Le cicatrici si abbronzano o vanno protette dal sole?

Con l'arrivo dell'estate, sorge la domanda su come trattare le cicatrici durante l'esposizione al sole. Scopriamolo insieme

L’estate è arrivata e con essa il sole che invita a trascorrere più tempo all’aria aperta. Molti di noi sanno quanto sia importante proteggere la nostra pelle dai danni causati dai raggi UV, ma cosa succede quando si tratta di cicatrici? Si abbronzano o vanno protette dal sole? È una domanda comune che, però, richiede una risposta accurata.

Cosa sono le cicatrici?

Le cicatrici sono il risultato della riparazione naturale della pelle dopo un trauma, come un taglio, un’abrasione o un intervento chirurgico. Durante il processo di guarigione, il tessuto cicatriziale si forma per rimpiazzare il tessuto danneggiato. Tuttavia, le cicatrici hanno una struttura diversa rispetto alla pelle normale e possono reagire in modo diverso all’esposizione al sole.

In generale, le cicatrici sono più sensibili ai danni causati dai raggi UV rispetto alla pelle circostante. La melanina, il pigmento responsabile dell’abbronzatura, è prodotta in quantità inferiori nelle cicatrici, rendendole più suscettibili alle scottature solari. L’esposizione al sole può rendere le cicatrici più scure, più sporgenti o più pruriginose. Inoltre, i raggi UV possono rallentare il processo di guarigione delle cicatrici e provocare un’iperpigmentazione permanente.

Esistono diversi tipi di cicatrici:

  • Quelle più comuni sono le cicatrici lineari, che si formano in seguito a tagli o ferite chirurgiche. Queste cicatrici di solito sono sottili e bianche, e tendono ad abbronzarsi meno rispetto alla pelle circostante.
  • Le cicatrici ipertrofiche sono caratterizzate da un’eccessiva produzione di tessuto cicatriziale che provoca una rialzatura della pelle. Queste cicatrici possono essere più rosse o scure rispetto alla pelle circostante e possono diventare più evidenti con l’esposizione al sole.
  • Un altro tipo di cicatrice è quella cheloide, che è caratterizzata da una crescita eccessiva del tessuto cicatriziale al di là dei confini della ferita originale. Le cicatrici cheloidi possono essere rigide, pruriginose e di colore più scuro rispetto alla pelle circostante. Queste cicatrici possono anche essere più sensibili ai danni causati dai raggi UV e richiedono una particolare attenzione nella protezione solare.

È importante sottolineare che ogni tipo di cicatrice può reagire in modo diverso all’esposizione al sole. È consigliabile consultare un dermatologo o un chirurgo plastico per una valutazione specifica del tipo di cicatrice e per ottenere indicazioni personalizzate sulla sua protezione solare.

Come proteggere le cicatrici dai raggi solari

Detto questo, è sicuramente consigliabile proteggere le cicatrici dal sole. Ecco alcune misure che è possibile adottare per proteggerle come si deve:

Utilizzare creme solari ad ampio spettro

Applicare una crema solare con fattore di protezione solare (FPS) di almeno 30 (meglio ancora 50) sulle cicatrici esposte al sole. Assicurarsi, inoltre, che la crema solare offra una protezione sia dai raggi UVA che UVB.

Coprire le cicatrici

Se possibile, coprire le cicatrici con indumenti protettivi o cerotti adesivi durante l’esposizione al sole. Questo ridurrà l’esposizione diretta ai raggi UV e aiuterà a prevenire danni ulteriori. È importante notare che la protezione solare dovrebbe essere una pratica costante, non solo durante l’estate. Anche durante i mesi più freddi o nuvolosi, i raggi UV possono ancora raggiungere la pelle e danneggiare le cicatrici.

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