
Cosa mettere in valigia: il necessario per il weekend
Prima della partenza ci si interroga su cosa mettere in valigia per il weekend: ecco 10 consigli utili per non dimenticare nulla e avere tutto il necessario.

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L'anniversario del fidanzamento, del matrimonio o della ricorrenza di un evento speciale: un momento importante nella coppia: ecco 10 idee per festeggiarlo.

Conquistare un uomo non vuol dire essere solo se stesse ma attuare anche strategie che non lo facciano spaventare: ecco 10 tattiche infallibili.

I momenti felici di una relazione passano anche per una romantica colazione a letto. Magari la domenica mattina, quando probabilmente entrambi i partner restano a casa, sotto le lenzuola, e si ha un po' più di tempo da dedicare alla coppia. La colazione romantica può diventare un modo per iniziare la giornata con il sorriso, per fare la pace dopo una discussione, per coccolarsi un po' dopo una settimana frenetica in cui a causa dei vari impegni reciproci non si sono potuti vivere momenti di intimità. Viziarsi almeno una volta la settimana dovrebbe essere un impegno da rispettare con grande solerzia: per ritrovarsi e per far accrescere la complicità ma soprattutto la serenità all'interno della coppia. Il tutto grazie a deliziose ricette e a ottime idee che permetteranno di creare una colazione romantica davvero indimenticabile. Eccone alcune. Colazione romantica: idee e ricette Un'idea facile e veloce da mettere in pratica per servire una colazione romantica, è quella di preparare i muffin. Questi sono gli ingredienti che occorrono: 200 grammi di farina, 90 grammi di zucchero, tre cucchiai di lievito per dolci, 75 ml di olio di semi, 100 ml di acqua, 1 uovo, scaglie di cioccolato. Gli ingredienti vanno poi amalgamati insieme, fino a ottenere un impasto omogeneo che andrà inserito all'interno di stampini. I muffin vanno poi fatti cuocere nel forno preriscaldato, a 200 gradi, per circa 15 minuti. Quando saranno pronti, potranno essere serviti insieme a latte caldo, spremute oppure caffè. Altri dolcetti che si possono preparare per la colazione romantica - come alternativa oppure da servire insieme ai muffin - sono i brownies. Per prepararli occorrono: 150 grammi di burro, 220 grammi di zucchero, 80 grammi di cacao, un pizzico di sale, 2 uova, 80 grammi di farina e 50 grammi di nocciole. Il burro e lo zucchero vanno fusi insieme e una volta fatto questo occorre aggiungere il cacao, le uova e la farina. Alla fine, quando tutto sarà mescolato, si aggiungono anche le nocciole. La teglia va poi introdotta nel forno preriscaldato affinché i brownies cuociano per circa 25 minuti a 180 gradi. Per una colazione romantica, preparata nel migliore dei modi, si può ricorrere anche a dolcetti e prodotti già pronti. L'importante è presentarli però nel modo giusto. Si può preparare un vassoio su cui servire biscotti, un pezzo di torta, del caffè oppure del caffellatte e magari accompagnare tutto con un messaggio romantico oppure dei cuori ritagliati su un cartoncino rosso. Da non dimenticare mai, però, che la colazione romantica va servita rigorosamente con un bacio. Per una perfetta colazione romantica, non dovrebbero mai mancare sul vassoio tutte quelle prelibatezze che il partner preferisce: la bevanda va quindi scelta in base a ciò che solitamente ama, così come i dolci e tutto il resto. Se ama la marmellata, ad esempio, questa potrebbe essere servita su alcune ciotoline a forma di cuore, così come si potrebbero dare forme particolari anche ai fiocchetti di burro da spalmare sul pane tostato.

La musica serve anche per ascoltare e far parlare il cuore e, di conseguenza, per innamorasi: ecco cinque generi musicali adatti per ogni occasione.

Molti sono i momenti da celebrare nella vita di coppia e le sorprese romantiche possono essere difficili da organizzare: ecco 10 consigli per sorprenderlo.

“Come ti vidi mi innamorai”. Eh si perché di un film ci si può anche innamorare. E non solo di uno. Tra un fazzolettino e un pacco di pop-corn abbiamo stilato la lista dei 20 film più romantici di sempre. Eccola qui per voi. Grease (1978). Ambientato negli anni cinquanta, il film racconta la storia di due ragazzi, Danny Zulko (John Travolta) e Sandy (Olivia Newton-John) che si incontrano durante il periodo delle vacanze. Tra i due nasce subito l’amore. Frase che amiamo: La via d'uscita è non fermarsi mai! The Millionaire (2008). Una domanda e venti milioni di rupie separano Jamal Malik da Latika, amore infantile e mai dimenticato. Frase che amiamo: Non si arrenderà mai. 500 giorni insieme (2009). Tom lavora presso un editore di biglietti augurali. Summer come segretaria del suo capo. I due si innamorano per 500 giorni. Frase che amiamo: Colora la mia vita con il caos dell'inquietudine. Twilight (2008). Quando sua madre si accompagna con un altro uomo, Bella si trasferisce con il padre a Forks. Qui incontra Edward Cullen, un ragazzo schivo, diverso da ogni altro. Ed è amore. Nonostante lui sia un vampiro. Frase che amiamo: Se fossi capace di sognare sognerei te. The Artist (2011). George Valentin, notissimo attore del cinema muto, viene fotografato, abbracciato ad una ballerina, sulla prima pagina di Variety. Di lì a poco se la troverà sul set di un film come ballerina. Frase che amiamo: Non sono un burattino, sono un artista. Via col vento (1939). Un'egocentrica fanciulla del Sud sopravvive alla guerra di Secessione e a due mariti, ma perde il solo uomo di cui era innamorata. Deve rimandare al domani il proposito di riconquistarlo. Frase che amiamo: Dopotutto, domani è un altro giorno. Casablanca (1942). L'americano Rick Blaine, proprietario di un bar, aiuta Lisa, la donna che amava (e ama ancora) e suo marito, perseguitato politico, a lasciare in aereo la città. Frase che amiamo: Suonala, Sam. Suona 'Mentre il tempo passa. Romeo + Juliet (1996). Nella bella Verona Beach, due adolescenti innamorati si tolgono la vita seppellendo per sempre l'odio dei loro genitori. Frase che amiamo: Lasciarti è una pena così dolce che vorrei dire addio fino a domani. Vacanze romane (1953). La principessa Anna, erede al trono di un regno immaginario, giunge a Roma ed eludendo la sorveglianza del suo seguito, esce sola per le strade dove incontra un fotografo. Frase che amiamo: Sono troppo stanca per dormire. L’amante (1991). Nell'Indocina del 1929 una 15enne francese di famiglia borghese diventa l'amante di un 30enne cinese, ricco e nullafacente. Lui l'ama, lei si lascia amare finchè non scopre di amarlo. Frase che amiamo: Guardami bene, perchè io morirò d'amore per te. Colazione da Tiffany (1961). Holly è una provinciale - ma molto sofisticata - che vive a New York. Paul è un giovane scrittore protetto da un'amante più anziana di lui. Davanti alle vetrine di Tiffany, i due si innamoreranno. Frase che amiamo: Te l'ho già detto quanto sono divinamente felice? C'è posta per te (1998). Lei è nubile, lui celibe, ma entrambi fanno vita di coppia. Nella realtà sono professionalmente rivali e nei loro scontri ciascuno dei due cava il peggio dell'altro, ma su Internet corrispondono romanticamente tra loro sotto pseudonimo. Frase che amiamo: Volevo tanto che fossi tu; volevo che fossi tu con tutta me stessa. Se mi lasci ti cancello (2004). Joel e Clementine sono una coppia molto innamorata. Un giorno però, la ragazza, stanca della sua relazione ormai in fase di declino, decide, mediante un esperimento scientifico, di farsi asportare dalla mente la parte relativa alla storia con Joel. Frase che amiamo: Che spreco passare tanto tempo con una persona, solo per scoprire che è un'estranea. Il tempo delle mele (1980). Vic, quattordicenne parigina, s'affaccia all'adolescenza con curiosità, timore e fantasia. Incontra il primo amore mentre papà e mamma sono in crisi. Frase che amiamo: Questo nuovo ragazzo com'è? Ti piace? Se te lo chiedi vuol dire che ti piace. Pretty Woman (1990). Un affascinante uomo d'affari in trasferta a Hollywood conosce simpatica prostituta e la ingaggia per una settimana, insegnandole a vivere nell'alta società. Lei gli fa riscoprire i sentimenti. Frase che amiamo: Stai con me. Stai con me stasera, non perché ti pago ma perché lo vuoi tu! Titanic (1997). Rose ha diciassette anni, una madre egoista, un fidanzato facoltoso e una vita pianificata. Imbarcata sul Titanic incontra Jack, romantico disegnatore di cui si innamora. Frase che amiamo: Vincere quel biglietto, Rose, è stata la cosa più bella che mi sia mai capitata, mi ha portato a te. Notting Hill (1999). Può la star più in voga del momento innamorarsi di un qualsiasi librario londinese? La risposta, che viene descritta in un film vivace, degno dei suoi incassi, è affermativa. Frase che amiamo: Ci sono persone che passano la loro vita insieme… Ghost - 1990. Sam, giovane bancario, è ucciso per sbaglio da un ladruncolo. Al defunto si permette di rimanere tra i vivi come fantasma per saldare il conto e proteggere la moglie amata, aiutato da una medium nera che sente e trasmette la voce. Frase che amiamo: Avevo promesso che l'avrei SEMPRE protetta, in qualsiasi caso. Dirty Dancing - 1987. La famiglia del dottor Houseman si reca in vacanza in un hotel dove subito il titolare cerca di proporre all'attenzione di Baby il proprio figlio. La ragazza è però attratta da John Castle che ha il compito di animare, con la sua partner, le serate di danza. Frase che amiamo: Nessuno può mettere Baby in un angolo. Love Story - 1970. Lui è figlio di miliardari wasp (bianco, anglosassone, protestante), lei di un pasticciere italiano; studiano in un'università del New England; si sposano; lei muore di leucemia. Frase che amiamo: L'amore è non dover mai dire mi dispiace.

Passare l'ultimo giorno dell'anno con la persona del cuore e attendere insieme l'arrivo del nuovo, rende il Capodanno molto più magico. L'atmosfera che si respira per le strade è infatti tra le più romantiche di tutto l'anno: c'è gran voglia di festeggiare, di essere più felici e sereni. Insomma, è uno dei momenti dell'anno in cui i sentimenti riescono a essere espressi in modo più profondo. Non a caso si dice che a Natale si è tutti un po' più buoni e forse anche più romantici se si ha la fortuna di essere in coppia. Non perderti il nostro Speciale sul Natale Cosa fare da soli in coppia a Capodanno? Per festeggiare il capodanno nel migliore dei modi, insieme alla persona che si ama, si può organizzare qualcosa di unico e speciale. Se non si vuole trascorrere tutto il tempo da soli, però, si può scegliere di passare parte del tempo con amici o parenti e poi ritagliarsi qualche ora romantica da soli. Ecco 10 idee per un capodanno romantico da ricordare. La prima soluzione per festeggiare il capodanno con il proprio lui, è quella della fuga romantica e organizzare un viaggio, se possibile, in una delle mete riconosciute come luogo romantico. Ovvio che quest'ultimo aspetto sia relativo, ma non si può nascondere che alcune città, come Parigi, Roma o Venezia, riescano ad essere molto romantiche, in quasi tutti i periodi dell'anno. Anche la scelta dell'albergo dovrebbe essere fatta puntando su una struttura che sia in grado di creare la giusta atmosfera (da prediligere le camere dotate di idromassaggio, magari per attendere la mezzanotte rilassati nella vasca e poi brindare con una bottiglia di spumante o champagne). Se almeno una volta l'anno volete fare una pazzia, prenotate una bella suite. Meta ideale per un capodanno romantico è la montagna con tanto di soggiornando in baita. C'è qualcosa di più romantico di una stanza riscaldata e illuminata dalla luce di un caminetto, con un tappeto posizionato proprio di fronte ad esso e con la coppia che attende il rintocco delle ore dodici per augurarsi buon anno? Altro luogo intriso di fascino e romanticismo è il castello. In Italia ve ne sono parecchi, molti organizzano veglioni e offrono ospitalità a chi desidera trascorrere la notte al loro interno. Non male come idea se si è in cerca di un romanticismo da fiaba. Molto romantica può rivelarsi anche la spa. Non solo romantica ma anche rilassante. Si può trascorrere la notte di capodanno lasciandosi coccolare da massaggi e percorsi benessere, cena e dopocena in stanza. Molte spa sono ospitate in alberghi (sarebbe la soluzione ideale) e hanno camere attrezzate con idromassaggi. Un'opportunità da sfruttare assolutamente. Se si vuole partire con il proprio lui ma si vogliono evitare le città - anche quelle considerate notoriamente romantiche -, l'alternativa potrebbe essere quella di dirigersi verso una meta esotica. Le località di mare, con clima tutt'altro che invernale, possono offrire festeggiamenti di capodanno indimenticabili, magari aspettando la mezzanotte in spiaggia per poi proseguire le celebrazioni con un bel bagno o con balli in riva al mare (o all'oceano). Non è da sottovalutare neppure il romanticismo che può avere l'agriturismo. Il contatto con la natura e un luogo relativamente tranquillo, donano pace e serenità interiore. Niente di meglio per scatenare la profonda voglia di romanticismo che la coppia ha desiderio di vivere in un momento intenso come quello del capodanno. Il capodanno può essere festeggiato anche a casa: cena romantica a lume di candela, petali profumati sparsi per i corridoi, spumante e calici pronti per il brindisi di mezzanotte. Alle ore dodici spazio ai fuochi d'artificio, con un bacio scambiato per dare il benvenuto al nuovo anno e festeggiamenti romantici per il resto della notte. Incantevoli e romantici sono anche i piccoli borghi dei paesini. Se il romanticismo della città, dei posti esotici o della spiaggia non convince, i piccoli borghi, grazie al fascino di altri tempi, riescono a essere estremamente romantici. Scarsa illuminazione, atmosfera festosa e tanto calore, per attendere la mezzanotte e per perdersi in stradine ricche di storia e di tradizioni. Ultimo consiglio romantico da sfruttare: il capodanno in una camera d'albergo vista lago. Oltre ad avere tutti i confort che permettono di trascorrere una serata romantica, la vista lago assicura grande spettacolo alla mezzanotte: i fuochi d'artificio che si riflettono sull'acqua del lago regaleranno un'atmosfera unica, per un capodanno davvero indimenticabile.

L'amore non è un diritto e dovremmo imparare tutti a prendere consapevolezza di ciò. Non è un diritto perché non lo si può pretendere, non lo si può comandare. E sarebbe bene iniziare, il prima possibile, a mettere in conto che potresti non provarlo neppure mai nella tua vita, o almeno non nell'accezione favolistica che magari ti sei costruita nel corso degli anni. Se ci si sente frustrati perché l'amore non c'è, non c'è nel modo in cui lo desidereremmo oppure c'è stato e adesso non c'è più... forse potremmo cambiare prospettiva e provare a pensare che no, l'amore non è un diritto che spetta a tutti, così come non lo è alcun sentimento. Provate a concepire l'amore come un dono, che non sai perché ti è capitato e non sai da dove è arrivato. Non è questione di fortuna, almeno non per coloro che credono al destino. Oppure, meglio ancora, provate a pensare che l'amore vero è quello che si dà e non quello che si riceve. L'amore vero è l'amore che regali disinteressatamente, senza pretendere nulla in cambio, quello che ti rende felice per il solo fatto di poterlo regalare. A questo proposito, c'è un bellissimo passo tratto da "L'insostenibile leggerezza dell'essere" di Milan Kundera, che sostiene con forza proprio il concetto del dare amore senza pretendere nulla in cambio: "Quelle domande che torturano le coppie umane: mi ama? ha mai amato qualcuna più di me? mi ama più di quanto lo ami io? Forse tutte queste domande rivolte all'amore, che lo misurano, lo indagano, lo esaminano, lo sottopongono a interrogatorio, riescono anche a distruggerlo sul nascere. Forse non siamo capaci di amare proprio perché desideriamo essere amati, vale a dire vogliamo qualcosa (l'amore) dall'altro invece di avvicinarci a lui senza pretese e volere solo la sua semplice presenza". photo credit: birlewphotography via photopin cc

Dicono che il dating online diventerà il metodo "tradizionale" per far incontrare le persone in un futuro nemmeno poi troppo lontano; solo qualche anno fa le reazioni di chi chiedeva "come vi siete conosciuti?" e si sentiva rispondere "su internet", andavano dal non meglio identificato stupore alla disapprovazione totale. Oggi ci troviamo in una sorta di fase di passaggio fra l'una e l'altra situazione: gli incontri online sono diventati in qualche modo "normali" o comunque più frequenti, ma molti ne hanno ancora paura. Soltanto che questa paura cambia a seconda di chi si trova dietro lo schermo: se a cercare un partner è una donna, la sua paura più grande sarà quella di trovare dall'altra parte un potenziale serial killer; se viceversa a farlo è un uomo, il suo più grande timore sarà quello di incontrare....una donna grassa. E' un recente studio sull'argomento a dimostrarlo e i suoi risultati hanno spinto un sito di dating online a compiere un esperimento sociale. La domanda alla base dell'esperimento era: davvero gli uomini sono così superficiali, così spaventati dai tessuti adiposi, in una parola così stronzi? In pratica è stato chiesto ad una ragazza di 24 anni, magra e carina, di iscriversi su un sito online per ottenere cinque appuntamenti con altrettanti uomini; agli incontri l'attrice si è presentata completamente cambiata: trucco, vestiti ed effetti speciali l'hanno trasformata in una donna vistosamente più grossa di quella della foto pubblicata sul sito di dating. E soltanto uno di quei cinque uomini è rimasto ad intrattenere una conversazione con lei; gli altri quattro se la sono data a gambe. Uno ha finto di andare in bagno per non tornare più; un altro ha chiesto alla ragazza se fosse incinta; gli altri hanno palesato il loro risentimento per essere stati ingannati. Ecco il punto: l'esperimento sociale in questione hauna pecca: gli uomini adescati online sono stati presi in giro da una foto (potenzialmente) fasulla. Insomma grassa o no, se la persona che penso di incontrare è tutta un'altra rispetto a quel che mi era stato fatto credere, di sicuro ho il diritto di arrabbiarmi per l'inganno. Peccato però che lo stesso esperimento a parti inverse abbia dato tutt'altri risultati: le donne "ingannate" hanno incontrato un uomo grasso e sono rimaste piacevolmente a conversare con lui; soltanto una ha dimostrato fastidio a causa dell'imbroglio; un'altra ancora è addirittura arrivata a baciarlo. Sicuramente sarà accaduto perchè alle donne piace notoriamente essere prese in giro.... Giusto?!? (cfr. "provocazione autoironica") photo credit: Don Hankins via photopin cc

Se al primo appuntamento volete davvero capire le potenzialità di una relazione, o al contrario di un disastro, potreste andarci nude; sempre che anche lui si presenti così, come mamma lo ha fatto. Bizzarro? Sicuramente, anzi per molti anche inaccettabile e vergognoso, eppure qualcuno ha pensato di trasformare una fantasia del genere in un programma televisivo. "Dating naked" è infatti un reality americano dove uomini e donne si incontrano per la prima volta senza filtri di alcun genere, sempre che la stoffa possa essere considerata tale. Pare che le situazioni che si vengono a creare siano esilaranti da una parte, ma in qualche modo sociologicamente e psicologicamente "educative" dall'altra. Esattamente come in un esperimento sociale, i malcapitati infatti dimostrano al pubblico che incontrarsi per la prima volta senza vestiti addosso acceleri la comprensione reciproca. I motivi sarebbero diversi: intanto sarebbe il linguaggio non verbale a prevaricare e quindi a semplificare certi messaggi altrimenti nascosti dentro ai pantaloni, e non solo; in secondo luogo la nudità chiarifica che, se un appuntamento va storto, non dipende dal vestito che si è scelto di indossare nè tantomeno da come ci si spoglia. Infine essere nudi implica una certa dose di sincerità: niente trucchi (in senso lato), niente inganni, solo la "nuda" (appunto) e cruda realtà; pregi e difetti fisici in bella mostra, ma in qualche modo non solo estetici; come si fa infatti a rimanere nudi davanti ad una persona sconosciuta, anch'essa nuda, "vestendo" contemporaneamente una maschera caratteriale, psicologica o morale?!? Questione facile per i menefreghisti e i bugiardi cronici? Forse sì; o forse no se ci si ritrova al contempo davanti a telecamere e spettatori. Dunque davvero il consiglio è quello di organizzare il primo appuntamento in una spiaggia di nudisti, oppure ci limitiamo a raccogliere le ipotesi di quello che ho definito un interessante esperimento sociale? Ai posteri l'ardua sentenza; perchè non escludo che in un prossimo futuro non possano nascere vere e proprie tendenze, nonchè luoghi appositi per incontri di questo genere. A quel punto diremo addio alla difficile scelta del vestito da indossare, per lasciar posto ad un training autogeno capace di scacciare pudore, vergogna e magari anche bassa autostima. Perchè di sicuro per un primo appuntamento nudi, ci vuole quanto meno coraggio! photo credit: tanitta via photopin cc

A noi donne piace essere guardate. Sentire gli occhi maschili addosso, in strada o in altri luoghi, può essere molto gratificante se la faccenda non scade nell'eccesso e se lui sa essere gentile e discreto. Un uomo che ti guarda con insistenza, ti fa capire che gli piaci, che sarebbe interessato a conoscerti. Lo scambio di sguardi è forse uno dei primi approcci più efficaci per intrecciare una nuova conoscenza: ci si parla e si inizia a sedurre anche con gli occhi, soprattutto con gli occhi. Ovviamente ci sono vari tipi di sguardi e voi uomini dovreste tentare di evitare accuratamente quelli da maniaci sessuali in astinenza forzata da carcerati condannati all'ergastolo, qualora lei vi mostri sin da subito di non essere interessata a placare il vostro periodo di vacche madre. Lo si capisce immediatamente se una donna è infastidita dai vostri sguardi: non vi ricambia, non vi sbatte le ciglia vezzosamente, vi risponde con espressioni del viso minacciose e bieche. In tutti questi casi il messaggio inviato è che non è interessata e potete anche smetterla di dirigere le vostre attenzioni su di lei. Qualora non lo faceste, diventereste fastidiosi e inopportuni. Se invece lei ci sta e risponde a sguardo accattivante con sguardo ammiccante... E' fatta! Ma non trascorrete il resto del tempo a lanciarvi segnali dell'alfabeto morse con gli occhi, agite piuttosto! Avvicinatevi a lei, presentatevi, siate sinceri senza troppi giri di parole e confessate definitivamente il vostro interesse. Al massimo si riceve un rifiuto, al massimo il giorno dopo ci si andrà ad iscrivere ad un corso serio di alfabeto morse (magari avete confuso qualche segnale... dovete ripassare meglio)... Ma se lo scambio di sguardi prosegue favorevolmente, non dovete tirarla per le lunghe, altrimenti è del tutto inutile e senza senso. Guardate invece il video di questa ragazza egiziana. Ha voluto effettuare un esperimento e andare in giro per Il Cairo mostrando, attraverso gli occhi di una telecamera, gli sguardi degli uomini locali su di lei. All'inizio del video la ragazza annuncia: "Vi mostro cosa significa andare in giro per Il Cairo per una ragazza". Ok, cultura diversa, usi e tradizioni diverse... ma per un occidentale è difficile comprendere in pieno il senso di queste immagini. La libertà sta anche nel guardare e nel lasciar guardare, perché tanto, per la maggior parte di coloro che guardano vale il detto "Guardare e non toccare" (sempre che voi non lo vogliate!). photo credit: Toni Blay via photopin cc

Come deve comportarsi una donna per ottenere un primo appuntamento con un uomo? Parto da un presupposto: se fossimo in un altro mondo (su Utòpia ad esempio) troverei questa domanda quanto meno ridicola, se non addirittura offensiva. E la riformulerei: perchè mai una donna dovrebbe far qualcosa per FARSI INVITARE ad uscire? Il pensiero per me lineare sarebbe invece: se una donna vuole uscire con un uomo, bè, che glielo chieda, senza troppi giri di parole e senza congetture. Ma non siamo su Utòpia. Siamo ancora sulla Terra, in una società tendenzialmente maschilista, immersi in un immaginario collettivo che, memore di retaggi culturali diseducativi, vaneggia ancora di cavalleria e di amor cortese. Finita la critica sociologica, femminista e bacchettona, torno anche io alla realtà: alle donne piace essere corteggiate, sulla Terra, su Utòpia, sulla Luna o in punta all'Everest. E agli uomini piace sentirsi predatori (sulle nuove generazioni avrei qualche dubbio a riguardo, e non sono sicura che sia un bene). Dunque quali segnali dobbiamo mandare ad un uomo per fargli capire che l'abbiamo scelto senza passare per facilone (sempre memori di quei famosi retaggi culturali di cui sopra), ma soprattutto facendogli credere di essere lui a comandare il gioco?!? Una donna (me compresa) consiglierebbe i soliti ammiccamenti, gli sguardi, le mezze parole, i timidi tentativi di contatto fisico. Ma un uomo come risponderebbe ad una domanda del genere? "Cosa deve fare secondo te una donna per farsi invitare ad uscire?" Un ragazzo ha risposto così su un noto webmagazine americano: "donne, dovete pronunciare solo una frase, dovremmo uscire insieme qualche volta". Senza impegno, con nonchalance, come se steste scegliendo una pizza dal menù. Così da una parte lui non passerà la maggior parte del tempo chiedendosi se riceverà un rifiuto e dall'altra voi capirete subito (o quasi) se lui è interessato davvero a voi, o se è il caso di passare al prossimo della fila. Tutti i giochi sottili che immaginiamo noi donne, agli uomini non arrivano quasi mai. Meglio essere semplici e dirette, senza imbarazzi, ma senza nemmeno scoprirsi troppo. Che ne dite, donne, il consiglio potrebbe essere valido secondo voi? photo credit: pmorgan via photopin cc

Fosse stato concepito in epoca femminista, un personaggio come quello di Hank Moody, interpretato da David Duchovny nella serie tv cult Californication, avrebbe avuto vita brevissima. Per chi non l'avesse mai visto, cerchiamo di sintetizzare in poche parole la filosofia di vita di Hank: totalmente inaffidabile su qualsiasi fronte - forse, a tratti, si salva come padre -, donnaiolo incallito, dedito a vita sregolata, perennemente in crisi esistenziale e attaccato alla bottiglia. Mettendo da parte tutte le ragioni psicologiche e psicanalitiche per cui uno come Hank si comporti così, la domanda fondamentale che ci poniamo qui è: come cavolo può, uno così, piacere tanto alle donne? E di motivazioni ne abbiamo trovate un bel po': - Hank è fisicamente e mentalmente affascinante, con quella faccetta attira sberle in grado, non si sa come, di farsi perdonare sempre qualunque cosa - E' il classico "stronzo" dal cuore tenero che manda in brodo di giuggiole la maggior parte delle donne. E spieghiamo il perché: prima di tutto perché con uno come Hank Moody, dalla vita incasinata, si attiva subito la funzione "io ti salverò" da crocerossina tipica dell'animo femminile; poi perché un donnaiolo come lui accende nella donna il desiderio di sfida: essere colei che lo riporterà sulla retta via, che lo spingerà a cambiare vita e ad amare solo lei. Ovviamente con i tipi come Hank Moody è bene andare con i piedi di piombo: è il classico uomo che dovresti cancellare immediatamente dalla tua vita dopo la prima volta che sei uscita con lui, nell'attimo stesso in cui metti il piede fuori dal suo letto o lui lo mette fuori dal tuo. Qualsiasi altro tipo di coinvolgimento emotivo non è concesso.

Se il vostro primo pensiero quando un uomo vi guarda insistentemente è "oddio!! Sarà perchè ho un'alga fra i capelli", bè ecco non siete esattamente tra quelle che se ne intendono di flirt; oppure avete talmente paura di averla davvero quell'alga nella chioma (nonostante siate a 3000 metri d'altitudine), da non riuscire a credere di meritarvi un altro genere di attenzioni. Nel primo caso si tratta di inesperienza oppure di un vago senso di timore; nel secondo si tratta invece di semplice, quanto antipatica insicurezza femminile, diffusa quanto la peste bubbonica nel 1300 (complice il perbenismo estetico che ci circonda invece nel 2014!). In qualunque caso, sappiate che non siete le uniche, anzi. Vi fanno compagnia anche un mucchio di maschietti. A dimostrarlo è uno studio condotto dalla University of Kansas: dai risultati emerge infatti che nell'80% dei casi le persone comprendono bene quando NON si flirta, mentre solo un terzo degli uomini e un quinto delle donne sono in grado di fiutare a colpo sicuro delle avances. Siamo più inclini al negativo dunque, forse per l'imbarazzo, forse per paura di un rifiuto o forse solo per quella famosa alga. Fatto sta che non lasciamo trasparire molto delle nostre doti civettuole (nel senso più positivo del termine!), nè d'altra parte siamo molto disposte a percepire quando un uomo ci prova con noi. Non che i maschietti siano messi meglio, anzi, forse sono diventati loro i più insicuri nei primi approcci ormai, tuttavia potrebbe spaventarci il fatto di avere e saper usare un certo sex appeal. Dunque preferiamo far finta che non esista. Mi sento di dare due consigli: quando vi sembra che un uomo ci stia provando, bè a mio parere avete poca probabilità di sbagliarvi; l'esperienza mi insegna che gli uomini, galanti o grossolani che siano, risultano piuttosto inconfondibili quando vogliono ottenere qualcosa da una donna. Nel caso contrario, quando siete voi a voler flirtare con lui, il consiglio è soltanto uno: fidatevi del vostro istinto. Anche se pensate di non essere sensuali, sappiate che basta sentirselo per apparire accattivanti agli occhi degli altri. In entrambi i casi non significa che dobbiate buttarvi a capofitto in qualunque situazione, valutate sempre con un po' di freddezza. Anche perchè alla fine quell'alga potrebbe sempre esserci davvero, specialmente in questo periodo dell'anno... photo credit: The Sean & Lauren Spectacular via photopin cc

La prima volta che esci con un uomo, appena conosciuto o con cui si è iniziato ad instaurare un feeling diverso, è un evento che regala sempre molte emozioni. Ti senti carica, hai voglia di fare colpo, ti senti ottimista perché pensi che potrebbe essere la volta buona per vivere una bella storia d'amore. Il rito della preparazione all'incontro è forse uno dei momenti più cruciali: non sai cosa metterti (anche se disponi di un guardaroba che fa invidia all'atelier di Dolce&Gabbana), non sai cosa dire (anche se solitamente sei logorroica), sei assalita da mille dubbi e paure. Insomma, è difficile vivere con serenità questo avvenimento, anche se magari non lo stai affrontando per la prima volta. Ogni volta è come la prima volta, mai frase è stata più azzeccata in questo caso, soprattutto se lui ti piace molto. Ma lui? Lui come può capire se il primo appuntamento andrà o è andato a buon fine? Senza pretesa di voler dettare delle regole generali, lui dovrebbe sapere che di solito il first date (come lo chiamano gli anglofoni) non andrà a segno e non ci saranno futuri incontri se, probabilmente: - lei non ha voluto darti nemmeno un bacio (a meno che non sia timida) - lei non abbia mostrato di provare attrazione fisica (a meno che non sia la classica donna che per principio o per partito preso, a letto con un uomo alla prima uscita non ci va mai in ogni caso o se funziona come un diesel) - lei ha trovato una scusa per andare via prima del previsto (una telefonata improvvisa, una scusa banale e poi la fuga che nemmeno una monoposto alla partenza di un Gran Premio... non sono di buon auspicio) - dopo l'uscita lei è sparita (bloccato su Whatsapp, bloccato su tutti i social, niente risposte alle telefonate. In questo caso inutile rivolgersi a Chi l'ha visto?) E poi una regoletta che forse potrebbe avere pretesa di essere regola generale, ma che un uomo probabilmente non può verificare nell'immediato: sappiate che se una donna, al primo appuntamento con un uomo, non si depila neppure l'ultimo dei peli più microscopici, quasi sicuramente sta uscendo con voi con poca convinzione. E su una cosa è assolutamente convinta: niente sesso! Per conferme o smentite affidatevi al secondo appuntamento, se avete voglia di rivedervi... photo credit: Miroslav Petrasko (hdrshooter.com) via photopin cc

Ogni donna con un minimo di esperienza in fatto di uomini con il tempo si costruisce la sua personale lista dei tipi da evitare e da cui restare rigorosamente alla larga. Io proverò a darvi qualche dritta semiseria in merito ad alcune tipologie di maschi che in genere andrebbero accuratamente scartate quando ci si sceglie un uomo da avere accanto. Ovviamente potrete anche non essere d'accordo, soprattutto nel caso siate compatibili con uno dei tipi di cui sotto. Prendiamo ad esempio il super sportivo, quello che conta quante flessioni fa anche quando siete a letto a fare ben altro o che vi critica perché lui va a farsi le maratone e voi riuscite a malapena a correre per 3 km. Il super sportivo è spesso collegato ad altre due tipologie di uomini da evitare: il super salutista e il narcisista (perché il super sportivo di solito è anche salutista e ama sfoggiare il suo fisico atletico). Il super salutista ti fa sentire continuamente in colpa per ciò che mangi, pesa tutto quello che poi dovrà ingerire e pretende che anche tu lo faccia (la sua frase tipo è: "Secondo me dovresti perdere qualche chilo"). Sa tutto sulla composizione degli alimenti ed è più informato di un chimico o di un biologo. Odia gli eccessi di ogni tipo, non ama sgarrare e non ama che tu lo faccia. Il narcisista ama bearsi della sua immagine, si piace in maniera esagerata e ama piacere. E' di solito troppo pieno di sé per poter amare qualcuna, ha più prodotti di bellezza della sua compagna e passa più ore di lei nei centri estetici. Altre due categorie da evitare come la peste sono il fanatico di videogiochi e il mammone. Il fanatico dei videogames è in grado di eccitarsi più per il passaggio al livello successivo del gioco in cui è impegnato che per la sua donna, passa ore e ore a premere le sue dita sul joystick quando potrebbe utilizzarle in ben altro modo con la compagna... Il mammome è il bimbo mai cresciuto, quello che non è in grado di capire che l'amore per la propria madre e per la propria compagna sono collocati entrambi al primo posto ma in modo diverso. Preferisce piuttosto ritenere che mammà è l'unica donna della sua vita. Vogliamo parlare poi degli uomini già impegnati? Se non manifestano quasi subito l'intenzione di stare con voi e non si attivano all'istante per chiudere la situazione pregressa... Alla larga! Sono quasi sempre forieri di guai e basta. Non sottovalutate anche la tipologia di maschi che intrattengono una relazione extraconiugale con il divano di casa, quelli che per schiodarli da lì devi chiamare il carro attrezzi e poi acquistare il divano nuovo, che nel frattempo ha assunto la forma del vostro uomo. Se non volete intossicarvi la vita state lontane anche da bugiardi patologici e sceneggiatori abusivi. Se la prima categoria è facilmente intuibile e individuabile, sappiate che la seconda, quella degli sceneggiatori abusivi, è un gradino più in alto dei bugiardi patologici perché gli uomini portatori di tale talento artistico non si limitano alla semplice bugia ma costruiscono dei veri e propri film su situazioni mai esistite, fatti mai accaduti, persone mai bene identificate. Amano edulcorare così tanto la realtà che alla fine non sai più cos'è vero e cosa non lo è. Infine, possibilmente da tenere alla larga il perfettino pignolo rompiscatole (tipo il personaggio di Carlo Verdone, Furio, del film "Bianco Rosso e Verdone", tanto per intenderci) che in genere provoca isteria e nevrosi, oltre che esaurimento nervoso. E ancora: l'ipocondriaco, quello che ha tutte le malattie del mondo, crede che tu abbia tutte le malattie del mondo e ha una stanza di casa adibita a farmacia. Se sapete quanto sia pesante sopportare quasi la totalità dei maschi quando si ammalano (anche per una semplice febbre o un semplice mal di gola), pensate cosa potrebbe significare vivere con un ipocondriaco... photo credit: dennis via photopin cc

Se in un post precedente vi avevo elencato le frasi da non dire assolutamente ad un uomo, stavolta vi parlo delle frasi che di solito una donna ama sentirsi dire dal proprio compagno. Molto spesso si tratta di frasi che ci fa piacere ascoltare quando abbiamo bisogno di sentirci amate o sostenute, parole che ci permettono di capire quanto un uomo tenga a noi. Perché se è vero che l'amore si dimostra più con i fatti che con le parole, è anche vero che noi donne amiamo sentirci dire le cose e quando l'uomo non lo fa, tendiamo a considerare il suo silenzio come scarso interesse nei nostri confronti. Vediamo quali possono essere queste frasi: I complimenti: se fatti al momento giusto (quando una donna meno se lo aspetta, in un momento di lieve sconforto e soprattutto durante l'intimità..) possono aiutare a risollevare il morale, ad essere più sicure di noi, ad aumentare l'autostima e ad avere la sicurezza di piacere ancora al partner. Ti amo: la frase magica che dovrebbe essere usata sempre nel momento perfetto ma di cui non si dovrebbe mai abusare. Dire ti amo ogni cinque secondi può far perdere di significato a queste due paroline tanto semplici ma tanto importanti. Dirlo di tanto in tanto, inaspettatamente o per essere di sostegno o per coronare un momento felice della coppia (un po' come accade con i complimenti), sarà di sicuro molto più efficace. Chiederle se va tutto bene: e poi essere davvero interessati alla risposta, volerla ascoltare, non sminuire quelle che sono le sue preoccupazioni o paure. Darle un abbraccio e farle qualche coccola sono le mosse migliori per esserle di sostegno. Non preoccuparti, ci sono io con te: cosa c'è di meglio nel sentirsi concretamente supportate nei momenti difficili? Ci fa sentire amate ancora di più e ci fa capire quanto lui tenga a noi. All'occorrenza a noi donne fa anche bene sentirci dire: ti presto la carta di credito per andare a fare shopping, pulisco io tutta la casa, preparo io il pranzo/la cena, penso a tutto io tu riposati... Ma questa è un'altra storia... photo credit: Toni Blay via photopin cc

Iniziamo con l'ammettere subito una cosa: la maggior parte di noi donne, quando si arrabbia e quando è il momento di mettere in campo cattiveria e perfidia, è campionessa mondiale di frasette ad effetto e fulminanti, sganciate come bombe pronte a colpire il bersaglio prediletto, ossia il maschio di turno. Non è soltanto quando si litiga che la donna è in grado di lanciare frecciatine velenose o di tirar fuori dal suo archivio dei ricordi il file con l'esatto episodio da rinfacciare al momento giusto al suo lui. C'è una serie di cose che una donna dovrebbe cercare di non dire mai al suo uomo, sempre e comunque, perché sono cose in grado di generare malumore e che possono incrinare ancor di più il rapporto, qualora sia già precario. Vediamo alcune delle frasi da evitare (con l'avvertenza di servirvene solo se lui merita che siano usate contro di lui!): Non lo sai fare, lascia stare: non dite mai ad un uomo che non è in grado di fare qualcosa. La maggior parte di loro si ostinerà ancor di più a voler dimostrare di riuscire anche nell'impossibile (che per alcuni di loro equivale molto spesso a cose come appendere un quadro o montare un mobile..). Quando un uomo non riesce a fare qualcosa e la sua donna ne sminuisce le capacità, la sua indole di maschio virile crolla a pezzi, si sente "umiliato" e inutile e diventa insopportabile. Non mi fido di te: la fiducia reciproca è una delle basi fondamentali su cui deve potersi reggere un rapporto stabile, sereno e duraturo. Se manca son dolori e diventa difficile proseguire la storia. L'uomo, in particolare, ama sapere che la sua donna si fida di lui e quando capisce che lei non ha fiducia, soprattutto nelle sue capacità, reagisce in modo ancor più negativo rispetto al punto precedente. Tu non mi capisci: ecco, una delle frasi che gli uomini odiano di più sentirsi dire. Semplicemente perché è vera. Nella maggior parte dei casi gli uomini non capiscono noi e noi non capiamo loro. Semplicemente perché di solito abbiamo modi assai diversi di reagire e di pensare. Per poter comprendere la controparte bisogna iniziare a capire il modo in cui questa reagisce e pensa. Non è facile, bisogna aiutarsi reciprocamente, soprattutto con il dialogo. Tutta colpa di tua madre: è vero, molto spesso la colpa di alcuni brutti difetti degli uomini sono dovuti alle loro madri ma non dovremmo mai e poi mai far capire loro che lo pensiamo. Nella maggior parte dei casi mettersi contro mammà è una guerra persa in partenza, soprattutto se il nostro lui rimpiange ancora il ragù della genitrice... No niente, va tutto bene: dopo "tu non mi capisci", l'altra frase più detestata dagli uomini. Perché loro lo sanno, questa volta sì, che quando una donna pronuncia tali parole, di solito con tono languido e scocciato, in realtà non è affatto vero che va tutto bene anzi... E' la tipica frase che noi donne di solito lanciamo quando vogliamo che sia l'uomo ad indagare più a fondo. Perché sarebbe troppo facile dire "Sì, è vero, qualcosa c'è e cioè...". No, noi donne vogliamo l'uomo in grado di ragionare con i meccanismi femminili e di capire al volo cosa c'è che non va. Ovviamente lui di solito non capisce, non ci chiede nemmeno per una seconda volta se è proprio vero che è tutto ok, noi ci restiamo male e iniziamo a rinfacciargli di fregarsene, quando di solito non è proprio così. Non mi pensi mai: insieme a "Non ti frega niente di me" è il must delle frasi da pronunciare quando vogliamo far sentire in colpa il nostro lui. Può essere una richiesta di attenzioni, che gli uomini dovrebbero comunque cercare di captare e colmare, ma può essere anche una frase detta senza troppa convinzione, con il solo scopo di far arrabbiare il partner. Leggi anche: Frasi e aforismi per fare auguri speciali nelle occasioni importanti. photo credit: Anz-i via photopin cc

In rete si trovano tanti articoli che tentano di spiegare una determinata realtà per tappe, tanto più se ad avvallarle esistono studi e ricerche con un qualche supporto scientifico e/o statistico. In uno di questi, dedicato tanto per cambiare all'amore, ho trovato interessante un punto in particolare: secondo uno studio pubblicato su stateofdatingreport.com infatti, il 69% della popolazione single sarebbe confusa circa il primo appuntamento. Attenzione, non parliamo di quell'incertezza tipica, per cui il/la single che si appresta ad uscire con qualcuno/a non sa ad esempio cosa indossare o come parlare di sè; parliamo di una confusione che sta proprio a monte, perchè a confondere non è la preparazione, bensì l'appuntamento stesso. In pratica, il soggetto in questione non sa con precisione se si sta interfacciando con un vero e proprio appuntamento oppure no; nel 69% dei casi. E' una questione di definizioni, certo, ma anche di confini comportamentali. Possibile che non esistano più gli inviti chiari, espliciti, semplici di una volta?!? Sarà colpa del parziale ribaltamento dei ruoli nelle questioni di genere? Io mi sono sempre chiesta perchè le definizioni siano così importanti; probabilmente è un fatto psico-linguistico: se una cosa ha un nome esiste, altrimenti no. E se un appuntamento non è degno di essere chiamato tale, allora cosa si appresta ad essere? La mancanza di chiarezza può derivare da molti fattori: imbarazzo, paura o semplicemente comodità, perchè una definizione vera e propria non vuole essere data, soprattutto per le relazioni che nascono già con intenti occasionali. Ora: è vero da una parte che l'attesa del piacere è essa stessa il piacere, come diceva qualcuno. Ma deve esserci qualcosa al fondo di quest'attesa, qualcosa di chiaro, che sia un inizio potenzialmente duraturo oppure una semplice botta e via. Anche perchè credo che la confusione in casi come questo possa generare sonore prese per i fondelli, o almeno situazioni ambigue. Mi fa quanto meno sorridere uno studio statistico che riporti un risultato come questo. Dall'altra però mi fa tornare al pensiero di qualche mese fa, quando immaginavo un mondo privo di coppie convenzionali, un mondo dove certe definizioni non avrebbero ragione d'esistere, e dunque nemmeno di creare confusione o di far soffrire. Forse è solo questione di creare un codice comportamentale nuovo, evoluto, basato sul moderno modo di concepire l'amore e le relazioni affini. Attendiamo fiduciosi; in alternativa c'è sempre l'utòpia di cui sopra ad aspettarci da qualche parte. photo credit: whitesquirreletsygirl via photopin cc

In inglese si chiama "amicizia con benefit", che ricorda tanto un contratto aziendale; in portoghese è meno istituzionale e si traduce con "amicizia colorata"... Mi sto riferendo a quel fenomeno che in Italia definiamo, un po' più volgarmente, come trombamico (o amico di letto). Insomma, l'amico con cui ogni tanto decidi di divertirti in modo più "intimo". Con cui finisci a letto, per essere più espliciti. Il rapporto tra trombamici può essere pieno di trappole e di insidie e per evitarle basta seguire delle semplici regole. Che semplici lo sono soltanto sulla carta, ovvio. Ma dato che i rapporti uomo/donna possono sfociare in situazioni alquanto dolorose, sarà bene adottare alcuni accorgimenti per far sì che un rapporto basato sulla leggerezza e il divertimento non si trasformi in qualcosa di pesante e drammatico. Il che accade, di solito, quando uno dei due trombamici si innamora e desidera un rapporto di ben altro tipo, mentre l'altro non lo desidera affatto. Una delle primissime regole da seguire è quella di non lasciare che il rapporto di trombamicizia vada avanti troppo a lungo. Interrompere la relazione il prima possibile, permetterebbe infatti di non far nascere sentimenti che potrebbero scalfire anche una bella amicizia. Come conseguenza logica di quanto appena affermato, ecco l'altra regola numero uno, anzi forse proprio la numero uno, che è strettamente legata alla precedente: mai e poi mai innamorarsi! Nella maggior parte dei casi la trombamicizia finisce male quando uno dei due si innamora, perché quasi mai corrisposto dall'altro. Provare amore equivale, nella stragrande maggioranza delle situazioni, a soffrire atrocemente. Un altro gruppo di regole riguarda invece il momento in cui i trombamici non sono insieme: non ci si dovrebbe abituare alle chiamate frequenti, ai messaggi del buongiorno e della buonanotte, ai regali di compleanno o in occasione di altre ricorrenze, ci si dovrebbe vedere al massimo una volta a settimana o una volta al mese.. Insomma dovreste evitare tutte quelle abitudini che di solito nascono quando si frequenta una persona per ben altro tipo di rapporto (di coppia). Evitate di trovarvi come trombamico/a un collega/una collega. Queste situazioni possono creare disagio sul posto di lavoro, vi costringerebbero ad essere frequentemente a contatto l'uno con l'altra e potrebbero sfociare in altre situazioni imbarazzanti o difficili da sostenere (soprattutto quando la trombamicizia finisce male). Infine, una regola che è anche regola di vita e che vale per qualunque genere di rapporto: siate onesti, trasparenti e parlate chiaramente, senza alcun timore di ferire l'altro. Meglio dire una verità dolorosa che restare in silenzio o peggio ancora cavarsela con una bugia. Dite chiaramente cosa volete, cosa cercate e se avete intenzione di sospendere la trombamicizia. photo credit: PhotoCo. via photopin cc

La rivista femminile Cosmopolitan, famosa per i suoi consigli sessuali piccanti, dopo che numerose star internazionali hanno dichiarato pubblicamente la loro omosessualità, ha finalmente deciso di unirsi al coro. Il giornale ha così pubblicando una guida erotica dedicata alle lesbiche, con 28 posizioni descritte in modo dettagliato e accompagnate da immagini esplicative che nulla lasciano all’immaginazione. Sarebbe la prima volta che la rivista, pubblicata in ben 64 paesi diversi, decide di pubblicare un vero e proprio “Kamasutra” per persone dello stesso (in Uganda gli omosessuali rischiano l'ergastolo). photo credit: Drriss & Marrionn via photopin cc

Care donne, non è una conversione alla posta del cuore (anche se l'inizio "Care donne" desta qualche preoccupazione), bensì vi voglio aiutare a capire sin da subito se quel nuovo amico che si dimostra cortese e disponibile "Chiamami se hai bisogno, per qualsiasi cosa, anche nel cuore della notte eh" è interessato al vostro lato più intimo, se per intimo intendiamo l'abbigliamento. Siccome so che peccate d'ingenuità vi segnalo 10 indizi che vi aiuteranno a sbrogliare la matassa del "Corteggiatore o amico sincero?". 1) Nonostante vi siate visti solo due volte, di cui una per sbaglio all'ufficio tasse, lui parla di bebè e corredini che si abbinano perfettamente al colore dei tuoi occhi. 2) Durante una tranquilla conversazione ti dice che hai qualcosa sul collo, è un moscerino. Si avvicina lentamente e ne approfitta per leccarti fino all'inguine. 3) Gira con un thermos di caffè bollente che si versa sui pantaloni ogni volta che ti vede, per poi denudarsi chiedendoti di lavarglieli. 4) Ti propone una giornata al mare, solo una volta giunti a destinazione scoprirai che è una spiaggia per nudisti che promuovono l'amore libero. 5) Ti scrive "Buongiorno" e "Buonanotte" su WhatsApp con selfie di lui che fa colazione/lava i denti/fa il bidet. 6) Elenca i possedimenti terrieri, il numero di automobili in garage, gli investimenti fatti in Qatar e i gioielli regalati alle precedenti fidanzate. 7) Indossa solo magliette con scritto "Mi chiamano Rocco, vuoi sapere perché?". 8) T'invita a casa sua per un aperitivo e ti risvegli nuda nel bosco a 50 km da casa. 9) Racconta d'aver fatto un corso per bagnino e che proprio oggi ha imparato come fare la respirazione bocca a bocca, ma se non si esercita rischia di dimenticarne la tecnica. 10) Compra un'isola deserta e ti chiede: "Cosa faresti se fossimo soli, io e te, su un'isola deserta?"-"Spererei sia abbastanza grande da rispettare questa ordinanza del giudice che ti vuole a 50 km lontano". Se nonostante ciò continuerà a farsi vedere intorno annientatelo con l'arma più potente a disposizione di una donna, non lascia nessun sopravvissuto: Se vuoi, possiamo restare amici.

Quando nasce un amore è tutto bellissimo. Ma anche no. C'è un'ombra che incombe su tutto, che si espande e dilaga fin nelle più remote pieghe del nostro cervello: la famigerata EX. Che, attenzione, potrebbe anche essere un novello Cerbero a tre teste. Ma perchè abbiamo tutto questo astio nei confronti della poveretta che ci ha precedute?!? Perchè siamo così gelose, ostili e contrariate?!? In fondo lo dice la definizione, lei appartiene al passato. Tuttavia, i motivi sono tanti per odiare le ex, per la maggior parte irrazionali, insensati e paranoici, come da copione. Eppure, potrete anche non crederci, esistono addirittura dei motivi razionali per NON essere gelose, ostili e contrariate nei confronti delle ex. Ad esempio?!? Ok, dopo 5 minuti buoni di scena muta, degna dell'esame di maturità più scadente del secolo, mi è venuto in mente qualcosa (e se non bastasse potreste sempre ispirarvi alla calma serafica delle mogli di attori porno). Dunque, vediamo, non dobbiamo preoccuparci per l'ex perchè: .................................... .................................... .................................... .................................... .................................... ah, sì, dicevo: perchè loro due (lui e lei, la ex!) hanno deciso di lasciarsi e un motivo valido dovrà pur esserci: perchè mai dovrebbero tornare insieme? perchè lui è andato oltre e ora non vuole altro che stare con te perchè magari lei ha continuato il suo percorso, rifacendosi una vita perchè quando si sentono/vedono è solo per questioni pratiche rimaste in sospeso; o poco più perchè lui dice la verità riguardo a quanto senta la sua ex e perchè perchè lui non ne parla così tanto da farti mettere in discussione i suoi sentimenti per te perchè lei non è una pazza stalker, è una ragazza normale come te (?!?!) perchè se continui a far vivere quel fantasma fra voi, il rapporto prima o poi si logora perchè se lei diventa una tua ossessione, lui in un modo o nell'altro continuerà a pensarla perchè se lei diventa una tua ossessione, lui non saprà più cosa dire o fare per rassicurarti perchè tutti abbiamo un passato. Anche tu. E per quanto fastidioso, occorre accettarlo. Naturalmente se i punti 8-9-10-11 e 12 non corrispondono al vero, avete tutti i motivi (irrazionali di cui sopra) per preoccuparvi. Tuttavia in linea di massima un consiglio vale su tutti: non fatela vincere. La ex dico. Più la nominerete, più le darete importanza. Ops, sono stata politicamente scorretta?!? Pazienza, una volta tanto svestiamoci dei buonismi e dichiariamo guerra quando è necessario. D'altra parte si vis pace para bellum.

La concezione di coppia sta cambiando. E non solo perchè ormai esistono tutta una serie di sfumature differenti dalla classica dicotomia di genere, ma anche perchè stanno evolvendo le persone in quanto singoli individui. Insomma, in poche parole, le fiabe, il principe azzurro, il lieto fine e i film passionali non esisteranno più; o meglio, avranno tutto un altro sapore. Il romanticismo non sarà più rappresentato da un mazzo di fiori, ma dalla consapevolezza di come programmare una lavatrice da parte di entrambi i componenti della coppia, così come dalla libertà che ognuno deciderà di concedere all'altro. State già pensando a qualche orgia?!? No, vi fermo subito, la direzione non è propriamente quella. Almeno non secondo il sito di incontri EliteSingles e il futurologo (!??!) austriaco Prof. Reinold Popp, che sulla base di un nuovo studio condotto proprio dal sito di dating online hanno stilato le 8 tendenze delle coppie moderne destinate a diventare "usuali" in un non meglio identificato futuro prossimo: le singole persone saranno più esigenti, dunque pretenderanno molto dall'entità-coppia, preferendo la singletudine ad eventuali compromessi troppo "compromessi" (la cacofonia è voluta); insomma due persone staranno insieme solo e soltanto se il risultato sarà qualcosa di vantaggioso e veramente piacevole per entrambi l'indipendenza sarà fondamentale: la libertà dei singoli individui della coppia sarà il requisito primario per star bene in due; no al "vivere per un altro", decisamente sì al "vivere prima di tutto per se stessi", con obiettivi individuali da raggiungere la terapia di coppia sarà la norma, per imparare a comunicare e a trovare il famigerato equilibrio di coppia la convivenza sarà quasi bandita come obsoleta e tradizionale (pensate a quanto moderna fosse soltanto qualche anno fa!), a favore dell'indipendenza e della libertà di ciascun individuo (anche se in coppia appunto) il matrimonio sarà una libera scelta, dettata dal desiderio e dall'amore, e non più una semplice convenzione sociale a cui aggrapparsi per non venire giudicati o per non rimanere soli (non dovrebbe già essere così?!?) in pochi crederanno ancora alla persona dei sogni, cioè a "quello giusto" per dirla alla femminile maniera; saremo tutti consapevoli di andare incontro a diversi partner di vita (spero non contemporaneamente, perchè in quel caso dovremmo parlare di poliamore) essere single non avrà più una scadenza: oggi, soprattutto se sei donna, quando intorno ai 30-40 anni non hai ancora figliato, i commenti in stile "poveretta", si sprecano...figurati se in più sei anche single! In futuro invece, essere single, anche se donne e anche a 50 anni, non sarà più un tabù nè una brutta malattia, ma semplicemente una libera scelta di vita gli incontri online saranno il metodo "tradizionale" per conoscersi. E pensare che i pionieri del dating online come la sottoscritta, sono stati additati come alieni per anni! Eppure la persona giusta (o le persone giuste, visto il poliamore differito di cui sopra) potrebbe non trovarsi nella ristretta cerchia di colleghi e amici che si frequentano quotidianamente: quale modo migliore dunque per trovare l'affinità vera, se non quello di cercarla potenzialmente sull'intero pianeta Terra in tempo reale?!? Che impressione vi fanno queste presunte qualità dell'amore futuristico?!? Personalmente se da una parte vedo in queste previsioni la speranza di un buon senso più evoluto e sviluppato, attento soprattutto (così come predicato dagli psicologi) alla singola persona prima di tutto, dall'altra ci leggo qualcosa di freddo e distaccato. Sono d'accordo sul fatto che il concetto di romanticismo potrebbe non essere più sinonimo di amor cortese, tuttavia alcuni punti mi sembrano un po' troppo estremizzati. Ok agli obiettivi individuali, ok alla libertà e all'indipendenza, ma l'amore porta con sè qualcosa di irrazionale e in fondo bellissimo che suona un po' come "darei la mia vita per te". Senza questo a cosa si ridurrebbe? A semplici reazioni chimiche?!? Dunque, io penso come sempre che la verità stia nel mezzo: evolviamoci pure, ma io farei attenzione a non perdere di vista il valore dell'Amore. Perchè, a mio modesto parere, ritrovarci senza potrebbe avere il sapore di una realtà pericolosa. Fredda. E decisamente poco accogliente. Single sì. Ma soli decisamente no. (foto by InfoPhoto)

Il primo appuntamento è andato alla grande?!? Vi siete riconosciute nei segnali di successo di cui parlavamo qualche tempo fa? E ora siete finalmente arrivate al secondo appuntamento, trepidanti, in fermento, ansiose ed emozionatissime, come sull'orlo di qualcosa di bellissimo. Solo che quel qualcosa durante la serata va storto, e il secondo appuntamento si rivela un disastro, l'esatto contrario della prima impressione e delle conseguenti aspettative. Com'è possibile che tutto ciò accada? Come potete esservi sbagliate così tanto? Ecco qualche risposta plausibile: 1- Tutto può succedere e a volte accade senza un preciso perchè. Dunque non fatevi troppe domande e passate oltre. 2- No, non vi siete SBAGLIATE. E' la parola più brutta che potete dire a voi stesse. Semplicemente ciò che entrambi vi eravate riservati di svelare al secondo appuntamento, non combacia. Probabilmente non siete compatibili e quando viene a mancare la magia delle circostanze esterne, i nodi vengono al pettine. Meglio scoprirlo al secondo incontro! 3- Lui è il classico bello e maledetto. Nel frattempo ha conosciuto qualcun'altra e voi non gli piacete più così tanto. Meglio sbarazzarsene subito! 4 - Lui ha paura di buttarsi in qualcosa di potenzialmente impegnativo. Tra il primo appuntamento, in cui si era fatto prendere dall'entusiasmo del momento, e il secondo appuntamento ha avuto modo di riflettere e di capire che per lui non è il momento giusto. E si allontana. Scenario plausibile, ma per carità reprimete il vostro istinto da crocerossine!!! Non avete bisogno di salvare nessuno, se non voi stesse: scappate a gambe levate! Se poi sono rose, vuol dire che fioriranno in un'altra stagione. 5 - Quelle che hanno paura siete voi, e forse nemmeno ve ne rendete conto; avete cambiato qualcosa nel vostro atteggiamento rispetto al primo appuntamento e dunque le cose non hanno più funzionato. Fermatevi a riflettere, prima che qualcos'altro sfugga al vostro controllo. Ok, una volta capite le possibili cause del presunto disastro, come fermare l'ondata di paranoie della serie "faccio schifo e non mi vorrà mai più nessuno"?!? Bella domanda. Farò la classica parte di chi predica bene e razzola male, dicendo una banalità: tenetevi il ricordo dell'emozione positiva del primo incontro e pensate che potrà succedervi di nuovo con una persona più adatta a voi. Oppure provate a pensare che prima di tutto dovete star bene con voi stesse. Che ne dite di un bel >corso motivazionale?!? (foto by InfoPhoto)

Non siamo tantissime, ma ormai nemmeno così poche da permettermi di ignorare il fenomeno: parlo di quelle che a casa portano i pantaloni. Figlie di generazioni ribelli, che hanno combattuto per i diritti delle donne, ma figlie anche di un tempo di nauseante crisi economica, che comincio a pensare sia stata ideata e innescata a tavolino appositamente per regalarci esperienze extrasensoriali. Noi siamo quelle che, grazie a qualche curiosa manifestazione delle (ironicamente denominate) pari opportunità, oppure grazie al fatto che in molte mansioni da svolgere di fronte ad un pubblico i datori di lavoro preferiscono metterci "una bella presenza" (ma solo per qualche mese eh!), in pratica portano a casa i soldi. Mentre i nostri compagni ci vedono districarci fra lavoro, casa, figli, spesa, lavatrici e cucina, senza poter fare nulla, perchè disoccupati, cassaintegrati, dilettanti allo sbaraglio. La domanda dunque è: come gestire la situazione? Non dal punto di vista tempistico attenzione, quello è di gran lunga più semplice. Io mi riferisco al contesto psicologico, orrendamente difficile da affrontare. Perchè non crediate che secoli e secoli di ruoli improvvisamente ribaltati non destabilizzino il maschio alfa della casa. Il vero problema però è come non lasciarsi destabilizzare invece dal fatto che noi sgobbiamo per incastrare tutto nel migliore dei modi e loro ci guardano semplicemente, oltretutto incapaci di reagire a stati depressivi talvolta incontrollabili. In poche parole, tu sei lì che finisci lo spazio sull'agenda in pochi minuti, arrampicata pericolosamente fra una lavastoviglie e una chiamata di lavoro, tra l'energia per lavorare e l'insonnia notturna, e lui niente. Ti guarda e dice: sono depresso. Ecco, dopo aver dipinto questo quadro tutt'altro che bucolico, potrei citare cinicamente una voce nota dicendo che "l'amore è un'altra cosa", ma credo sia doveroso abbandonare finalmente la veste polemica che ho indossato fino a qui. L'intento era quello di sdrammatizzare una situazione in realtà piuttosto ruvida per entrambi i componenti della coppia: lei senza un attimo di meritato respiro, lui devastato dal nulla incombente e impaurito da un futuro inesistente. Lei frustrata dal troppo lavoro (in ufficio, a casa, fuori casa, etc), lui destabilizzato dalla mancanza di responsabilità e di prospettive, con un senso di inadeguatezza e inferiorità in pericoloso aumento. Purtroppo la soluzione più facile non è plausibile a breve termine: il lavoro continua a mancare e la disoccupazione dilaga, almeno nel nostro Paese. Dunque le soluzioni dobbiamo trovarle dentro di noi (oddio che brutto tentativo di risultare saggia!). In pratica le cose da fare sono sostanzialmente tre: accettare la situazione ed "entrarci dentro", indossarla come un abito e adattarsi di conseguenza dividere equamente i compiti: se è lei a lavorare, lui darà maggiore supporto in casa (e se Sheryl Sandberg avesse ragione, per i maschietti non dovrebbe poi essere così male...) utilizzare il tempo a disposizione (di lui) per crescere: interiormente, professionalmente, umanamente. Corsi gratuiti o quasi, internet, associazioni di volontariato possono offrire tantissime opportunità in tal senso. Non si tratta di azioni facili; tuttavia sappiate che se riuscite a farle fruttare ci sarà molta più serenità per entrambi. Che tradotto significa più tempo (e maggiore voglia) per la ginnastica da camera!

Un tempo significava suscitare scalpore. Oggi è diventata la norma. Sto parlando del dating online, come lo chiamano inglesi e americani; incontri online, se vogliamo dirla con un po' di pizza e mandolino. La sostanza però non cambia: l'amore si può trovare un giorno per caso sull'autobus, o sul posto di lavoro, o in casa del vicino, ma non è infrequente nè tantomeno più così sorprendente che da una chat si passi ad un anello nuziale. E nonostante i modi per incontrarsi siano cambiati o comunque più numerosi rispetto a 10 anni fa, alcune cose rimangono sempre uguali: una volta stabilito il contatto umano oltre lo schermo infatti, inizia una sorta di terno al lotto. Mi sono trovata bene? Voglio rivederlo? E soprattutto, lui mi vorrà ancora? Oppure spero di non incontrarlo mai più? E' solo una potenziale avventura? E' qualcosa di più? Bla, bla, bla, l'elenco potrebbe continuare all'infinito. I dubbi non sorgono soltanto quando le cose vanno così e così, ma anche quando il primo appuntamento è andato alla grande. Soltanto che, soprattutto per quanto riguarda noi donne (che magari facciamo colpo grazie a qualità inaspettate) , le paranoie prendono il sopravvento su qualunque traccia positiva. Forse perchè nella maggior parte dei casi gli incontri si rivelano pressochè disastrosi?!? Eppure qualche percentuale di successo è plausibile; e potrebbe capitare anche a voi. Allora ecco un piccolo vademecum per confermare la buona riuscita del vostro nuovo primo appuntamento e per capire quando veramente sia il caso di prevederne un secondo: Dopo che vi siete salutati, vi rimane una gran voglia di saltargli addosso e rimpiangete di non averlo baciato (decisione presa per fare l'inutile figura delle brave ragazze oppure perchè l'occasione vi ha colte impreparate)? Siete sulla buona strada Un senso di autenticità vi pervade? Vi sentite come se non aveste fatto altro che essere voi stesse tutta la sera? Ottimo segno. Avete voglia di scoprire qualcosa di più su di lui? Significa che è stato abbastanza intrigante da mostrarvi se stesso, lasciandovi al contempo il piacere di capire qualcos'altro al prossimo appuntamento. Girate continuamente il film dei momenti passati insieme (nella vostra testa)? Non fate che pensare e ripensare alla serata, ricordando anche i dettagli? Tratto tipicamente femminile, ma inconfondibile: significa che il primo incontro è andato alla grande. Pensate che il vostro ex, che fino al giorno prima tormentava i vostri ricordi, sia ormai acqua passata? Significa che l'energia del vostro nuovo incontro vi sta permettendo di vivere soltanto il presente, dandovi al contempo la possibilità e la voglia di migliorare la vostra vita. Avete abbandonato l'idea che l'unica cosa giusta per voi sia di passare il resto dei vostri giorni in compagnia di chili di gelato al cioccolato? Ok, questo primo appuntamento vi ha dato la speranza che possiate meritare anche altro. Se almeno tre di queste condizioni sono soddisfatte, il primo appuntamento è stato decisamente un successo. Attenzione però perchè il secondo incontro potrebbe essere al contrario un gran disastro. Come spiegarselo? Bè, il discorso sarebbe da approfondire, ma capita più frequentemente di quel che si pensa. Il consiglio tuttavia è quello di non guardare troppo avanti e di non aspettarsi nulla: godetevi il momento fino in fondo, lasciatevi pervadere da tutte le emozioni e le sensazioni positive di cui sopra, e dopo...chi vivrà, vedrà. Il punto n°6, in questa fase, è fondamentale: la speranza e la consapevolezza che là fuori c'è qualcosa di buono anche per voi. Fatene il vostro mantra. photo credit: "CAVE CANEM" via photopin cc

Come certamente già saprete, il mondo del dating online (gli incontri galanti tramite siti o app create appositamente) si sta espandendo a macchia d'olio, anche nel nostro Paese. Per carità, all'estero (America, Gran Bretagna, tanto per citare i più attivi sull'argomento) è un must: se sei in età "da marito", non puoi non essere iscritta a un sito di incontri, fosse soltanto per scroccare qualche cena. Poi ci sono quelli extraconiugali per chi l'età da marito l'ha superata abbondantemente, ma questa è un'altra storia, una di quelle con le corna. Il fenomeno del dating online iniziò in sordina, sociologicamente parlando. La paura e la diffidenza spingevano le persone a mettere nomi e foto false sul profilo, o a non metterli proprio. Oggi, con l'ultimo fenomeno della serie chiamato Tinder, siamo arrivati all'esatto opposto: i profili si riempiono esclusivamente con foto. Niente parole inutili. Puro lato esteriore da scartabellare tipo bancarella del mercato. Una volta si sceglievano così accompagnatori e accompagnatrici di dubbia provenienza, ma per scopi ben noti. Nell'era contemporanea invece, si sfogliano cataloghi di immagini per cercare addirittura il possibile partner per una vita. Tinder funziona proprio così, sfruttando l'immediatezza delle nuove tecnologie, in grado di mostrare foto ad alta risoluzione sullo schermo di uno smartphone; la scelta poi è ancora più semplice grazie ai touchscreen capacitivi: un tocco di polpastrello verso destra lascia qualche speranza, uno verso sinistra decreta la fine certa. Non voglio soffermarmi su questioni pseudo-filosofiche, chiamando in causa l'ormai trita questione dell'immagine a tutti i costi: lo sappiamo, ci si dovrebbe scegliere per la bellezza interiore, puntare l'attenzione sempre e soltanto sull'aspetto fisico è superficiale e deletereo, bla bla bla. Ma ce ne dobbiamo fare una ragione: la prima impressione è quella esteriore; che punti ad una bellezza canonizzata o soggettiva, poi è un'altra questione, ma certo è che la prima cosa che si nota di una persona è quanto meno il suo sguardo. Dunque se si desidera qualche possibilità in più di finire verso la destra di qualcuno, l'immagine è tutto, o meglio LE immagini sono tutto: dovete essere dotate, in poche parole, di fotografie in grado di attirare l'attenzione. Che siano selfie oppure no, le vostre immagini-profilo dunque dovrebbero seguire delle regole precise per attirare l'attenzione, regole che tuttavia francamente NON conosco. Vi posso dire però cosa sicuramente NON dovete fare (e credetemi... lo fanno, lo fanno): per carità lasciate perdere foto imbarazzanti, semi-provocanti o del tutto pornografiche; non mercificatevi, non perdete dignità e soprattutto non mettetevi in pericolo evitate le foto di gruppo: confondono e non attirano per niente non mettete nel profilo le foto del matrimonio, creano un inevitabile quanto spontaneo muro di Berlino fra voi e loro non mostratevi in compagnia di altri uomini, anche se fossero soltanto degli amici: i maschi vedono subito invaso il territorio non mettete foto con costumi di carnevale o di Halloween non servono filtri Instagram o di qualunque altro genere, a meno che il vostro colore naturale sia talmente inguardabile da richiedere un intervento alieno. Detto questo, potrei anche ricredermi su alcuni punti, perchè parlare per immagini potrebbe anche non essere poi così male: cercare di mostrare qualcosa della propria personalità soltanto ad uno sguardo esteriore, potrebbe essere una sfida creativa. Dunque foto potenzialmente ridicole o strambe avrebbero il pregio di farsi scartare dai più superficiali, ma forse di attirare i più folli e/o profondi. In ogni caso, figlia di una relazione d'amore nata grazie al dating online, vi posso assicurare che esistono quelli che ci provano in qualsiasi caso, anche se vi mettete un sacco nero in testa. Non so però quanto possano essere stimolanti quelli che io definisco, alla romana maniera, "ndo cojo, cojo". Al più presto stilerò una lista pro-parità dei sessi, cercando di consigliarvi quali immagini di uomini possano meritare il vostro polpastrello destro. Anzi, forse sarà più divertente parlare del sinistro. photo credit: Ed Yourdon via photopin cc

Spesso ci chiediamo come piacere agli uomini; ancora più spesso ci chiediamo COSA piaccia agli uomini, pensando di conoscere tutte le risposte. Gli occhi? Il viso? Le curve? Sicuramente sono fattori esteticamente importanti; e per favore non raccontiamoci la favoletta "dell'essere belle dentro" perchè non ci crede più nessuno. Tuttavia ci sono degli aspetti quanto meno sorprendenti di noi donne che paiono attirare l'attenzione degli uomini forse più di un gluteo generoso, anche al primo incontro. Quali sono? Su un webmagazine d'Oltreoceano ho trovato un elenco di queste caratteristiche inaspettate piuttosto divertente e soprattutto interessante, basato su un sondaggio sottoposto a ragazzi fra i 20 e i 30 anni. Secondo questi dati, gli uomini noterebbero in una donna: i denti la risata più spontanea il lato competitivo l'hobby segreto le orecchie i gusti musicali. Ecco a parte la prima e la penultima, non si tratta di cose facilmente individuabili ad una prima occhiata; tuttavia dopo uno o due appuntamenti, i marziani sembrano tirare qualche conclusione anche sugli altri elementi venusiani. Voi cosa ne pensate? Voglio dire, siamo sicure che i denti tirino più di un carro di buoi? Perchè, per carità, il sorriso è importante, ma forse lo sbiancamento a oltranza dei canini non rientra fra le nostre priorità di donne; per non parlare delle orecchie, la cui estetica (orecchini a parte) di solito non è oggetto della nostra attenzione. Per quanto riguarda il resto, trovo interessantissimi invece altri due punti: la risata e l'hobby "segreto". Si tratta infatti nel primo caso dell'espressione di giubilo più sguaiata e sentita che una donna può tirar fuori, al posto di quelle a denti stretti che sembrerebbero invece tanto eleganti e opportune; se il maschio preferisce in realtà la prima alle seconde, a mio parere significa che cerca genuinità e bellezza nel senso più lato del termine. Nel secondo caso invece si parla della passione anche più recondita che una donna può avere, quella che magari ci si tiene strette; ecco gli uomini forse preferiscono vederci nel nostro elemento naturale, immerse in quello che ci fa sentire realizzate. Sarà davvero così? No perchè finora mi sembra di aver tracciato un quadro quanto meno utopistico. Ma la speranza è sempre l'ultima a morire. photo credit: Paola Yeah;)) via photopin cc