
Storia del marchio Blumarine
La storia del marchio Blumarine, dagli esordi fino all'ascesa, al successo e all'affermazione come marchio tra i più prestigiosi della moda italiana.
La storia del marchio Blumarine, dagli esordi fino all'ascesa, al successo e all'affermazione come marchio tra i più prestigiosi della moda italiana.
Fondato a Carpi, in provincia di Modena, dai coniugi Anna Molinari e Gianpaolo Tarabini Castellani, dal 1977 il marchio Blumarine ha dettato tendenza nel mondo della moda diventando sinonimo di stile femminile, romantico e sensuale.
Emerso dal mare, dal quale prende il colore profondo che lo caratterizza, ma anche sbocciato tra i petali di rosa, fiori che la stessa stilista – denominata “regina delle rose” – dice appartengano al suo Dna, Blumarine nasce come un marchio di collezioni di maglieria e prêt-à-porter, diventando oggi una tra le firme di maggior prestigio della moda Made in Italy.
Il progetto è destinato a vincere, e per questo il successo non si è fatto attendere: nel 1980 la casa di moda debutta al Modit, per poi andare a Milano dove poco tempo dopo, nel 1981, sfilando in occasione delle presentazioni milanesi di moda.
Un successo dirompente che permette all’azienda di ampliare la linea originale con una linea di accessori e profumi, insieme ad una linea per bambine, Miss Blumarine, creata nel 1987. Poco più tardi, in concomitanza con il fenomeno delle licenze, la maison decide di trasformarsi in una società per azioni, Blufin, che ad oggi raccoglie altri marchi tra cui Anna Molinari, linea disegnata dalla figlia Rossella Tarabini, e Blugirl, una linea ready-to-wear giovane, fondate entrambe nel 1995.
Nel corso degli anni ’90 sorge anche la prima boutique in via della Spiga a Milano, passo che segna solo l’inizio della sua espansione: ad oggi, infatti, Blumarine conta più di un migliaio di boutique, tra cui più di 40 monomarca e shop in shop/corner.
Tra i capi icona del marchio Blumarine spicca indubbiamente il cardigan Blu-Vi, il cui nome deriva dall’unione di “Blu” (Blumarine) e “Vi” (visione). Il capo, realizzato in cashmere con una piccola scollatura a “V” o leggermente arrotondata, ha un bordo di pelliccia di visone sul collo.
Dopo la scomparsa di Gianpaolo Tarabini, avvenuta nel maggio 2005, il figlio Gianguido Tarabini oltre al ruolo di responsabile del settore licenze diventa amministratore unico di Blufin, mentre la figlia Rossella, già designer della linea Anna Molinari, diventa direttore artistico della casa di moda.
Nel corso degli anni, nonostante la scomparsa di uno dei suoi pilastri, il brand ha saputo maturare e questo è stato dimostrato da collezioni di profilo più elevato con proposte sempre più lussuose affiancate anche da un’intera collezioni di accessori che si integrano perfettamente con i capi di moda: il tutto rappresentando le caratteristiche che rendono diversa la donna Blumarine, romantica, femminile ma anche sensuale, elegante e senza tempo.
La maison, infatti, è sempre stata coerente con il proprio stile, diventando sinonimo di femminilità e di un romanticismo unico, riconoscibile e soprattutto ben definito: uno stile che, stagione dopo stagione, si riflette nelle linee e nei colori delle collezioni ma anche nelle immagini delle campagne, che hanno visto posare dive come Carla Bruni, Naomi Campbell, Monica Bellucci e Cindy Crawford.
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