Le pizze che non dovreste mai mangiare

La pizza è un piatto che piace a tutti, ma essendo versatile si presta a delle aberrazioni piuttosto diffuse: ecco quali.

La pizza è uno degli alimenti più amati da tutti. Sottile o spessa, alla napoletana, è prevista in molti tipi di dieta, magari poco condita o solo con ortaggi, salsa di pomodoro e mozzarella a basso contenuto di grassi. Tuttavia, negli ultimi tempi, la ricerca della ricetta diversificata ha fatto sì che molti pizzaioli indulgessero in pizze che sono tutt’altro che leggere, anzi costituiscono delle vere e proprie aberrazioni.

Infatti qualche pizzaiolo ha importato dalla Scozia la pizza fritta. Già in quella regione del Regno Unito, qualcuno aveva inventato altre simili aberrazioni alimentari, bombe di calorie e grassi, che sono state esportate perfino oltreoceano, negli Stati Uniti, dove hanno pensato bene di aggiungere sulla pizza fritta persino delle patatine fritte. Decisamente meglio la pizza al forno: se si ha un forno a legna, il gusto sarà di gran lunga migliore, ma si può ripiegare sull’utilizzo del forno a legna.

Altra aberrazione: la pizza alla Nutella o comunque alla crema di cioccolato. A volte si aggiungono altre bombe caloriche, come i marshmallow, i confetti di cioccolata colorati o fiocchi di burro di noccioline. Da qualche anno, questo tipo di pizza si è intrufolato a poco a poco nei menu, ma perché? La verità è che una pizza del genere fa gola, ma è capace di scombussolare qualunque stomaco e, successivamente, anche qualunque intestino. Troppe calorie per un normale dessert, anche a causa del grosso apporto di carboidrati, un vero attentato a chi fa una vita sedentaria. Se qualcuno desidera una pizza dolce, meglio ripiegare sui condimenti alla frutta.

La versione della pizza ranch può contenere persino 900 calorie ogni due fette. Troppi grassi per una pizza che contiene pollo e persino bacon: in generale, la carne sulla pizza costituisce per molti una prelibatezza, ma non fa altro che essere un cibo troppo pesante, in particolare la sera, quando di solito le persone mangiano la pizza.

Una ricetta molto ricorrente a Napoli è quella della pizza mimosa, una pizza bianca solitamente, che però è l’ennesima aberrazione in fatto di pizze, almeno in alcune varianti. Queste infatti prevedono un grande quantitativo di formaggio, mais e pancetta fritta in grande quantità, oltre che panna da cucina. Ripiegare in generale sulle pizze bianche significa comunque parlare di tanti formaggi e anche di molto grassi: al massimo va bene la 4 formaggi, ma alcuni locali hanno persino coniato la pizza dai 5 ai 10 formaggi, il che è un po’ esagerato, sebbene il gusto sia semplicemente straordinario. Il consiglio? Se proprio non se ne può fare a meno, meglio prenderne una sola e dividerla in tante persone.

Fonte: Fitbie.

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