10 uomini da evitare

Dall'uomo scroccone a quello koala, ecco tutte le categorie di uomo da evitare come la peste bubbonica.

Purtroppo circolano a piede libero. Cercano di camuffarsi e di apparire innocui, ma sono molto pericolosi e fastidiosi. Non si tratta di alieni, bensì degli uomini da evitare come la peste: sono insidiosi perché a volte riconoscerli è difficile, ma esistono delle macrocategorie di riferimento per individuarli a colpo sicuro.

In particolare sono 10 le categorie di maschi terribili: cascare nella loro rete è tanto odioso quanto facile, ma seguendo alcune dritte si può sperare di costruirsi una buona corazza difensiva. Ecco uno per uno questi malandrini.

Il primo, manco a dirlo, è il playboy incallito: si presenta al cospetto della fanciulla da conquistare spacciandosi per bravo ragazzo. La prerogativa di questa tipologia è quella di utilizzare vere e proprie tecniche di marketing: ad esempio tenterà di indurre nella malcapitata una sensazione di urgenza, di fretta, come se lui fosse l’occasione golosa da non lasciarsi sfuggire per nessun motivo al mondo, al pari di quelle super-offerte in edizione limitata che svettano sugli scaffali dei negozi.

Il consiglio è di lasciarselo sfuggire. Anzi, di girare proprio alla larga, soprattutto se magari lo si ha come amico su Facebook e la sua bacheca appare come un harem. Di solito quando il playboy si stufa, è pure capace di revocare l’amicizia sul social network alla fanciulla che fino a poco prima indicava come la donna della sua vita: vietato rattristarsi, sarebbe tempo sprecato. Quello che ci vuole è un bell’aperitivo con le amiche.

Poi c’è quello che non è mai single: abituato a broccolare sin dai tempi dell’asilo, non ha mai pensato che può essere utile ogni tanto starsene da solo; per lui l’importante è avere il cellulare intasato di messaggi femminili. Il tipo in questione farebbe di tutto pur di non stare solo con se stesso.

Guardare con sospetto, ovviamente, quello che odia i bambini. Appena ne vede uno avverte una diffusa sensazione di malessere, e nei casi più gravi il suo viso si copre di chiazze rosse. Non è timidezza, è gretto egoismo. Naturalmente bisogna stare lontane anni luce anche da chi abbia una qualunque forma di dipendenza.

Evitare accuratamente pure l’uomo scroccone: è quello che invita la ragazza a bere un caffè o al ristorante o al cinema, e magicamente dimentica il portafogli da un’altra parte. Vietato concedergli un’altra chance, anche se telefona piangendo per dire che il suo portafogli in pelle di pitone se l’è mangiato il gatto.

E che dire del famigerato cocco di mamma? Quello che non fa un passo senza averla consultata, che le racconta tutto delle donne che frequenta e che, più o meno consapevolmente, cerca un clone della genitrice in ogni fanciulla di cui si invaghisce. Essere assimilate dal proprio uomo alla donna che un tempo gli cambiava i pannolini non è il massimo, quindi croce anche su questa tipologia di maschio.

Apparentemente adorabile, ma alla lunga snervante, risulta l’uomo zerbino:  telefona in ogni momento del giorno e della notte, e le conversazioni con lui sono condite di parole odiose come “amorino”, “tesorino”, “ciccina”, “cucciolina”. Meglio cambiare numero di telefono. Difetti analoghi, ma in versione ritorno all’infanzia, presenta invece l’uomo pelouche: differisce dal modello zerbino, perché oltre a inondare la fidanzata di paroline svenevoli, le sta attaccato come un koala. A un koala nessuno torcerebbe un pelo, ma all’uomo pelouche uno spintone si può anche dare.

Evitare come la peste bubbonica l’uomo dotato di straordinario controllo: soppesa ogni cosa, parole, gesti affettuosi e tenerezze. Per lui la parsimonia è tutto. Lo si lasci tranquillamente al suo destino. Infine, merita un cenno l’uomo bugiardo con i pantaloni in fiamme: è quello che quando esce con una donna guarda tutte le altre, facendo l’occhio da triglia alle commesse, alle vigilesse, alle studentesse. Tutto ciò che termina per esse lo attira. Meglio piantarlo in asso.

A qualcuna sarà anche capitato di frequentare {#uomini} che assommano tutte le odiose prerogative sopra descritte: questa è la prova che l’amore è cieco. Il consiglio per tutte le fanciulle rimaste scottate da questi incontri ravvicinati del terzo tipo è solo uno: indossare un bel paio di occhiali, tirare dritto e ascoltare il proprio istinto, l’unico che non mente mai.

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