Edelfa Chiara Masciotta: "Porto ancora i segni del mio incidente"

L'ex Miss Italia è tornata a parlare dell'incidente stradale nel quale è rimasta coinvolta nel novembre 2019: "Una macchina mi ha presa in pieno, è stato molto traumatico".

Edelfa Chiara Masciotta è tornata a parlare del suo incidente. In un’intervista al Corriere, l’ex Miss Italia ha raccontato le conseguenze di quella sera del novembre 2019, quando un’auto la investì sulle strisce pedonali a Torino.

Era novembre, una serata piovosa. Ero uscita da poco dallo IED e stavo attraversando sulle strisce pedonali in corso Matteotti. Una macchina mi ha presa in pieno. È stato molto traumatico e ne porto i segni ancora oggi”, ha esordito. “Ho dovuto affrontare cinque operazioni, mi sono ritrovata senza naso. Piena di cicatrici in faccia che continuavano a produrre delle cisti. Ma non voglio lamentarmi, sono qui e ne sto parlando. Sto anche diventando sorda da un orecchio, come conseguenza sempre dell’impatto. Ma non me la sento al momento di fare un’altra operazione”, ha poi continuato.

Poi, l’ex Miss Italia ha parlato delle conseguenze psicologiche delle numerose operazioni: “La bellezza non può essere solo il corpo (…) ovviamente la bellezza estetica ha il suo valore e non posso negare di avere avuto dei momenti di défaillance. Non ero pronta a dover convivere con quei segni in volto tutta la vita. I medici sono stati bravi. Anche se tanti ci sono ancora. Allora si ricorre a qualche astuzia, una frangia più lunga, un ciuffo…”.

Il suo ritiro dal mondo dello spettacolo, però, non ha a che vedere con l’incidente, ma con il figlio Andrea, avuto dal regista Roberto Cenci. “A tre anni, il mio primo figlio si è ammalato di diabete di tipo 1. Oggi, grazie alla ricerca, la tecnologia dà un grande aiuto nella gestione della patologia. Allora, la cosa giusta da fare per me è stata lasciare tutto e stare dietro a lui al 100%”.

Oggi, Edelfa Chiara Masciotta ha uno studio di progettazione, di nome Edera, fondato insieme all’architetto e fotografo Daniele Ratti. “Non ho mai avuto un ripensamento e ne sono felice (…) Mi sono ritrovata a scegliere e ho scelto. Ho ribaltato la mia vita e anche il mio lato artistico. E mi sono iscritta allo IED”.

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