Come calcolare il periodo fertile

Come individuare i giorni più fertili del ciclo? Ecco cinque metodi per scoprire quando è più probabile restare incinta.

Individuare il periodo fertile, quello in cui le probabilità di restare incinta sono maggiori, è fondamentale per chi sta cercando di avere un bambino.

Avere rapporti completi con una media di 3 volte alla settimana è certo la tecnica migliore per cercare la cicogna, ma può non bastare se il tutto non avviene durante i giorni fertili, ovvero in prossimità dell’ovulazione. Nonostante esistano vari metodi usati dalle donne di tutto il mondo per individuare il periodo più fertile, e concentrarvi l’attività sessuale, qui di seguito illustriamo i 5 più comuni, segnali o verifiche che potrebbero essere utili per conoscere meglio il corpo e il ciclo: il calcolo dei giorni, la temperatura basale, i test di fertilità in vendita in farmacia, l’osservazione del muco cervicale e periodiche ecografie transvaginali.

Uno dei metodi più antichi per conoscere i giorni fertili è il calcolo del ciclo mestruale. In genere i giorni più fertili sono quelli a metà ciclo, ovvero circa due settimane dopo il primo giorno dell’ultima mestruazione. Questo metodo funziona soprattutto per coloro che hanno un ciclo molto regolare di 28 – 29 giorni, e proprio per questo motivo è anche uno dei meno precisi, perché moltissime donne hanno cicli irregolari, di 30 e anche 35 giorni.

La misurazione della temperatura basale, invece, si basa sulla temperatura del corpo al mattino appena sveglie. Nei giorni immediatamemte precedenti l’ovulazione la temperatura basale è più bassa rispetto ai giorni immediatamente successivi, quando si alza di circa mezzo grado. La misurazione, per essere più precisa, deve avvenire inserendo il termometro per via vaginale, e questo metodo è utile per le donne che hanno un sonno piuttosto tranquillo, poiché lo stress e l’insonnia possono alterare i cicli ormonali e di conseguenza anche la temperatura del corpo.

I giorni più fertili possono anche essere individuati grazie agli stick venduti in farmacia molto simili a un test di gravidanza. Si tratta di test che utilizzano l’urina come riferimento. Dopo aver bagnato lo stick con l’urina per circa 5 secondi si attende qualche minuto fino a quando non saranno comparse due lineette, una di controllo e una specifica del test. Se quella del test ha un’intensità minore rispetto a quella di controllo significa che l’ovulazione è ancora lontana, al contrario, se le due lineette sono di colori simili vuol dire chi l’ovulazione è molto vicina.

L’osservazione del muco cervicale è un altro metodo fai da te per individuare i giorni più fertili: quando l’ovulazione si avvicina infatti la produzione di muco cervicale aumenta, e la donna se ne accorge a causa di perdite trasparenti sugli slip. Nei giorni precedenti l’ovulazione il muco è piuttosto appiccicoso e opaco, in prossimità dell’ovulazione invece tende a divenire più trasparente e acquoso. Quando fa la sua comparsa questo tipo di muco significa che i giorni più fertili sono vicini. Ovviamente anche per l’osservazione diretta del muco bisogna considerare alcune peculiarità: in presenza di infezioni o alterazioni varie subisce variazioni difficili da interpretare.

Infine, per quelle donne che hanno difficoltà a osservare i segnali che arrivano dal proprio corpo, o che magari stanno cercando da tanto tempo una gravidanza senza successo, può essere utile affidarsi al proprio ginecologo e richiedere un monitoraggio ecografico transvaginale. Con questo intervento, infatti, si osserva il mutamento dei follicoli, in particolar modo di quello dominante che sarà quello deputato a espellere l’ovulo maturo, avendo così maggiori possibilità di individuare con precisione il giorno perfetto per restare incinta.

Fonte: Dolceattesa

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