e 8, mentre in merito alla quantità è considerato fertile un seme che contiene almeno 15 milioni di spermatozoi per millilitro.

Infine si valuta la morfologia che analizza la quantità di spermatozoi di forme normali che devono essere almeno del 4% per essere considerate positive.

Per quel che riguarda la motilità degli spermatozoi, invece, che deve essere superiore al 32%, si distinguono quattro diverse tipologie:

  • motilità progressiva rapida;
  • motilità progressiva lenta;
  • motilità non progressiva;
  • immotilità.

Nel primo caso il movimento degli spermatozoi è rapido e in avanti, mentre nel secondo il loro andamento è lento. In casi di motilità non progressiva, invece, gli spermatozoi si muovono, ma girando su sé stessi e senza avanzare. L’immotiltà, invece, è la condizione per cui gli spermatozoi sono completamente fermi.

Infine si procede anche al controllo della presenza di batteri, protozoi e leucociti che possono essere il segnale di un’infezione che, al pari dei problemi di morfologia e motilità, può essere responsabile dei fenomeni di infertilità. Alla luce di tutte queste analisi l’esito dello spermiogramma può dare diversi risultati; sinteticamente questi sono:

  • aspermia: non c’è liquido seminale;
  • ipopsia: volume di eiaculato inferiore a 1 ml;
  • ipospermia: il volume è inferiore a 2 ml;
  • iperspermia: il volume è superiore a 6 ml;
  • azoospermia: nel liquido seminale non ci sono spermatozoi;
  • oligospermia: il numero degli spermatozoi è < di 20.000.000 per ml;
  • astenozoospermia: la mobilità progressiva lenta e rapida è inferiore al 32%;
  • teratozoospermia: le forme normali sono inferiori al 4%;
  • necrozoospermia: c’è la presenza di spermatozoi morti nel liquido seminale.

È doveroso sempre ricordare che, ancor più che per altri esami e test, il risultato dello spermiogramma va valutato da uno specialista. Non solo per individuare le eventuali terapie e trattamenti da seguire nel tentativo di ottenere una gravidanza, ma anche per interpretare i valori che lo spermiogramma restituisce.

Spermiogramma: quando preoccuparsi?

Dottor Militello, quando il risultato di uno spermiogramma ha un esito negativo cosa può preoccupare la coppia che è alla ricerca di una gravidanza?

È tutto molto soggettivo in quanto anche l’età della partner e la sua fertilità possono rendere più o meno valido uno spermiogramma. Tra i parametri da valutare sicuramente quello più preoccupante è la mobilità; pur in presenza di un numero adeguato di spermatozoi con una percentuale normale di forme tipiche, l’assenza o la bassissima mobilità impediranno la possibilità che avvenga una gravidanza per vie naturali. L’esito negativo che preoccupa più di tutti, quindi, è quello legato a una scarsissima o assente mobilità. Bisogna sempre ricordare che uno spermiogramma negativo deve essere comunque ripetuto a distanza di almeno due mesi e spesso si esegue una comparazione e una media tra i due esami.

Spermiogramma: i costi e dove effettuarlo

Quali sono mediamente i costi di uno spermiogramma e presso quali centri è possibile eseguirlo?

Uno spermiogramma semplice, senza test di frammentazione, ha nei centri specializzati un costo che si aggira tra i 100 € e i 120 €.

L’esame, come già sottolineato dal dottor Militello, è preferibilmente da effettuare direttamente presso il laboratorio di analisi, producendo in quella sede il campione di liquido seminale, al fine di ridurre il rischio di una diagnosi non corretta a causa di tutti quei fattori che potrebbero invalidarla.

Dottor Militello, per concludere questo approfondimento, lo spermiogramma è l’unico esame che si può fare sul liquido seminale o ci possono essere altri test diagnostici da eseguire, magari a seguito di una determinata risposta dello spermiogramma stesso?

Sul liquido seminale, come abbiamo già detto, si può eseguire anche una spermiocoltura e approfondire la diagnostica inserendo nello stesso liquido seminale anche lo studio della frammentazione del DNA, il cosiddetto test di frammentazione, e i test di vitalità che permettono di evidenziare le forme vitali di spermatozoo.

Oltre allo studio del liquido seminale vero e proprio, in un contesto che va a studiare la fertilità maschile, è sicuramente indispensabile anche lo studio dell’assetto ormonale, essenzialmente con il dosaggio di FSH e LH a livello ematico e, quando serve, dell’inibina B. Nei casi particolari di grave oligo-asteno-teatozoospermia è importante eseguire anche la mappa cromosomica e alcuni studi genetici.

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  • Infertilità di Coppia