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Daniela De Pasquale

Gossip

È morta Gloria Stuart, la Rose anziana di Titanic

Aveva appena compiuto 100 anni, in una data significativa per l'America, il 4 luglio. Si è spenta nel sonno Gloria Stuart, l'attrice americana che condivise con Kate Winslet il ruolo di Rose in "Titanic", il film record di incassi di James Cameron. Aveva 87 anni quando vesti i panni di un'anziana Rose, e commentò così la sua partecipazione al film di Cameron: Sono stata scelta perché ero l'unica guardabile, non alcoolizzata, malata di reumatismi o che cadesse a pezzi. Proprio per quel ruolo, ottenne la nomination all'Oscar, anche se la statuetta fu vinta da Kim Basinger. Ma ancora oggi detiene il record di anzianità per una nomination. Il suo vero cognome era Stewart, ma Gloria lo cambiò in Stuart perché suonava meglio per un'attrice. Sulle scene di cinema e teatro fin dagli anni '30, dopo aver studiato teatro e filosofia al college, è stata uno dei membri fondatori della Screen Actors Guild, il sindacato degli attori. Negli anni '40 decide di ritirarsi dal grande schermo e dedicarsi solo alla TV, fino al 97, l'anno di Titanic, che fu per lei il momento di maggiore successo dal punto di vista della carriera. La sua forza e il suo spirito le hanno fatto sconfiggere un tumore al seno diagnosticatole 5 anni fa, e ora si è spenta nel sonno, lasciando una figlia, quattro nipoti e dodici pronipoti. Così la ricorda Leonardo DiCaprio: Una persona incredibilmente dolce, un'attrice fantastica, che ha sempre combattuto per ciò in cui credeva. È stata una delle ultime grandi attrici dell'era d'oro di Hollywood. Sono onorato di aver lavorato al suo fianco. Ci mancherà.

Gossip

Claudia Vinciguerra: l'imitazione di Teo Teocoli per ricordare la sua inconfondibile risata

Non si è risvegliata dal coma Claudia Vinciguerra, che si è spenta ieri mattina alle 5 all'ospedale San Carlo di Nancy di Roma, dove era stata ricoverata per un malore qualche giorno fa. Prima di essere una presenza fissa a "Mattina in famiglia" su Rai 2, aveva lavorato per "Il Giorno" e, nonostante il suo interesse per temi leggeri, Claudia vantava un curriculum giornalistico importante. Classe 1923, Claudia Vinciguerra era una critica televisiva famosa soprattutto per la sua risata, le sue gaffe, i suoi modi ruspanti e i suoi commenti "velenosi" ma simpatici. La sua personalità l'aveva trasformata in un personaggio, tanto da attirarsi l'attenzione di Teo Teocoli che cominciò a imitarla a "Quelli che il calcio...", creando uno dei suoi personaggi più riusciti e fortunati. Lei stessa aveva così commentato la sua imitazione: Sono davvero così, sono identica mi ha studiato bene anche nei dettagli. È molto bravo quando imita la mia tosse, la risata fragorosa, la pettinatura, ma non faccia il presentatore, non è capace. E proprio a Teocoli possiamo affidare un ricordo allegro di Claudia Vinciguerra, sentendola ridere ancora una volta.

Gossip

Giorniversario: 1.000 idee per festeggiare

La prima è stata Alice, che aveva festeggiato il suo non compleanno insieme al Cappellaio Matto. Da allora abbiamo un pretesto per festeggiare in qualunque giorno, permettendo soprattutto a chi ha la memoria corta di salvarsi in corner quando non ricorda date importanti, soprattutto per la persona che ha accanto. Se è vero che non c'è bisogno di un giorno cerchiato in rosso sul calendario per festeggiare qualcosa a cui teniamo, è altrettanto vero che qualche idea originale può aiutare a stupire chi amiamo. Basta pensare a un giorniversario: una bella sorpresa per partire col fidanzato, una torta per ricordare il giorno in cui il nostro nipotino è diventato parte della famiglia, un appuntamento a base di shopping con l'amica del cuore per ricordare la sua promozione tanto sudata. Iniziamo col numero 100. Sapete dopo quanto tempo si compiono 100 giorni? Dopo circa 3 mesi e 1 settimana. Ma per non impazzire tra mesi di 30 o 31 giorni e anni bisestili, potete facilmente calcolarlo inserendo la data di partenza in questo tool online. E se è così facile, si può passare a 1.000. Mille giorni si compiono dopo circa 2 anni e 9 mesi. Il procedimento e lo stesso. E la fantasia per gli auguri può scatenarsi: mille giorni di te e di me (amore), le mille e una notte (per un bebè che ci ha fatto dormire poco), mille lire al mese (per una promozione), mille bolle blu (per una vacanza). E ancora mille garibaldini, mille papaveri rossi, cinque per mille... Veniamo a 11.000. A trent'anni di matrimonio si festeggiano le nozze di perla, ma dopo quasi 2 mesi si può brindare agli 11.000 giorni insieme. E lo stesso si può fare per un amico che ha appena compiuto 30 anni, ma che non avete incontrato nel giorno esatto del suo compleanno. I pretesti per fare festa sono ovunque. Non resta che fare due calcoli e divertirsi. Se vi viene in mente qualche data originale per un giorniversario speciale, condividetelo nei commenti.

Bellezza

Sembri vecchia? Colpa della mandibola e del chewing gum

Dalle pagine della rivista "Journal of Plastic and Reconstructive Surgery", emergono i risultati di uno studio condotto dai ricercatori statunitensi dell'Università di Rochester (UR), secondo cui la modifica delle ossa facciali, in particolare della mandibola, contribuisce a far apparire la persona più vecchia. 120 scansioni di volti sono state divise persone per sesso e per età (20-36 anni, 41-64 anni e over 65). Attraverso un software, i ricercatori hanno misurato la lunghezza, la larghezza e l'angolo della mandibola per poi confrontare del differenze per ogni gruppo. Per il prof. Langstein N. Howard: La mascella è il fondamento della faccia inferiore, e le modifiche a essa influiscono sull'estetica del volto. Queste misurazioni indicano un calo significativo del volume della mandibola quando una persona invecchia, e quindi si ha meno sostegno dei tessuti molli inferiori della faccia e sul collo. Insomma, la linea della mandibola si modifica nel tempo e, in particolare, il suo angolo aumenta facendo perdere di definizione al bordo inferiore del viso, e portando con sé effetti collaterali quali doppio mento e décolleté non più sodo. Se non bastasse, un altro studio, ancora una volta americano, ha rivelato che masticare chewing gum contribuisce alla formazione delle rughe intorno alle labbra. Masticare ripetutamente causerebbe una super-attività dei muscoli e sollecitazioni ai tessuti di sostegno interni alla pelle, contribuendo alla perdita di volume e di elasticità, annullando perfino gli effetti del filler. Per fortuna i medici parlano soltanto di un'abitudine prolungata nel tempo, e non di una gomma da masticare usata ogni tanto. Unico lato positivo: se l'invecchiamento è naturale e inevitabile, si può almeno usare questa informazione per provare a dissuadere un amico o un collega che mastica continuamente e rumorosamente.

Amore

Donne e motori: l'amore si dichiara in auto

Donne e motori, un binomio che ritorna, da qualunque punto lo si guardi. Questa volta ha un risvolto romantico: gli italiani considerano le auto il posto più adatto per la dichiarazione d'amore e per il primo bacio al partner. A dirlo è un sondaggiopubblicato dalla compagnia di assicurazione Direct Line in occasione della festa della donna. Poco importa se si tratta di una torpedo blu alla Giorgio Gaber, o una topolino amaranto alla Paolo Conte o una Y10 bordeax stile Daniele Silvestri. Addirittura ci si può accontentare del ridotto spazio di una Smart. Ciò che conta è stare stretti in un abitacolo, perché pare che lì si crei la giusta atmosfera per esternare i propri sentimenti. Secondo i dati, quasi una volta su due, l'auto è il luogo scelto per le dichiarazioni d'amore: oltre il 46% delle donne, infatti, ha fatto o ricevuto una dichiarazione d'amore sui sedili di un'automobile, e il 69% delle ragazze tra i 25 e i 35 anni, ha iniziato una relazione sentimentale dopo un bacio ricevuto all'interno dell'abitacolo di un'auto. Sempre secondo il sondaggio, è vietato pensare che l'uomo che bacia in macchina sia poco romantico e poco fantasioso, perché pare che il 47% delle relazioni più durature sia iniziato proprio così. Immancabile anche la classifica delle città in cui questo ragionamento funziona meglio: medaglia d'oro per Bologna, dove l'87,2% delle donne intervistate dichiara di aver cominciato una storia d'amore su quattro ruote, seguita da Brescia con l'80% e Palermo con il 47,1%. Certo, tutte ricordiamo la romantica scena di Titanic, in cui è proprio un'auto a fare da nido d'amore a Jack e Rose, e sappiamo bene quante aspettative riponiamo nei momenti che precedono la nostra discesa dall'auto, quando un uomo ci riaccompagna a casa dopo il primo appuntamento. Ma siamo donne e non ci accontentiamo di romanticismo senza originalità. Senza attendere altri risultati (pur sempre graditi perché sono da stimolo per molti maschietti in cerca di consigli), di sondaggi commissionati da agenzie di viaggi, fiorai e ristoranti, qual è stato il posto e il modo più originale di una dichiarazione che avete fatto o ricevuto?

Milano Moda Donna

Polemiche su Anna Wintour: non più di due giorni a Milano per Moda Donna

Dura la vita per una donna in carriera, soprattutto se ti chiami Anna Wintour e sei il direttore della rivista di moda più fashion del mondo: Vogue America. Le perturbazioni climatiche devono aver influenzato anche le anticipazioni sull'immancabile settimana della moda milanese, che si è ridotta a un week end nemmeno troppo lungo: prima tre giorni, ora forse sembrano diventati quattro. Motivo di tanta agitazione è la "presenza - non presenza" proprio di Anna Wintour, che ha dichiarato di volersi fermare a Milano per non più di 2 giorni. Per alcuni è stato segno di grande snobbismo, a partire dal presidente della Camera della Moda, Giulio Boselli: Noi abbiamo rispetto per il lavoro della signora Wintour, ma lei non sembra rispettare il lavoro altrui. A Milano è la benvenuta, ma se viene per un arrogante mordi e fuggi, allora forse è meglio che resti a casa. I più moderati invece concedono il beneficio del dubbio alla signora Wintour, che ha un'agenda fittissima di appuntamenti: a Milano Moda Donna dal 26 al 28 febbraio, a Hollywood per la serata degli Oscar il 7 marzo e, tra i due eventi, le sfilate di Parigi. Il caos è scattato a Milano perché, diffusa la notizia, sembra che molti stilisti vogliano concentrare la presentazione delle loro collezioni solo alla presenza della signora Wintour, il che materialmente non è possibile. Fortunatamente Fendi si è dichiarato disponibile ad anticipare le sfilate dei propri capi, a condizione che anche un altro big lo segua. E quest'ultimo pare sia Prada. Solo Diego Dalla Valle, tra le case di moda, ha fatto sentire la sua voce: Quel che sta avvenendo è gravissimo per il sistema Moda, per la leadership indiscussa del nostro made in Italy che non può perdere il suo valore e la sua immagine di fronte a mercati emergenti come la Cina e l'India che ci tengono in alta considerazione [...] è il momento per difendere le nostre eccellenze. Non possiamo apparire come fashonisti in conto terzi. Ci vorrebbe la determinazione di un'altro direttore, Miranda Priestly, meglio conosciuta come "Il Diavolo veste Prada" per informare la signora Anna Wintour (che il concetto di tour evidentemente ce l'ha solo nel cognome) che con o senza di lei, il made in Italy mantiene la sua forza e il suo valore, e terminare la comunicazione con l'immancabile "È tutto!".

Amore

È nei piedi il semaforo dell'attrazione femminile

Gli occhi sono lo specchio dell'anima. Ma poiché spesso capire cosa l'anima di una donna vorrebbe davvero esprimere è una faccenda molto complicata per gli uomini, non stupitevi se al primo appuntamento il vostro partner, invece di fissare i vostri occhi o il vostro decollete, vi guarderà i piedi. A dare questo consiglio agli uomini è Geoff Beattie, psicologo alla University of Manchester, che ha condotto una ricerca su come le donne posizionano i piedi durante le interazioni sociali. Il risultato è questo: semaforo verde se le donne muovono le gambe verso l'esterno o in avanti. Stanno mostrando un atteggiamento aperto, positivo, e ciò vuol dire che sono attratte dall'uomo con cui parlano. Quando, invece, accavallano le gambe, incrociano i piedi, o stando sedute, li ritirano sotto il corpo, non c'è speranza: la luce è rossa, e la donna non è interessata. Se i piedi sono rigidi o immobili, semaforo arancione di attenzione/pericolo: vuol dire che è tesa, che sta mentendo o che è preoccupata. Per Geoff Beattie infatti Il linguaggio segreto dei piedi può rivelare molto sulla nostra personalità, su cosa pensiamo dell'individuo che abbiamo di fronte e perfino sul nostro stato emotivo e psicologico. La gente può mascherare un sorriso o celare quello che sta facendo con gli occhi, ma i piedi sono un po' più facili da analizzare perché quasi nessuno è consapevole di come li muove. Sono movimenti istintivi e dunque più sinceri, un affascinante canale di comunicazione non verbale. Le stesse regole, purtroppo, non sembrano valere per gli uomini, che muovono i piedi indipendentemente da quello che provano, eccetto in due situazioni: se tengono i piedi fermi, sono stati infedeli; se invece li muovono in continuazione, sono nervosi. Ci sono molti studi sulla prossemica e il linguaggio non verbale da applicare nella vita, in amore, nel lavoro. In attesa di approfondire l'argomento, ricordate che siete della Cenerentole moderne e, quando vorrete conquistare il vostro principe azzurro, anche i piedi faranno la loro parte.

Fitness

Cura per l'influenza? La regola delle 3 L: latte, letto, lana

È un argomento che ci riguarda tutti: appena sentiamo che in ufficio o in classe qualcuno inizia a tossire o fare qualche starnuto di troppo, ci assale il terrore di ammalarci e di dover restare chiusi in casa. Il che non è certo rilassante, perché dobbiamo avere a che fare con vertigini, mal di testa e nausee varie. Soprattutto quando non abbiamo nessuno che possa prendersi cura di noi (sono finiti i tempi in cui la mamma ci preparava il brodino con la pasta a forma di quadratini, lo zabaione o litri di spremuta di arancia), è bene seguire alcune indicazioni, per guarire più in fretta e convivere al meglio con questa scomoda inquilina: l'influenza. Andrea Vania, docente di Pediatria all'Università di Roma La Sapienza - Polo Pontino, ha formulato la regola delle tre L, pensata per i bambini, ma ottima anche per i loro genitori, e in generale per tutti. Le 3 L stanno per latte, lana, letto. Latte sta a ricordare che, in generale, quando si è influenzati, bisogna bere molto per non disidratarsi. L'inappetenza caratterizza gli stati febbrili, ed è consigliabile evitare piatti troppo conditi o speziati che non favoriscono la digestione. È invece importante introdurre liquidi nell'organismo e quindi, per prendere "due piccioni con una fava", è utile prepararsi bevande zuccherate come te e tisane, o acqua e zucchero o farsi comprare una scorta di succhi di frutta, che contengono anche qualche caloria in più. Il pediatra Vania così spiega le proprietà positive del te e quelle solo leggendarie (in questo caso) del limone: Il te, oltre ad essere leggero e facilmente digeribile, grazie alla teina rallenta l'attività gastrica. È un falso mito quello secondo cui il limone sia di aiuto contro la nausea. Contro il vomito è la teina a funzionare, non il limone. Attenzione, in ogni caso, a limitare l'uso di latte e latticini quando si ha diarrea. Letto significa riposo totale: con la febbre si può guardare la TV, sia sul divano sia, appunto, a letto, ma senza fare in casa lavori stancanti o che facciano sudare. L'imperativo è riposarsi. Lana, infine, sta per stare al caldo. Il caldo, infatti, unito al riposo, aiuta il sistema immunitario a concentrare tutte le energie dell'organismo sul virus, senza doversi "preoccupare" anche della stanchezza e dello stress provocati dalle normali attività. In ogni caso specifico, il dottore saprà consigliare una giusta terapia farmacologia. Ricordate comunque la regola delle tre L che, a pensarci bene, non si discosta troppo dai buoni vecchi rimedi della nonna.

Fitness

Dimagrire con i cruciverba

Qualche chilo di troppo e zero voglia di fare sport? Udite udite: i pigroni possono dimagrire standosene comodamente sdraiati in poltrona. Come è possibile? Risolvendo cruciverba, dilettandosi col sudoku, ricomponendo puzzle. A dirlo non sono io, ma la Cannyminds, un sito dedicato agli esercizi per la mente, e realizzata da Tim Forrester. Il nostro cervello è formato da milioni di neuroni che, per trasmettere messaggi, creano neurotrasmettitori, utilizzando tre quarti di glucosio e un quinto di ossigeno prendendoli dal sangue. Solo per sopravvivere, il cervello ha bisogno di 0,1 calorie al minuto. Quando siamo impegnati in attività come risolvere un quiz o trovare il tassello giusto di un puzzle, mettiamo il cervello sotto sforzo, e il consumo di calorie cerebrali passa da 0,1 a 1,5 al minuto. Ciò vuol dire 90 calorie all'ora. Incuriosita da questa nuova frontiera della silhouette, ho fatto una ricerca online, e ho trovato il motore di ricerca delle calorie: si inserisce il proprio peso e un intervallo di tempo, e si ottiene una lista di calorie consumate per ogni attività, svolta in casa, all'aperto, in ufficio e così via. Facendo due conti, per smaltire una porzione piccola di patatine fritte del Mc Donald's (235 calorie), dovrei risolvere cruciverba per quasi tre ore, per togliermi il senso di colpa di una bella birra da 0.5 l (91 calorie), dovrei montare un puzzle per un'altra ora, per cancellare da fianchi e glutei una pizza margherita da 100 grammi (271 calorie), dovrei dedicarmi per altre tre ore al sudoku... Forse si potrebbe velocizzare il tutto dedicandosi al cruciverba mentre si pedala con la cyclette (6,6 calorie al minuto), o studiando la soluzione del sudoku mentre si usa l'aspirapolvere (2,9 calorie al minuto). Scherzi a parte, che gli esercizi per la mente facciano bene è un dato di fatto. Secondo i ricercatori dell'Albert Einstein College of Medicine di New York, due cruciverba al giorno sono come la proverbiale mela, ossia tolgono il medico di torno: Le parole crociate, come molti altri hobby mentalmente stimolanti, possono ritardare l'arrivo dei sintomi della demenza almeno di un anno e quattro mesi, se ci si esercita per più di una volta al giorno. Insomma, allenare la mente ci mantiene giovani e reattivi, sapere che grazie a questo riceviamo anche un aiutino per il fisico ci fa stare ancora meglio.

Bellezza

Come superare la terribile fase con i capelli né corti né lunghi

Dando un'occhiata alle statistiche di Google sulle parole più cercate nel 2008, il termine "capelli" è al primo posto in Italia nel settore bellezza e cura della persona, e nel 2009, anche se mancano ancora i mesi autunnali, si piazza al secondo posto, seguita, in sesta posizione ancora oscillante, dalla voce "tagli capelli". Per i prossimi mesi si riconferma decisa la moda iniziata un anno fa e la voglia di darci un taglio cresce e si moltiplica. Sarà l'inverno dei capelli corti, che sia un bob d'oltreoceano alla Katie Holmes, o un carré italianissimo alla Raffaella Carrà, o un più sofisticato garconne da maschietta anni '20 alla Coco Avant Chanel (quest'ultimo si può studiare nel film a lei dedicato, da poco uscito nelle sale, che vede protagonista Audrey Tautou, la tanto amata Amelie, che già conquistato ogni donna col suo taglio corto, a cui si è ispirata anche la cantante Arisa). Ma le varianti di tagli corti non si fermano al mitico caschetto, che proprio quest'anno spegne cento candeline: il crop pixie sulle teste divertenti, sbarazzine e da folletto di Victoria Bekham, Halle Berry e persino Sharon Stone fa definitivamente cadere lo stereotipo che vuole la donna sexy solo con una folta chioma spettinata dal vento. Dopo aver individuato il taglio preferito, tra le centinaia di foto online, resta da trovare il coraggio di recarsi dal parrucchiere. Tagliare i capelli è un'esperienza vissuta con ansia e con grandi aspettative. Spesso coincide con fasi importanti della propria vita e con la voglia di cambiamento. La moda di questo inverno diventa per le donne non più un rischio ma un'opportunità, perché offre molte soluzioni a chi non osa provare il taglio corto per paura di non piacersi, e risolve l'annosa preoccupazione di chi è terrificata dal periodo anonimo della ricrescita. Aiuta anche chi per prima ha sperimentato i capelli corti ma ha già voglia di cambiare e ora si ritrova proprio nella spaventosa, informe e spettinata "terra di mezzo" in cui i capelli non sono né lunghi né corti e deve scegliere se resistere o tagliare di nuovo per disperazione. Escludendo la possibilità di fare le extension, e scartando tutte le storie più o meno fantasiose secondo le quali tagliare i capelli con luna crescente li farebbe crescere più in fretta, così come portarli sempre legati, avere la febbre o essere innamorate, il consiglio per chi è impaziente di riavere una chioma degna di Giulietta è semplicemente cambiare spesso. La durata media di un taglio corto è tra 6 e 8 settimane, e vanno quindi previsti appuntamenti costanti dal parrucchiere per ridare ai capelli la giusta forma. Se l'idea è di farli ricrescere, si può optare per un taglio diverso ogni volta, e trasformare il periodo di attesa in un periodo di continue novità: sfilato oppure scalato, con frangia, senza frangia, con la riga di lato, con le punte più lunghe davanti. Il taglio di capelli di Ilary Blasi è un tipico esempio di taglio medio: corto e dritto dietro, con riga laterale e ciocche più lunghe e sfilate davanti a incorniciare il viso. Se si hanno i capelli lisci e non si ha voglia di spuntarli, si può giocare con il colore, per esempio con meches e colpi di sole con nuovi effetti di chiaroscuro, oppure si può cambiare ogni tanto la messa in piega. Basta un ferro arricciacapelli: l'effetto capriccioso e finto selvaggio è sempre molto glamour. Chi ha i capelli ricci trova fedeli alleate nelle mousse, prima dell'asciugatura, nella cera per modellare la piega, e nel gel per creare un effetto bagnato. Sarebbe consigliabile scalare il taglio in modo da alleggerire la forma ed evitare l'effetto "Caparezza". Sicuramente la foto da portare al parrucchiere, in questo caso, è quella di Meg Ryan. Gli infiniti accessori per capelli poi ci vengono incontro, con la possibilità di creare acconciature sempre diverse: cerchietti, fasce e mollettine di tutti i colori e misure, oppure clips con cui raccogliere i capelli indietro e domare una chioma che di mattina non ha più niente in comune con quella della sera prima. Superato l'ostacolo "terra di mezzo", non resta che scegliere: lunghi o corti? E come in Sliding Doors, può fare una bella differenza.

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