Buffer unghie, a cosa serve e come si usa

Tutto su questo fondamentale strumento per la nail art e per una manicure curata e perfetta

Cos’è il buffer unghie, a cosa serve e come si usa grazie alle “celebri” 4 fasi? Le nail art addicted probabilmente sanno già di cosa stiamo parlando, ma anche loro potranno scoprire tanti consigli e suggerimenti interessanti comunque tra le nostre righe. Le altre, invece, scopriranno uno strumento relativamente nuovo ma fondamentale per una manicure perfetta, come per la pedicure.

Il buffer è utile a tutte: per chi è dedita alla ricostruzione delle unghie, per chi opta per il gel e per chi preferisce l’unghia naturale, per le mani o per i piedi.

Di cosa si tratta? Di una lima per unghie che serve a levigarne la superficie. Buffer, in inglese, significa tampone, e questo spiega anche la sua forma. Si riconosce, infatti, dalle altre lime di solito piatte, per il suo aspetto a mattoncino, o blocchetto. Spesso si trova in commercio nella classica versione bianca, ma esistono varianti di tutti i colori, soprattutto nella gamma del rosa e del viola.

A cosa serve il buffer unghie

Il buffer unghie è una lima dalla grana finissima che si utilizza soprattutto per levigare le unghie. In particolare il suo passaggio pulisce la superficie da sebo, residui di smalto e di gel, impurità. Il risultato è un’unghia liscia e uniforme, perfetto punto di partenza per la manicure russa e la manicure giapponese.

Inoltre, la sua funzione levigante può essere utile anche in caso di antiestetici solchi e striature. Chi ha unghie grasse e poco lisce troverà senz’altro giovamento da un passaggio leggero con questo tipo di lima. Dopo questa operazione anche uno qualsiasi degli smalti di tendenza si stende più facilmente e il risultato è omogeneo, luminoso.

Tra gli scopi, anche quello di opacizzare l’unghia in vista dell’utilizzo dei prodotti specifici per la ricostruzione delle unghie.

Il buffer si acquista in profumeria, presso i negozi fornitori di prodotti di bellezza e, naturalmente, online, a prezzi contenuti, in media tra i 3 e i 5 euro a pezzo.

Nail buffer: come si usa

Il buffer semplice ha un solo lato adatto a levigare le unghie, tuttavia la versione sempre più diffusa e performante offre 4 facce, in colori diversi, che corrispondono a caratteristiche diverse. Dalla lima a grana più grossa a quella fine, fino al lato gommoso.

Le differenti facce corrispondono a 4 fasi di cura dell’unghia:

  • Prima fase. Corrisponde alla limatura classica per accorciare le unghie, lavorando sulla lunghezza, sulla punta e sugli angoli.
  • Seconda fase. Il buffer si utilizza, naturalmente, per limare l’unghia nella forma desiderata con maggior precisione. Ovale, squadrata o coffin nails, dipende naturalmente dalle mode e dai gusti.
  • Terza fase. Il buffer, poi, si può passare su tutta la superficie dell’unghia per levigarla con il lato a grana fine. È l’operazione che permette di appianare striature e eliminare residui di smalto, sebo, gel.
  • Quarta fase. Infine, è il momento di lucidare l’unghia, passaggio che è meglio saltare se bisogna stendere il classico smalto, che aderisce meglio a una superficie porosa.

Il buffer unghie va passato con movimenti leggeri, delicati, per due o tre volte a zona. Abbastanza per dare il suo effetto e per non danneggiare né scheggiare le unghie. L’operazione si può ripetere una volta ogni due settimane.

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