Guanto di crine: 3 consigli per migliorarne l’efficacia

Un alleato di bellezza unico per uno scub esfoliante che renda la pelle liscia e morbida.

Hai sempre usato il guanto di crine in modo sbagliato Lo scrub corpo è un passaggio fondamentale per avere una pelle liscia e luminosa: il guanto di crine è un alleato che non può mancare nella beauty routine e la nostra redazione ha scovato 3 consigli per migliorarne l’efficacia e per ottenere risultati strabilianti.

A poco servono creme anticellulite e idratanti, infatti, se non si eliminano le cellule morte con l’esfoliazione, permettendo così alla pelle di respirare, di assorbire al meglio il nutrimento e i principi attivi dei prodotti di bellezza, di migliorare il microcircolo. Il guanto, inoltre, migliora la depilazione prevenendo i peli incarniti e lasciando la pelle liscia a lungo.

Vediamo, allora, tutti i vantaggi del guanto di crine e come utilizzarlo.

Guanto di crine: alleato di bellezza

Il guanto di crine è un esfoliante fisico che, tramite lo sfregamento meccanico sull’epidermide, permette di rimuovere lo strato di cellule morte sul corpo. Ne esistono in commercio di crine naturale (cioè di cavallo) e di crine vegetale (ricavato dalla lavorazione di alcune piante). Può essere monouso o riutilizzabile. In quest’ultimo caso va fatto asciugare bene all’aria dopo l’utilizzo e sostituito ogni 3 o 4 mesi.

Questo tipo di scrub non è adatto a pelli molto sensibili e a zone delicate come il viso e il seno, ma è perfetto per massaggiare e levigare braccia, gambe, gomiti, ginocchia e piedi. Il guanto di crine è da evitare in caso di capillari fragili, vene varicose, diabete, ipertiroidismo, escoriazioni, lividi e ferite. Va utilizzato periodicamente, una volta ogni due settimane o al massimo una volta a settimana. Qualora si dovesse riscontrare dopo l’uso irritazione o arrossamento nei punti trattati, è opportuno sospendere la prassi.

3 consigli per migliorare l’efficacia del guanto di crine

  1. Passarlo sulla pelle bagnata con acqua tiepida o calda. Il guanto di crine migliora la sua efficacia se passato sulla pelle bagnata da acqua tiepida o calda, in quanto le cellule morte si eliminano più facilmente. La pelle così inumidita, inoltre, sopporta meglio lo sfregamento. I movimenti devono essere leggeri e ascendenti, con passaggi nelle zone con cellulite in cui si vuole riattivare ossigenazione dei tessuti e circolazione sanguigna.
  2. Evitare l’utilizzo con i detergenti. La tentazione di utilizzare il bagnoschiuma con il guanto di crine per ammorbidire la pelle con la schiuma è forte, ma gli ingredienti dei detergenti possono essere troppo aggressivi durante lo sfregamento. Per prevenire arrossamenti e irritazione meglio utilizzare olio di mandorla, che non crea attrito e al tempo stesso lenisce.
  3. Applicare una crema dopo il passaggio. Dopo il passaggio del guanto di crine va sempre applicata una crema idratante con un bel massaggio profondo. In alternativa si può utilizzare un prodotto specifico come un anti-age o una crema anticellulite.
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