Dove sono finiti gli uomini single?

Mancano i single, che fine hanno fatto? Sono scomparsi oppure nell'era delle interazioni rapide tutto è diventato più complicato e difficile?

Le donne in generale hanno raggiunto un’emancipazione sociale ed economica che non ha eguali con il passato, guidano sicure il loro ruolo attraverso le stanze della società. Amore compreso, dove fare la prima mossa non è più solo prerogativa maschile.

Anzi l’uomo cosa fa? Se un tempo vestiva i panni del predatore assoluto, con tanto di arco e frecce e clava metaforica, ora condivide il compito come un degno comprimario. Ma non tutti sono felici di spartire il palcoscenico e molto spesso, spaesati e spaventati da donne troppo sicure di sé, finiscono per abbandonare il confronto e rinunciare alla caccia.

Eppure in mezzo a tutte questa sicurezza c’è chi ancora attende un segnale, una parola che celi anche un po’ di sana e romantica insicurezza. C’è chi si aggrappa al vecchio adagio che vuole le buone maniere protagoniste indiscusse del primo incontro. Ma dove sono finiti tutti questi uomini single che riempiono le trame dei film e delle serie più amate? Che sia vero che nell’età della Web comunicazione sia diventato sempre più complicato comunicare?

Forse nascosti dal monitor rassicurante, i single trovano difficile fare la prima mossa, e anche solo scambiare due parole diventa un’impresa. Per non parlare del fatto che trovare un uomo non impegnato è come cercare una pietra rara, e quei pochi che si buttano nella mischia si trovano a dover combattere contro un decalogo di comportamenti da rispettare. Ad esempio non sommergere mai la fanciulla di SMS per non sembrare troppo smaniosi, ma al contempo non aspettare troppo prima di richiamarla per non far cadere nel nulla l’incontro.

Coordinare ciò che pensa lui e ciò che pensa lei è da sempre un compito difficile, perché spesso si è vittime di retaggi di pensiero o sociali che non ci appartengono. E si finisce per interpretare una parte perdendo la spontaneità di un gesto semplice come una carezza o un bacio. L’ideale sarebbe quella di presentarsi senza paraventi emotivi dietro i quali nascondersi, o atteggiamenti forzati. Essere se stessi è da sempre la carta vincente.

Una cosa è certa: in amore vale sempre la regola delle parti. Gli uomini dovrebbero quindi sprecare un po’ di iniziativa in più nel corteggiamento, senza impigrirsi o farsi sopraffare dalla timidezza. Senza costringere le donne a fare la maggior parte del lavoro sporco. Sicuramente uomini e donne, se timidi ed emotivi, avranno qualche difficoltà in più a lasciarsi andare, ma non è giusto abbandonare la ricerca e la scoperta sin dall’inizio perché si rischierebbe di perdere un’occasione preziosa e unica.

Per conoscere nuovi single è indispensabile uscire di casa, frequentare luoghi di aggregazione come locali, concerti, palestre cercando di essere predisposti all’interazione. Anche il linguaggio del corpo è importante: uscire in gruppo è bello ma se l’interessato è da solo difficilmente vi avvicinerà. Per questo magari vale la pena farsi avanti, scambiare due parole veloci per consentire alla controparte di rassicurarsi. Del restoanche gli uomini nascondo timidezze, insicurezze ed emotività. Un rifiuto grava per entrambi in egual misura, specialmente se si è reduci da una storia conclusa.

Ma rinunciare alla corsa, quando quella che momentaneamente abbiamo fallito è una singola gara, è un peccato imperdonabile. Dopo una breve pausa è giusto riprendere il percorso che sarà sicuramente popolato di gente, facilitando le conoscenze e le nuove amicizie. L’importante è mostrare il biglietto da visita perfetto: essere se stessi, senza fronzoli e coperture. Le singole complessità rendono unico ognuno di noi, e quindi affascinante agli occhi di chi vorremo conoscere.

Fonte: She Knows

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