Le importanti parole di Michele Bravi a Le Iene: “Dovremmo ascoltare di più”

Il cantautore, ospite nel programma condotto da Belen Rodriguez e Teo Mammucari, ha regalato al pubblico un bellissimo monologo sull’importanza dell’ascolto, raccontando un aneddoto risalente alla sua infanzia.

Michele Bravi, ospite a Le Iene durante la puntata di mercoledì 9 marzo 2022, ha regalato al pubblico un emozionante monologo sull’importanza di saper ascoltare. Un gesto che comunica pace, che ci permette di sviluppare l’empatia, di sentirci più vicini agli altri e spezzare ogni distanza o incomprensione.

Soltanto un anno fa, nel 2021, durante il concerto del Primo Maggio, aveva parlato dell’uso delle parole: “Anche quelle più leggere possono avere un peso da sostenere enorme, ci ho messo tanti anni a trovare quelle giuste”.

Questa volta, invece, ha voluto spiegare perché è così importante che alle parole sia prestata l’attenzione necessaria, raccontando a tutti un aneddoto risalente alla sua infanzia. C’è un motivo, secondo il cantante, se siamo nati con due orecchie e una sola bocca:

“Quando ero bambino mi capitava di perdere la voce. Per questo ero molto silenzioso. Un giorno a caso incontrai una signora che mi disse ‘Tu perdi spesso la voce perché quando parli non ti senti ascoltato’. Io lavoro con la voce, sono un cantautore. Mi viene naturale trasformare le parole in canzoni, tutti ingenuamente vogliamo essere ascoltati. Tutti abbiamo bisogno che la nostra voce venga ascoltata. Quando ascoltiamo con l’intento di capire, scopriamo l’umanità di una persona. La mancanza di ascolto è pericolosa, è conflitto, è guerra. Eppure l’ascolto è contagioso, ci fa capire che anche siamo diversi, siamo così simili. L’ascolto rende liberi. L’ascolto rompe le catene dei conflitti. Possiamo anche costruire una nuova realtà, quella dell’ascolto, un dono specifico del genere umano. Esiste una ragione se abbiamo due orecchie e una sola bocca. Dovremmo ascoltare di più e parlare di meno”.

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