Perché la Poke hawaiana è diventata tanto popolare anche in Italia

Fresco, sfizioso e sano: ecco perché il poke, specialità culinaria hawaiana, sta spopolando soprattutto tra i giovani in tutta Italia. A scapito, a volte, anche di una buona pizza. E voi di quale team siete: poke o pizza?

Alla faccia di chi ha sempre associato il nostro Bel Paese all’immagine di una buona pizza fumante, è ormai chiaro che le nostre abitudini anche alimentari stiano cambiando, in modo particolare tra i più giovani. È sempre più richiesto, infatti, sia per contrastare il caldo estivo che per consumare un pranzo leggero e veloce, il poke hawaiano, ovvero una specialità a base di riso e pesce crudo marinato a cui poi è possibile aggiungere anche altri ingredienti.

Tradizionalmente esistono due tipologie di poke hawaiano diverse tra di loro per la scelta di differenti ingredienti:

  • he’e poke, a base di polpo;
  • aku poke, a base di tonno striato.

La caratteristica principale del poke hawaiano è quella di avere al suo interno del pesce crudo marinato tagliato a cubetti e se, almeno in origine, esistevano soltanto due varianti, oggi è possibile trovarlo anche con l’aggiunta di molluschi, seppie e salmone.

Al pesce crudo e al riso poi si vanno ad aggiungere altri ingredienti che fanno del poke hawaiano un piatto fresco, completo e sfizioso. Spesso, infatti, vengono aggiunte verdure e svariati tipi di condimento come, per esempio, i semi di sesamo, l’aglio, la cipolla, le carote, l’avocado, l’olio di sesamo e la salsa di soia.
Sempre secondo tradizione poi il poke hawaiano viene servito all’interno di ciotole apposite. Sono sempre più numerosi i locali di poke che stanno nascendo in Italia, segno che questo cibo dal sapore esotico abbia attecchito benissimo anche nella patria di pasta e pizza.

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