Acconciature anni '90: ecco perché lo spiky bun è lo chignon da provare

Lo spiky bun è lo chignon che torna direttamente dagli anni ‘90 come pettinatura dell’anno: il segreto sta nella sua praticità

Ancora una volta i capelli anni ‘90 tornano a farsi vedere e per farlo rispolverano un’acconciatura che non appariva da un po’: si tratta dello spiky bun, ovvero lo chignon appuntito, tutto merito del gel e di qualche ciuffo lasciato appositamente fuori dalla pettinatura. Vediamo insieme come si realizza e chi sono le star che hanno scelto di sfoggiarlo come parte dei loro look più belli.

Come al solito a far emergere la tendenza sui social sono top model e celebrities con i loro scatti su Instagram: prima su tutte Bella Hadid, che aveva già dimostrato il suo amore per gli anni ‘90 facendosi immortalare con la riga a zig zag, ma anche Kendall Jenner, Dua Lipa e Billie Eilish non sono da meno in quanto a nuove e tendenze e in questo caso a spiky bun.

Che cos’è lo spiky bun

Così dopo il mollettone nei capelli, il long bob e le mollettine colorate, ecco che gli anni ‘90 tornano un’altra volta con tutto il loro colore e le vibrazioni pop: lo spiky bun altro non è che uno chignon le cui punte dei capelli rimangono fuori, quasi a formare dei raggi attorno allo chignon, il risultato è una via di mezzo tra un’acconciatura vera e propria e il messy bun.

Negli anni ‘90 per tenere le punte dei capelli in posizione si usava il gel come tocco finale, in quella che appariva come una vera e proprio corona che adorna la testa. Lo portavano numerose celebrities americane: da Mandy Moore alle Spice Girls e non solo. Andavano di moda anche gli spiky scrunchies, ovvero degli elastici ricoperti di capelli finti da avvolgere attorno allo chignon per ricreare appunto l’effetto dei ciuffetti che spuntavano fuori e tutti attorno. Erano gli anni delle boy band (e naturalmente delle girl band), di pantaloni a vita bassa e delle scarpe oversize e platform.

Quando usare lo spiky bun

Quando è utile scegliere un’acconciatura con un perfetto spiky bun e perché è tornato di moda? Molto probabilmente il segreto sta nella sua praticità: ad esempio si può optare per questa pettinatura quando i capelli non sono perfettamente puliti e non si ha troppo tempo per realizzare un’acconciatura più elaborata. Servono solo un po’ di dimestichezza e questi accesori e prodotti:

  • un elastico per la coda e uno per lo chignon (ma si può fare anche con uno solo, evitando l’elastico per la coda e annodando direttamente i capelli nello chignon);
  • qualche forcina;
  • un po’ di gel o lacca per fissare il tutto (opzionali).

Come realizzare lo spiky bun

La versione più amata oggi è quella che davanti prevede la riga in mezzo e possibilmente due ciuffi davanti lasciati fuori, mentre dietro lo chignon, che può partire da una semplicissima coda di cavallo, può essere sia alto che basso, l’importante è che spuntino le punte dei capelli fuori dallo chignon, come se fossero i denti di una corona, o di una cresta, tutto sta al look finale che si vuole creare.

Inoltre, lo spiky bun sta bene con tutte le tipologie di viso perché sfrutta i pregi più classici ed eleganti dello chignon: alto per i visi più squadrati, basso per quelli triangolari. In sostanza esiste uno spiky bun che va bene per tutte. Le varianti poi sono infinite: si può lasciare fuori solo qualche ciuffo e punta dei capelli per un effetto più discreto oppure “esagerare” e percorrere tutto il perimetro dello chignon, come una vera ragazza pop degli anni ‘90. A voi la scelta.

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