Magre contro grasse: chi vincerà a letto?

E’ tutta una vita che combatto contro gli stereotipi che vogliono la donna ideale del nostro tempo necessariamente ed esclusivamente magra. Porto acqua al mio mulino? Sì, ovviamente. Ma cerco anche di capire se davvero la “bellezza” sia un concetto così universale e se debba per forza correlarsi con una questione di chili.

E’ l’ennesimo studio a darci un’ulteriore conferma di quanto magra oggi significhi ancora una volta bella, o comunque piacente: condotta nella Repubblica Ceca e pubblicata sul Daily Mail, la ricerca avrebbe evidenziato come il vitino da vespa aiuti l’uomo a superare un’eventuale disfunzione erettile e nel contempo ad aumentare il livello di soddisfazione. Le motivazioni antropologiche della questione, sarebbero da ricercarsi secondo Stuart Brody, professore alla University of West Scotland, nel fatto che un ampio punto vita può essere sintomo di problemi cardiovascolari e che dunque un corpo magro trasmette un maggiore senso di salute, utile alla procreazione e alla conservazione della specie.

Ma una volta non era la donna botticelliana e florida a trasmettere un senso di sana e robusta costituzione? In ogni caso non ci sto. Essere attraenti, piacenti, belle non può essere ridotto a una questione di bilancia. Non è la quantità di chili che ci portiamo addosso a fare di noi delle donne più o meno sensuali, ma è come li indossiamo, come ce ne prendiamo cura.

Recita un vecchio proverbio “Dove c’è gusto non c’è perdenza”. Si può anche essere “brutte”, ma attraenti. Esiste la bellezza oggettiva, certo, quella che lascia tutti indifferentemente a bocca aperta. Ma esiste anche una bellezza più totalizzante (e non mi limiterò a banalizzare il lato estetico con la presunta bellezza interiore), composta da un certo modo di ridere, da una particolare inclinazione della testa, da uno sguardo vivo, da parole interessanti da condividere, dagli abiti che si indossano, dal modo di camminare, da come si spande il feromone nell’aria.

E poi esiste l’essere donne: pantere e gattine nella stessa anima, capaci di provocare a letto con o senza tette. Come fare per combattere la disfunzione erettile anche se non si è magre?? Bè, io qualche idea ce l’avrei….E poi un’ultima riflessione: ma perché non si parla mai invece di quanto gli uomini possano apparire attraenti in base alla quantità di grasso che si portano addosso??!? Come sono a letto gli uomini “grassi”? E quelli “magri”?

photo credit: hexmar via photopin cc

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