Quando è giusto dire ti amo?

Se avete le farfalle nello stomaco e sentite i violini nella vostra testa siete innamorati: ecco qualche consiglio su quando è giusto dire ti amo.

Avete le farfalle nello stomaco, vedete tutto rosa e sentite i violini nella vostra testa: ebbene sì, siete innamorati, ma quando è giusto dire ti amo? Questo grande sentimento che è l’amore, a volte, può far fare cose molte stupide, come lasciarsi scappare un “ti amo” al secondo appuntamento. Con queste due romantiche e brevi parole ci sono due cose molto pericolose per una relazione nascente che si possono fare: dirlo troppo presto e dirlo troppo spesso. Ecco qualche consiglio per capire quando è giusto dire ti amo.

Esiste una specie di fretta nella dichiarazione, secondo recenti sondaggi soprattutto per molti uomini, come se fosse obbligatorio – a un certo punto – dire “ti amo”. Questi uomini devono imparare a trattenere le parole, perché le donne che frequentano probabilmente sanno già troppo di loro grazie al comportamento: meglio non aggiungere legna da ardere al fuoco dicendo una cosa che già conoscono, mettendole inoltre con la schiena al muro in attesa di una risposta. Quando una ragazza vi dice “Ti amo” non vi dice solo quello, vi sta dando la sua frequenza d’onda: su quella dovete sintonizzarvi.

Ora, la prima cosa da non fare se l’altro vi dice “Ti amo” è rispondere con una scialba alterazione della formula originale come “Anch’io”, “Ti amo tanto”, “Anch’io ti amo”: non sarebbe la stessa cosa. In secondo luogo, se anche voi rispondeste “Ti amo”, la vostra dichiarazione potrebbe sembrare indotta, condizionata, e non farebbe effetto. Avete solamente un’occasione di dire per la prima volta “Ti amo”, non sciupatela. Agite: è il momento di baciarlo/a appassionatamente come non avete ancora mai fatto e conservare il vostro “jolly” per un altro momento dell’appuntamento in cui il nuovo partner non si aspetta di sentirvi dire “Ti amo”.

Non c’è un momento uguale per tutti per dire per la prima volta “Ti amo”, ma l’amore non è infatuazione e non è passione (diffidate di chi vi dice “Ti amo” per la prima volta subito dopo aver fatto l’amore), e richiede tempo per potersi svilupparsi e crescere: imparate a riconoscerlo e non sprecate queste parole così importanti nel momento sbagliato.

Una volta detto “Ti amo”, poi, è importante ripeterlo con costanza sì, ma non troppo spesso (per esempio tre volte al giorno). Ripetere la formula la svaluta: la sfida è fare sentire il partner amato tutti i giorni attraverso i gesti della quotidianità e anche con qualche sorpresa speciale, affinché noia, monotonia e routine non rovinino il rapporto. Tenete da parte le parole “Ti amo” per i momenti più speciali, in modo che mantengano intatto tutto il loro fascino magico e romantico.

Seguici anche su Google News!