"Date alla felicità la possibilità di accadere": le parole di Tananai a Le Iene

Il cantante di Sesso occasionale ha parlato di come l'ultimo posto a Sanremo sia diventato un'opportunità : "L'esultanza per essere stato il migliore dei peggiori in pochi giorni si è trasformata in sold out nei concerti".

Sono arrivato ultimo a Sanremo e sono stato esaltato per aver esultato. Ho cantato male senza accorgermene, però mi sono divertito“. Con queste parole Tananai ha aperto il suo monologo, che nella serata del 16 marzo ha portato nello studio de Le Iene. Così il cantante di Sesso occasionale ha parlato del modo in cui un risultato che in molti potrebbero giudicare disastroso, l’ultimo posto in classifica al Festival, si è trasformato in felicità.

“Quella botta di felicità non potevano certo cancellarla né una nota sbagliata né un ultimo posto in classifica. La vita ci butta addosso tante cose impreviste, a volte anche dolorose. Però se provi ad accoglierle anziché rifiutarle, e a costruirci sopra anziché demolirle, allora lì hai fatto i primi passi perché possano accaderti cose belle”.

Un invito, quello di Tananai, a non arrendersi di fronte alle difficoltà e alle avversità che la vita può riservare ad ognuno di noi, ma anzi a cogliere la possibilità di accettarle e trasformarle in qualcosa di positivo, proprio come è successo a lui dopo il Festival di Sanremo:

“E così l’esultanza per essere stato il migliore dei peggiori in pochi giorni si è trasformata, ed è diventata sold out nei concerti e il mio primo disco d’oro. Non so se avete visto il film Yes Man con Jim Carrey: è la storia di un uomo che accetta una sfida, dire sempre di sì. E dicendo sempre sì, cioè aprendosi a quello che il mondo ha in serbo per lui, comincia a vivere davvero. Accettando le stonature, le stroncature e il mio ultimo posto a Sanremo ho detto semplicemente di sì”.

Una cosa semplice, come il dire di sì, che ha portato Tananai a diventare uno degli artisti italiani più amati e ascoltati del periodo, e a fare in modo che il brano che ha portato al Festival scalasse tutte le classifiche. Un gesto spontaneo e divertente, come l’esultanza per l’ultimo posto alla kermesse sanremese, che ha fatto sì che il pubblico lo apprezzasse semplicemente per ciò che è:

“E quindi, dopo anni di porte sbattute in faccia, di “le faremo sapere”, di momenti di down, le persone si sono accorte di me, semplicemente perché ho esultato per essere il primo degli ultimi. Ora non so cosa mi aspetta nel futuro, e come tutti ho paura di sbagliare. Non posso certo insegnarvi niente e non sono qui per farlo, però un consiglio mi sento di darvelo, perché con me ha funzionato: impegnatevi al massimo, prendete quello che arriva anche se vi colpisce in faccia. Dite di sì e darete alla felicità almeno la possibilità di accadere”.

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