Allattamento

L’allattamento al seno materno porta con sé numerosi vantaggi che derivano dalla naturalità di questa pratica. Come ormai è noto, non si tratta solo del nutrimento del neonato ma rappresenta una delle sue primissime esperienze con il mondo.

A partire dalle teorie di Donald Woods Winnicott, un pediatra e psicanalista attivo durante il Novecento, l’allattamento al seno materno rappresenta la prima forma di comunicazione del bambino e il modo in cui avviene finirà per condizionare il suo modo di vivere le relazioni future.

Allattamento

Il contatto con la madre è per il neonato non solo rassicurante ma anche molto appagante. Questa esperienza favorirà, poi, nell’individuo adulto una affettività sana ed equilibrata, parimenti lontana sia dallo sviluppare rapporti anaffettivi e sia da quelli orientati a un attaccamento morboso.

Consigli e alimentazione per l’allattamento

Per produrre un quantitativo di latte sufficiente al nutrimento del bambino è necessario bere tanta acqua o, meglio, tisane a base di erbe benefiche come la camomilla. L’imperativo è attenersi a una dieta ricca di nutrienti e dal gusto delicato, quanto più naturale possibile: i cibi eccessivamente speziati o piccanti alterano il sapore del latte e possono causare dolorose coliche al neonato.

Un altro consiglio utile in caso di allattamento al seno è quello di mangiare considerando che per produrre latte sono necessarie mediamente 500 kcal giornaliere in più e, quindi, è normale avere più fame ma è preferibile aumentare il numero di spuntini distribuiti nell’arco della giornata più che eccedere nei quantitativi di cibo durante i pasti principali.

Verso lo svezzamento

Lo svezzamento può cominciare dal 6° mese ma si raccomanda di evitare cambiamenti troppo bruschi e di prolungare quanto più possibile la fase di transizione dal seno materno al cucchiaino o al biberon.

È fondamentale alternare le due modalità di nutrimento per un periodo che può superare anche il 18° mese del bimbo. Tuttavia, nei casi in cui ciò non è possibile è raccomandabile che lo svezzamento avvenga salvaguardando quella modalità di contatto fisico fra madre e figlio più simile all’allattamento naturale, anche se la nutrizione è mediata dal biberon.