Che cos'è la Blue Beauty, il movimento di bellezza che fa bene agli oceani

Blue Beauty, il futuro della cosmetica responsabile è nei cosmetici che vanno oltre l'estetica, abbracciando una filosofia che si impegna a proteggere gli oceani

Negli ultimi anni, il settore della bellezza ha assistito a un aumento della consapevolezza da parte dei brand riguardo all’ecologia e alla sostenibilità. Anche noi consumatori siamo cambiati nel nostro approccio alla cosmetica e siamo sempre più attenti a cosa compriamo e come lo usiamo. Dopo aver abbandonato le microsfere in plastica in scrub e lozioni, capito i vantaggi della cosmesi solida e aver sostituito salviettine e dischetti struccanti con soluzioni riutilizzabili, c’è sicuramente qualcos’altro che possiamo fare. Una nuova tendenza, chiamata “Blue Beauty“, si presenta come il passo ulteriore verso la salvaguardia degli oceani.

Che cos’è la Blue Beauty?

Blue Beauty è il nome del movimento eco-friendly fondato dall’attivista Jeannie Jarnot, mirato a sensibilizzare il mondo della bellezza e i consumatori riguardo all’adozione di azioni sostenibili che riducano al minimo l’impatto sui mari e sugli oceani. Dopo l’era della bellezza verde, che ha spinto molti brand a impegnarsi per la creazione di prodotti “green” e packaging riciclabili, la Blue Beauty si concentra sulla conservazione della biodiversità marina.

La vita marina è infatti sempre più minacciata da agenti inquinanti e dalla plastica che invade gli oceani. Secondo il WWF, è come se ogni minuto un enorme autocarro di rifiuti di plastica si riversasse negli oceani, buttando in mare a 8 milioni di tonnellate di plastica all’anno.

Ma il movimento Blue Beauty non si limita a chiedere ai brand di ridurre l’uso della plastica nei loro packaging o renderne più facile il riciclo. Si estende anche al controllo delle sostanze potenzialmente dannose nei cosmetici. Grandi nomi nel settore della bellezza stanno aderendo a questa filosofia, impegnandosi a garantire la sicurezza ambientale dei loro prodotti.

La partecipazione attiva di noi consumatori è fondamentale. Riutilizzare i packaging e incoraggiare i marchi beauty a promuovere la restituzione degli imballaggi per il riciclo sono piccoli gesti che possono fare la differenza.

Perché la Blue Beauty è diversa da quella Green

La Green Beauty si concentra sull’utilizzo di ingredienti naturali e sostenibili, la Blue Beauty abbraccia ogni aspetto del ciclo di vita dei cosmetici, dall’assemblaggio alla distribuzione, con l’obiettivo di ridurre l’impatto sui mari.

La bellezza “pulita” o “verde” è spesso associata all’essere non tossica per la pelle, ma la Blue Beauty va oltre questo concetto, considerando l’impatto complessivo sul pianeta e sull’ecosistema marino.

Come aderire alla Blue Beauty

Vivere seguendo completamente le cause ambientaliste può essere un obiettivo difficile da raggiungere concretamente e molto ambizioso, ma impegnarsi in piccoli gesti quotidiani può fare la differenza. Per questo, se non sappiamo da dove cominciare, potremmo partire ad esempio dalla crema solare: la scelta della protezione solare è infatti cruciale per mari e oceani, poiché, nonostante protegga la pelle, può causare danni agli ecosistemi marini.

Informarsi sugli ingredienti nocivi e optare per soluzioni alternative sono passi fondamentali. Per citare un esempio virtuoso, le Hawaii hanno aperto la strada vietando le creme solari dannose per i coralli, dimostrando che le azioni a livello individuale e legislativo possono contribuire a preservare la salute degli oceani e a fare un ulteriore passo avanti.

Seguici anche su Google News!