Perché sul set di Mad Max: Fury Road Charlize Theron aveva paura di Tom Hardy

Gli attori raccontano in un libro le loro divergenze e le continue liti di cui sono stati protagonisti durante le riprese del film. "Non mi sentivo al sicuro", ha confessato lei.

Se qualcuno chiedesse a Charlize Theron di tornare su un set insieme a Tom Hardy, molto probabilmente cercherebbe in ogni modo di rifiutare. Sì, perché la sua ultima (e unica) esperienza con il collega non è certo stata delle migliori. I due attori hanno recitato l’una accanto all’altra in Mad Max: Fury Road, film del 2015 che ha riportato al cinema il celebre personaggio interpretato da Mel Gibson negli Anni ’80. Ma la protagonista del film ha raccontato di aver avuto addirittura paura del suo collega, come rivela un libro in uscita nel 2022.

Blood, Sweat & Chrome: The Wild And True Story Of Mad Max: Fury Road, scritto dalla giornalista del New York Times Kyle Buchanan, rivela infatti tutti i dettagli di quanto accaduto sul set del film, raccogliendo le testimonianze del cast e della troupe. Tutto è iniziato a causa del perenne ritardo di Tom Hardy: Charlize Theron era appena diventata mamma, e cercava di conciliare la sua nuova vita con il lavoro; il collega, invece, si presentava sul set costantemente in ritardo, tanto da aver portato l’attrice a fare una vera e propria scenata.

“Le undici. Lei ora è nel War Rig (il camion che guida nel film, ndr), seduta lì con il trucco e un costume intero per tre ore. Tom si presenta e cammina casualmente attraverso il deserto. Lei salta fuori dal War Rig, e inizia a mangiarselo vivo, dicendo: “Bene, multate quello stronzo di centomila dollari per ogni minuto in cui ha trattenuto questo equipaggio” e “Quanto sei irrispettoso!”. Lei aveva ragione. Uno sfogo completo. Lei gli urla tutto”,

racconta l’operatore Mark Goellinicht nel libro, di cui Vanity Fair ha pubblicato un’anteprima. A quel punto, Hardy si è alterato, e si è avvicinato a Theron urlando “Che cosa hai detto?“. La stessa attrice racconta di averlo visto con un atteggiamento aggressivo, fuori controllo. “Si sentiva davvero minacciata. Quello è stato il punto di svolta, perché poi lei ha detto di volere qualcuno che la proteggesse sul set“, continua Goellinicht. Da quel momento, infatti, la produttrice Denise Di Novi le è sempre stata accanto.

“C’è stato un momento in cui la situazione è un po’ sfuggita di mano. E  ho pensato che far venire una produttrice donna potesse in qualche modo equilibrare la situazione. Perché non mi sentivo al sicuro. Mi sono imposta e alla fine il regista George Miller ha acconsentito. E questo mi ha fatto tirare un sospiro di sollievo perché mi sembrava che un’altra donna potesse capire cosa stavo affrontando”,

ha confessato Charlize Theron all’autrice del libro. “Eravamo come due genitori nella parte anteriore della macchina. O litigavamo o non ci rivolgevamo la parola – non so cosa fosse peggio – e i nostri co-protagonisti hanno dovuto fare i conti con le nostre liti. È stato orribile! Non era un ambiente di lavoro favorevole. Non posso che scusarmi”. Anche Tom Hardy, a modo suo, si è scusato con la sua co-protagonista (diversi anni dopo): “La pressione su entrambi era schiacciante. Quello di cui aveva bisogno era un partner migliore, forse più esperto di me. E quella è una cosa che non puoi fingere. Mi piace pensare che ora che sono più vecchio e più brutto, potrei essere all’altezza di un’occasione come quella“.

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