"Non subiremo restando fermi": la canzone dei Måneskin a sostegno dell'Ucraina

La band romana ha aderito al progetto #StandUpForUkraine di Global Citizen, con un video pubblicato sui social. "I rifugiati hanno bisogno di aiuti umanitari. Usiamo la nostra voce per chiedere di agire".

Un video di un minuto, in cui i loro volti si alternano alle drammatiche immagini di corpi senza vita e città distrutte: così i Måneskin hanno deciso di esprimere il loro sostegno e il loro aiuto alla popolazione ucraina, devastata dalla guerra. La band romana ha pubblicato sui suoi profili social una nuova canzone, scritta appositamente per far sentire la propria voce e chiedere che il conflitto tra Russia e Ucraina finisca il prima possibile.

Come puoi dormire la notte? Come puoi chiudere entrambi gli occhi? Vivere con tutte quelle vite nelle tue mani, stare da solo su quella collina, usando il carburante per uccidere. Noi non subiremo stando fermi. Guardaci ballare. Balleremo sulla benzina“. Queste le parole pronunciate dal frontman Damiano David nel video, che ritrae lui e gli altri membri della band in primo piano e in bianco e nero, mentre le immagini della guerra scorrono rapide, a colori.

Con questa canzone i Måneskin hanno voluto aderire alla campagna #StandUpForUkraine dell’organizzazione no-profit Global Citizen. “I rifugiati in Ucraina e nel mondo hanno bisogno di aiuti umanitari. Usiamo la nostra voce per chiedere di agire, lo puoi fare anche tu. Unisciti a noi, crea la tua videochiamata per il mondo per supportare i rifugiati e fare donazioni su: ForUkraine.com“, si legge sul profilo Instagram della band.

Il progetto, nato per aiutare i profughi in fuga dalla guerra in Ucraina, ma anche i rifugiati della Siria e dello Yemen, ha visto la partecipazione di moltissimi altri grandi nomi della musica e dello spettacolo: da Bruce Springsteen a Annie Lennox, dai Radiohead a Ellen DeGeneres, da Madonna ai Red Hot Chili Peppers. E ora a loro si sono aggiunti anche i Måneskin. Culmine della campagna #StandUpForUkraine il 9 aprile, quando il premier canadese Justin Trudeau e il presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen si incontrano a Varsavia.

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