Come riconoscere un vaso cinese originale

Come riconoscere un vaso cinese originale è importante per evitare le numerose imitazioni presenti sul mercato: ecco qualche consiglio per imparare a farlo.

Quando ci si appassiona alle ceramiche orientali e si vuole investire nell’antiquariato, è bene sapere come riconoscere un vaso cinese originale per non cadere in errore – anzi in vere e proprie truffe – e acquistare una riproduzione in luogo di un oggetto autentico.

I vasi cinesi, infatti, sono uno degli oggetti più commerciati, più richiesti e perciò più contraffatti, in virtù di un successo che non è mai diminuito da quando, nel XVI secolo, l’aumento di scambio di merci tra l’Europa e la Cina ha fatto conoscere al mondo le pregiate ceramiche cinesi.

Per riconoscere un vaso cinese originale ci voglio prima di tutto capacità di osservazione, esperienza e conoscenza. Vediamo, allora, qualche piccola regola e dritta da cui non si può prescindere per sapere come riconoscere un vaso cinese originale.

  • Occhio alla ruggine. La superficie di un vaso cinese dice molto di un pezzo. Prima di tutto potrebbero essere affiorate delle macchie di ruggine: questo accade quando il ferro presente nella creta sulla superficie si ossida. Generalmente è indice di autenticità, perché prima che si verifichi il processo ci vogliono molti anni, o meglio secoli. Tuttavia l’effetto può essere imitato, quindi è meglio familiarizzare prima con le macchie autentiche.
  • Smalto opaco. Se un vaso cinese è molto antico lo smalto per forza di cose sarà opaco, consumato, dunque diffidate di chi vi propone ceramiche centenarie ultra brillanti.
  • Incrinature e imperfezioni. La maggior parte dei vasi cotti nell’antica Cina presenterà imperfezioni (come dove lo smalto non ha preso bene a causa di un granello di sabbia) o piccole incrinature dovute al raffreddamento troppo rapido della ceramica.
  • Simmetria. Le ceramiche fatte a mano, per quanto perfette, potrebbero presentare asimmetrie, anche se sono più rare in quelle di pregevole fattura. Una simmetria perfetta, comunque, può rappresentare un campanello d’allarme che indica produzione in serie soprattutto se il prezzo è troppo basso.
  • Osservare la base. Chi falsifica i vasi spesso lo fa tramite delle foto degli originali, ma non ha a disposizione di solito anche una foto del fondo: sapere quale sia in quella porzione la finitura tipica di una determinata dinastia aiuta enormemente datazione e autenticazione. Quindi non abbiate timore e capovolgetelo.
  • Stili e palette delle varie epoche. Ogni epoca ha una palette di colore e una serie di stili da cui difficilmente i vasi cinesi del tempo si discosteranno: conoscerli vi aiuterà automaticamente a evitare le imitazioni e falsi di peggior fattura.
  • Forni e dinastie. Allo stesso modo, è importante sapere che sotto ogni dinastia ha operato una serie di forni, dal nord al sud della Cina, e che ogni forno – che si riconosce dal marchio – si è specializzato per stili, forme e colori. Questo servirà a restringere maggiormente il campo.
  • I diversi tipi di blu. I vasi bianchi con decorazioni blu sono i più amati e celebri: se propendete per l’acquisto di questo tipo di pezzo dovete prima di tutto imparare a riconoscere i vari tipi di blu che si sono succeduti dalla dinastia Ming alla Qing e come venivano stesi, perché può aiutare con la datazione e l’autenticità. Per esempio nel periodo Jiajing (1522-1566) il blu era vibrante, quasi violaceo, mentre in quello Wanli (1573-1619) tende spesso a un tono grigio-blu.
  • Maneggiare il maggior numero possibile di pezzi autentici. Non c’è maniera migliore per imparare a riconoscere un vaso originale che averne maneggiati, osservati, studiati diversi, per esempio nelle grandi case d’aste come Christies dove l’autenticità è certificata. Studiando molti pezzi, ci si potrà fare un’idea di come una ceramica si senta tra le mani, del peso del pezzo, della qualità della pittura.
  • Domande agli esperti. Costruirsi una conoscenza necessaria per riconoscere un vaso cinese originale può richiedere molti anni: se doveste incontrare uno specialista del settore, cercate di fargli più domande possibili e carpite i suoi segreti, meglio se con un vaso originale tra le mani che possa fare da esempio.
  • Il prezzo giusto. Il prezzo dei vasi cinesi antichi dipende da molte cose, dalla fattura, dallo stato, dalle dimensioni ma anche dall’età. I più economici sono quelli dei primi dei Novecento, i cui prezzi si aggirano intorno ai 1.000 euro. Anche se variano molto, i prezzi più alti si attestano in genere per le porcellane delle dinastie Ming e Qing, con una media di 10.000 euro a pezzo.
  • Acquistare sempre solo ciò che vi piace. Al di là dell’investimento, che potrebbe risultare eccessivo rispetto alla quotazione, acquistate sempre un pezzo che vi piace, così che non ne resterete mai delusi.
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