Gabriele Marchetti, paralizzato dopo un gioco a Ciao Darwin, ritira la denuncia a RTI

Nonostante l'uomo abbia fatto un passo indietro, dopo aver ricevuto un cospicuo risarcimento, resta in corso il processo penale. Che vede quattro persone imputate e accusate di lesioni gravissime, per imprudenza, imperizia e negligenza".

Gabriele Marchetti ha ritirato la denuncia che aveva fatto a RTI (società del Gruppo Mediaset) in seguito alla brutta caduta avvenuta a Ciao Darwin, programma di Canale 5 condotto da Paolo Bonolis. Il tragico incidente, avvenuto il 17 aprile 2019, è costato all’uomo una paralisi di tutti e quattro gli arti, dal collo in giù, rendendolo tetraplegico, senza possibilità di miglioramento.

Il Corriere della Sera, dopo una lunga intervista con Marchetti – in cui lui stesso aveva accusato Bonolis di non essersi mai fatto sentire – ha parlato anche con la sua avvocata, Federica Magnanti, la quale ha confermato il ritiro della denuncia (avvenuto dietro a un cospicuo risarcimento).

Ad oggi, però, resta in corso il processo penale, che vede quattro persone imputate e accusate di lesioni gravissime. Fra loro ccompaiono Sandro Costa e Massimo Porta (della società RTI di Mediaset), Massimiliano Martinelli (Maxima) e Giuliano Giovannotti (Sdl 2005), che si occuparono delle attrezzature e della selezione dei partecipanti.

Gabriele Marchetti stava partecipando al gioco “Genodrome”, un percorso a ostacoli, ed è caduto nel passaggio su una serie di rulli. Secondo l’accusa, i dirigenti sono colpevoli di “imprudenza, imperizia e negligenza“. Il pm Alessia Miele ha infatti ragione di credere che la superficie dei rulli sarebbe stata resa “scivolosa” per rendere più difficoltosa la prova, come spiegato sempre dal Corriere.

Le giornate di Marchetti sono ora “noiose e molto lunghe“, poiché non può “fare niente, nessuna attività“. L’uomo – a cui è cambiata la vita da un giorno all’altro -ha raccontato infatti: “Sono completamente privo di autonomia e dipendo totalmente da mia moglie e mio figlio per lo svolgimento di ogni atto quotidiano“.

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