Eritema solare: cosa fare se la pelle è stata sovraesposta ai raggi UV

I sintomi e i rimedi più efficaci per l'eritema solare, ma anche i consigli utili per prevenirlo e proteggere la tua pelle dai raggi UV.

L’esposizione ai raggi solari rappresenta un importante fattore di benessere per l’organismo, in particolare per la sintesi della vitamina D. Tuttavia, se protratta e non adeguatamente protetta, può determinare effetti dannosi a carico della cute. Uno dei più frequenti tra questi è l’eritema solare, una reazione infiammatoria acuta della pelle provocata da un’eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti, in particolare UVB.

Questa condizione si manifesta con arrossamento, bruciore, ipersensibilità cutanea al tatto e, nei casi più gravi, con edema e formazione di vescicole. Le sedi più frequentemente colpite sono le aree fotoesposte come spalle, dorso, viso e décolleté.

Eritema solare: fisiopatologia e sintomi

Dal punto di vista clinico, l’eritema solare rappresenta una risposta dell’epidermide all’aggressione dei raggi UV. La radiazione induce danno diretto al DNA cellulare e stimola una cascata infiammatoria, mediata da prostaglandine e citochine, che determina vasodilatazione, aumento della permeabilità vascolare e richiamo di cellule immunitarie.

I sintomi non si manifestano immediatamente, ma solitamente compaiono entro 4-6 ore dall’esposizione e raggiungono il picco tra le 12 e le 24 ore successive. In soggetti particolarmente sensibili o in caso di esposizione estrema, l’eritema può evolvere in ustioni di primo o secondo grado.

Quando l’eritema è associato a febbre, cefalea, vertigini o nausea, è opportuno considerare anche il rischio di un colpo di calore o di una scottatura più severa, che richiede valutazione medica tempestiva.

La prevenzione resta la prima forma di protezione

La prevenzione dell’eritema solare si basa su tre pilastri fondamentali:

  • Uso quotidiano di filtri solari ad ampio spettro, con SPF ≥30, applicati in quantità adeguata e rinnovati ogni 2 ore.
  • Evitare l’esposizione solare nelle ore centrali della giornata (11:00-16:00).
  • Indossare abbigliamento protettivo, cappelli a tesa larga e occhiali con filtri UV.

Educare a una corretta fotoesposizione è fondamentale, soprattutto nelle fasce più giovani della popolazione e nei soggetti a fototipo chiaro.

Cosa fare in caso di eritema solare

Nel caso in cui la prevenzione non sia stata efficace e si manifestino i sintomi di un eritema solare, è necessario agire tempestivamente per ridurre il danno e favorire la riparazione della barriera cutanea. I principali interventi consigliati includono:

  • Raffreddamento della pelle: attraverso impacchi con acqua fresca o soluzioni fisiologiche, evitando l’uso di ghiaccio o getti d’acqua diretti.
  • Applicazione di formulazioni lenitive: preferibilmente in gel o spray, a base di sostanze emollienti, antinfiammatorie e riparatrici dell’epidermide (es. pantenolo, aloe vera, acido ialuronico).
  • Idratazione sistemica: aumentare l’assunzione di acqua per compensare le perdite e supportare il turnover cellulare.
  • Evitare la rimozione della cute desquamata: la guarigione deve avvenire spontaneamente, senza traumi meccanici.

La corretta informazione fa la differenza

L’eritema solare non è solo un evento fastidioso ma, se ripetuto nel tempo, può contribuire all’invecchiamento cutaneo precoce e aumentare il rischio di tumori cutanei non melanomatosi. Una corretta informazione rappresenta quindi uno strumento di prevenzione efficace.

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