Colloquio con gli insegnanti: 7 regole d'oro

Ecco quali sono le sette regole d'oro da tenere bene a mente il giorno in cui si deve andare al colloquio con gli insegnanti dei propri figli.

Dopo i primi mesi di scuola, poco prima o subito dopo le vacanze natalizie o quelle pasquali, le case con ragazzi adolescenti vengono attraversate da un avviso che può terrorizzare figli e genitori: quello del colloquio con gli insegnanti.

Molto spesso utile a fare un punto della situazione, il colloquio con gli insegnanti serve a dare ai genitori una panoramica dell’andamento dei figli, prima che possa accadere qualcosa di destabilizzante per la vita dei ragazzi.

Ecco le 7 regole d’oro per vivere i colloqui con gli insegnanti al meglio, insieme ai propri figli.

  1. Chiedere informazioni ai propri figli: la prima regola d’oro del colloquio con gli insegnanti è quella di parlare, ancor prima che con i docenti, con i propri figli. Importante metterli a conoscenza dell’appuntamento e chiedere loro, con tutta sincerità, cosa ci si dovrà attendere dall’incontro. >Se i figli saranno sinceri ci si presenterà al colloquio con gli insegnanti in maniera più serena, consci del comportamento dei ragazzi.
  2. Prendere appuntamento e rispettarlo: anche se può sembrare banale, il colloquio con gli insegnanti ha un orario prestabilito e, proprio come la visita dal dentista o l’appuntamento dal commercialista, deve essere rispettato. Arrivare in ritardo o non presentarsi senza avvisare significa mettere in cattiva luce anche i propri figli, mostrando la negligenza parentale.
  3. Non mettersi sulla difensiva: non si va al colloquio con gli insegnanti per insultarli o per proteggere i propri figli. Il colloquio con gli insegnanti serve, semplicemente, a fare un punto della situazione per correggere comportamenti che potrebbero danneggiare i ragazzi. Essere sulla difensiva significa non essere aperti a un eventuale dialogo con i professori, rendendendo inutile l’appuntamento.
  4. Non contraddire il docente: un’altra regola d’oro del colloquio con gli insegnanti da tenere a mente è quella di non contraddire mai i professori. Sebbene alcuni possano sembrare frustrati dal proprio lavoro, il primo pensiero da fare è che, in fondo, possono essere proprio i ragazzi a ridurli in quella condizione. Ascoltare senza rispondere denota maturità e rispetto nei confronti del lavoro degli insegnanti.
  5. Appuntare le osservazioni: per far sì che non sia vana ogni affermazione fatta dal docente, e per riportarla ai figli, è necessario, durante il colloquio con gli insegnanti, appuntare tutte le osservazioni che vengono fatte, così da non dimenticare nulla. In questo modo, oltre ad avere un confronto sul futuro dei propri figli, si potrà riferire loro tutto ciò che è necessario per continuare a vivere la scuola al meglio.
  6. Chiedere un ulteriore appuntamento: se l’accordo con il docente è quello di migliorare qualcosa per il bene dei propri figli, la regola è quella di fissare un ulteriore colloquio con gli insegnanti, così da segnare un time-limit entro il quale lavorare sul comportamento dei ragazzi, mostrando disponibilità dei confronti del corpo docente.
  7. Parlare con i propri figli: infine, per chiudere al meglio un colloquio con gli insegnanti, la necessità è quella di parlare subito dopo con i ragazzi, così da riferire loro quali sono stati i riscontri dei docenti (se necessario, anche rimproverandoli e mostrando una certa determinazione). In questo modo non si vanificherà l’effetto del colloquio con gli insegnanti.
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